WTA Indian Wells, la finale. Swiatek – Sakkari: precedenti e quote

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WTA Indian Wells, la finale. Swiatek – Sakkari: precedenti e quote

Finale con in palio la posizione numero 2 del ranking mondiale. Quinta sfida tra la greca e polacca con Sakkari che conduce 3-1

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Iga Swiatek - Indian Wells 2022 (foto Twitter @BNPPARIBASOPEN)
Iga Swiatek - Indian Wells 2022 (Twitter - @BNPPARIBASOPEN)
 

Ultimo atto del BNP Paribas Open con molto in palio per le due contendenti. La sfida nel deserto tra la greca Maria Sakkari e la polacca Iga Swiatek non sarà solo per il titolo del secondo WTA 1000 della stagione ma anche per il numero 2 del ranking mondiale, che rappresenterebbe il best ranking per entrambe.

Swiatek è stata autrice di un inizio di stagione ad altissima intensità. Diciannove successi a fronte di sole tre sconfitte, Iga è la tennista con il maggior numero di match vinti nel circuito. Semifinale agli Australian Open e successo al Qatar TotalEnergies Open con un solo set perso lungo la strada per il titolo, i risultati ottenuti dalla polacca nei due tornei più importanti di inizio stagione. Swiatek si trova in una striscia di dieci successi consecutivi nella seconda volta della sua carriera dopo quanto fatto nel 2021 tra Roma (torneo vinto annichilendo Karolina Pliskova) e il Roland Garros, striscia interrotta proprio da Sakkari ai quarti di finale.

La ventenne polacca andrà alla caccia del quinto titolo in carriera, il terzo WTA 1000. Negli ultimi 25 anni, in quattro sono riuscite a conquistare cinque titoli prima del ventunesimo compleanno e stiamo parlando di vincitrici Slam del calibro di Kim Clijsters, Serena e Venus Williams e Svetlana Kuznetsova.

 

Swiatek è la prima tennista polacca a giocare il match per il titolo all’Indian Wells Tennis Garden dai tempi di Agnieszka Radwanska nel 2014 e proprio in caso di successo eguaglierebbe il best ranking della connazionale che si issò al numero 2 del ranking nel luglio 2012.

Finale che non sarà per nulla semplice come descrive bene la stessa Swiatek: “I match contro di lei sono sempre molto fisici”.

La California ha portato finalmente un po’ di fortuna alla greca Sakkari, che fino ad ora aveva dimostrato poco feeling con Indian Wells e con le semifinali. In California, infatti la greca aveva raggiunto come miglior risultato un quarto turno nel 2018. Dopo l’unico titolo conquistato in quel di Rabat nel 2019, Sakkari aveva perso 10 delle successive 12 semifinali, con un bilancio di 0-6 tra Slam e WTA 1000. La spirale negativa è stata interrotta vincendo la sfida con la campionessa uscente Paula Badosa, che porterà Sakkari a giocare il match più importante della carriera con il palio il numero 2 del ranking che rappresenterebbe la posizione più altra raggiunta da un tennista greco, sia al maschile che al femminile.

Per Sakkari si tratterà della seconda finale stagionale dopo quella dello scorso febbraio a San Pietroburgo, persa in tre set contro Anett Kontaveit. Stagione nella quale la greca ha un bilancio di 16 vittorie e 4 sconfitte, seconda solo a Swiatek.

La sfida tra Sakkari e Swiatek sta diventando un classico del circuito WTA degli ultimi mesi. Infatti, si tratterà della quinta sfida negli ultimi dieci mesi. Il bilancio dei precedenti pende a favore della greca che conduce 3-1. Sakkari ha vinto i tre match giocati nel 2021, la già citata sfida al Roland Garros, sul duro al coperto di Ostrava e alle WTA Finals di Guadalajara. In tutte e tre le sfide la greca non ha mai ceduto un set.

La musica è cambiata quest’anno con Swiatek che ha spezzato la striscia di sconfitte, vincendo in due set la semifinale del WTA 1000 di Doha, match nel quale ha dominato da fondocampo la greca con un livello di gioco molto aggressivo.

La capacità di non mollare mai dimostrata in questo torneo, con i tre successi in rimonta contro Kalinina, Tauson e Kerber e il successo in due set contro Halep, recuperando in entrambi i parziali un break di svantaggio portano i bookmakers a propendere per un successo della polacca.

La vittoria di Swiatek è quotata ad 1,50 da tutti i principali bookmakers (Snai, Eurobet e Bwin). Qualche centesimo in più per Bet365 e William Hill che quota il successo della polacca a 1,53.  Più variabile il pricing relativo al successo di Sakkari. Si passa dal 2,50 di Snai e Bet365 al 2,60 di WiliamHill e PlanetWin 365.

Quote aggiornate alle 12:15

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WTA Ningbo: in finale Jabeur e la sorpresa Shnaider, sconfitte Podoroska e Linda Fruhvirtova

La tunisina disinnesca con attenzione il dritto dell’argentina, la russa si impone facilmente nella contesa tra giovanissime

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Al Ningbo Open le due semifinali emettono verdetti positivi per la testa di serie numero uno Ons Jabeur e per la sorpresa russa Diana Shnaider.

D. Shnaider b. L. Fruhvirtova 6-4 6-1

Diana Shnaider prevale nella sfida tra teenager contro Linda Fruhvirtova nella prima semifinale del Ningbo Open. La classe 2004 russa supera in poco più di un’ora e mezza la ceca più giovane di lei di un anno imponendo il proprio robusto forcing con il dritto ma giocando anche alcune traiettorie di rovescio in particolar modo incrociate che sono risultate molto importanti per neutralizzare le risorse della rivale. Fruhvirtova si è trovata in tal modo spesso impegnata a rincorrere: il suo gioco di contenimento le ha permesso di rimanere a galla per quasi tutto il primo set. Poi la moscovita ha dilagato.

 

Nella prima frazione l’atleta di Praga trova per prima il break nel secondo gioco, approfittando di un dritto lungolinea di poco largo di Shnaider. Il vantaggio dura poco e la ceca lo rende mettendo in rete uno smash a rimbalzo. Sullo slancio la russa sale 4-2 strappando nuovamente il servizio alla rivale alla sesta palla break del game. Diana è sempre più in palla e dimostra i suoi miglioramenti in fase difensiva annullando una palla per il controbreak con un dritto lungolinea in corsa irraggiungibile per l’avversaria.

Le è sufficiente tenere ancora un turno alla battuta e il primo set è suo: tre ace a testa ma cinque doppi falli per chi ha perso contro due per chi ha vinto. Il secondo parziale conferma la tendenza degli ultimi game e Shnaider infila 5 giochi consecutivi prima di subire un break che non fa male: al termine è un 6-1 in 37 minuti.

Per Fruhvirtova un torneo che le ha comunque consentito di rompere la serie negativa di 9 sconfitte consecutive con relativo crollo in classifica oltre la centesima posizione. Per Shnaider una vittoria che vale la prima finale nella carriera e il miglior piazzamento nel ranking, vicinissimo alla sessantesima posizione. Che ovviamente può ancora migliorare…

[1] O. Jabeur b. N. Podoroska 6-3 1-6 6-2

La testa di serie numero 1 del tabellone Ons Jabeur “riempie il contratto” ed entra in finale superando l’Argentina Nadia Podoroska con il punteggio di 6-3 1-6 6-2.

La numero 87 del ranking non sfigura e oltre a conquistare nettamente il secondo set, nel resto del match riesce a tratti a mettere alla frusta le qualità difensive in back della settima giocatrice del mondo, che è però brava a non perdere la concentrazione e a giocare con buona continuità i due parziali vinti.

Jabeur cede in apertura la battuta e la recupera nel quarto gioco: la tennista sudamericana fa ottimo uso del dritto e conduce spesso gli scambi da fondo campo, ma una volta subita la rimonta, perde smalto e subisce un secondo break nell’ottavo gioco, che l’atleta nordafricana conquista con un portentoso dritto inside-out. Chiusa la prima partita nel game successivo, Jabeur, quasi soddisfatta del successo parziale, lascia l’iniziativa a Podoroska, che in poco più di mezz’ora pareggia il conto dei set lasciando un solo gioco all’avversaria.

L’inizio del set decisivo è forse il momento più delicato per Jabeur, che sul punteggio di 2-1 manca una palla break e si fa nuovamente raggiungere dall’argentina. Da qui in poi però il rendimento di Nadia cala nettamente e Ons trova il break a zero per un 4-2 che diventa 6-2 poco dopo.

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WTA Tokyo, delusione Swiatek: perde in tre set da Kudermetova. Ecco chi va in semifinale

Veronika per la prima volta batte la polacca, un po’ spenta. Sarà derby con la connazionale. La n.4 al mondo lascia un solo game a Kasatkina

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Veronika Kudermetova - WTA Tokyo 2023 - Twitter (@WTA)

Venerdì dedicato ai quarti al WTA 500 di Tokyo: ecco come è andata. Sono Kudermetova-Pavlyuchenkova e Sakkari-Pegula le due semifinali.

[8] V. Kudermetova b. [1] I. Swiatek 6-2 2-6 6-4

Il Toray Pan Pacific Open 2023 è, e sarà ricordata, come una grande edizione, all’insegna di sorprese e nostalgia. Nostalgia dovuta in gran parte al ritiro di Misaki Doi, certo, ma anche (probabilmente) quella provata da Iga Swiatek verso la sensazione di vittoria, di dominio territoriale a cui aveva abituato il circuito dalla primavera del 2022 all’estate del 2023. Ora la polacca è tornata sul pianeta Terra, come dimostra la sconfitta maturata ai quarti di finale contro Veronika Kudermetova, giocatrice che aveva battuto 4 volte su 4 precedenti, senza mai perdere set. Stavolta è 6-2 2-6 6-4 il punteggio finale a favore della russa, che per la terza volta nel 2023 va a battere una top 5, dopo Pegula a Madrid e Sabalenka a Berlino. Un risultato certo inaspettato per la n.19 al mondo, anche alla luce del fatto che non vinceva partite consecutive (prima di questo torneo) da Berlino, a giugno, venendo da un periodo tutt’altro che brillante.

Quella fornita da Kudermetova è stata una prestazione tipica del suo tennis quando è in giornata, quindi solida, con un ritmo compassato e di palleggio paziente da fondo, tendendo “tranelli” all’avversaria per spingerla all’errore. E proprio così è andata nel primo set, in cui la polacca tante volte ha proprio preso male le misure al campo, sfornando una sequela di regali per Veronika con colpi fuori misura. Dopo il rientro nel match operato con un chirurgico secondo set, in cui si sono rivisti sprazzi della miglior versione della n.2 al mondo, il parziale decisivo è stato appannaggio di una grande Kudermetova. La russa, in larghissima parte per suo merito, ha preso possesso del campo, sin dal servizio, con colpi profondi e una tattica perfetta tra variazioni e accelerazioni per non far piantare Swiatek sulla riga di fondo campo e permetterle di picchiare. Così, strappando un decisivo break nel terzo game, la tds n.8 se lo è conservato fino in fondo per centrare la quinta semifinale del 2023 (record di 1-3, a Madrid e Doha perse proprio contro Swiatek). Torna inoltre in semifinale a Tokyo per il secondo anno di fila, ma stavolta disputerà un derby.

A. Pavlyuchenkova b. E. Alexandrova 6-2 7-5

La sua avversaria sarà infatti Anastasia Pavlyuchenkova, che non gioca una semifinale in tour dal Roland Garros 2021. La 32enne di Samara, dopo una serie di problemi fisici che l’hanno costretta a fermarsi quando era giunta al top della carriera, sta riprendendo pian piano la forma perduta. E lo ha dimostrato anche oggi, giocando un grande match, a tratti dominato, contro la connazionale Ekaterina Alexandrova, battuta per 6-2 7-5. Dopo un primo set in cui in campo c’è stata solo l’ex n.11 al mondo, l’attuale n.21 ha iniziato con gran grinta il secondo, trovando il break al primo game. Per sua sfortuna a poco è servito mantenerlo praticamente fino alla fine, arrivando sul 5-3, e servendo per il set sul 5-4. La maggior esperienza e la classe di Pavlyuchenkova hanno alla lunga avuto la meglio: con 4 game vinti di fila, dimostrandosi appieno padrona del campo, Anastasia ha ribaltato la situazione e portato a casa il match, nel tempo anche relativamente breve di 1h e 31. Questa semifinale le permetterà, da lunedì, di tornare almeno al n.62 al mondo, con un ranking sempre più in crescita. Sfiderà per la quinta volta Kudermetova, con i precedenti che sono sul 2-2, tutti sul cemento, l’ultimo vinto da Veronika a Dubai 2021.

[2] J. Pegula b. [6] D. Kasatkina 6-1 6-0

Molto meno da raccontare sull’altro quarto disputato, in cui Jessica Pegula ha praticamente disputato un allenamento contro Daria Kasatkina. 6-1 6-0 a favore della tds n.2, che assurge ora chiaramente a grande favorita per la vittoria finale. Una partita mai nata si potrebbe definire, quella vinta dall’americana, che dopo un break subito nel secondo gioco, ed essersi trovata sull’1-1, ha ingranato a dir poco la marcia. Undici game vinti di fila, il 76% di punti vinti in risposta, e la sola ora di gioco necessaria per chiudere la pratica, sono eloquenti manifesti della prestazione assurda della n.4 al mondo. E, al contempo, anche di una Dasha molto, molto scarica, brutta copia di quella vista finora in Giappone, e che torna a casa con tanto lavoro da fare. Pegula trova così invece la settima semifinale della stagione (2-4, con sconfitta in finale a Doha e vittoria del 1000 di Montreal), sesta sul cemento. Affronterà la vincente tra Maria Sakkari e Caroline Garcia. Ed inoltre, arrivando in finale a Tokyo, sarebbe matematicamente qualificata per il secondo anno di fila alle WTA Finals.

[4] A. Sakkari b. [5] C. Garcia 6-2 6-2

Sakkari vince il terzo match del 2023 contro Garcia in due comodi set. Ottima la prestazione della greca di quest’oggi: 15 vincenti a fronte di 8 errori gratuiti e sei palle break salvate, mentre la gara della francese è stata rovinata da qualcosa come 28 errori gratuiti. Giornata no per Caroline e strada libera per Sakkari in un’ora e ventuno minuti: ora la semifinale contro Pegula, che per la greca rappresenta una ghiotta occasione per mettere un tassello importante all’obiettivo qualificazione alle WTA Finals.

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WTA Ningbo, altra vittoria sofferta per Jabeur. Shnaider fa fuori Kvitova

Jabeur-Podoroska e Fruhvirtova-Shnaider saranno le semifinali del torneo cinese che ha appena visto l’eliminazione di Bronzetti

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Ons Jabeur - US Open 2022 (foto Twitter @usopen)

Non solo la sconfitta della nostra Lucia Bronzetti per mano di Linda Fruhvirtova: la giornata di giovedì metteva in palio altri tre posti per le semifinali del WTA di Ningbo. Ecco com’è andata.

[1] O. Jabeur b. V. Zvonareva 7-5 4-6 6-1

Primo set segnato irrimediabilmente dagli errori di Ons Jabeur. Fin dalle prime fasi di partita, è ben evidente che per la tunisina non sia ancora tempo di tornare ai fasti che l’anno portata a sue finali a Wimbledon, ma che debba lottare su ogni singola palla. Gli errori fioccano, in particolare dalla parte del dritto, e questo consente a Zvonareva di andare due volte in vantaggio di un break, prima sul 2-0, poi sul 4-2. Jabeur, però, non si sottrae alle difficoltà e alla fatica, vince 4 game di fila e recupera tutto il ritardo, tirando fuori alcune magie di livello assoluto – tweener, smorzate e recuperi in corsa vincenti –. Zvonareva, presa dalla frustrazione, commette qualche errore e non può nulla di fronte all’improvviso cambio di passo dell’avversaria. Dopo un’ora e un quarto Jabeur fa suo il primo set per 7-5.

 

L’inizio di secondo parziale vede dominare chi si trova in risposta, con quattro break consecutivi messi a segno. Entrambe le giocatrici commettono errori anche banali, provate dalla fatica del primo set e dalla grande umidità di Ningbo. La prima a tenere il proprio turno di servizio è Jabeur nel quinto gioco, a cui risponde subito la russa. Sul 3-3, Zvonareva si procura due palle break annullate con due numeri clamorosi dalla tunisina: ace di seconda e vincente di dritto incrociato con entrambi i piedi nel corridoio. L’equilibrio, però, non dura molto: Jabeur incappa in un pessimo game alla battuta e subisce un break a 15, che manda la russa  a servire per il set sul 5-4. Zvonareva, a differenza del primo parziale, è cinica e chiude alla prima chance dopo quasi un’altra ora di gioco.

Inizio di terzo set che sorride a Ons Jabeur: dopo aver superato il momento di appannaggio fisico e tecnico della fine del precedente parziale, innesta una marcia superiore, che le consente di trovare con grande continuità soluzioni vincenti e prendere il largo nel punteggio (5-0). Sotto di due break, Zvonareva riesce a muovere il punteggio, nonostante i vistosi fastidi alla spalla sul servizio. Jabuer chiude 6-1 dopo due ore e trentasei minuti di autentica battaglia.

GLI ALTRI MATCH – Non si è salvata, invece, la numero 2 del tabellone Petra Kvitova che, dopo aver raggiunto i quarti di finale grazie al forfait di Putintseva, ha ceduto in tre set e due ore di gioco alla 19enne russa Shnaider. La ceca si era ripresa dopo un primo set da dimenticare (1-6), aggiudicandosi il secondo parziale per 6-4 grazie soprattutto a una buona resa in fase di risposta con tre break messi a segno. Nel terzo, però, la numero 14 del mondo non è stata sufficientemente cinica e non è riuscita a sfruttare il momento di maggiore difficoltà dell’avversaria in avvio di set. Shnaider ha salvato tre palle break nel suo primo turno di battuta e un’altra sul 2-3, prima di brekkare a zero nel game successivo e involarsi così verso la vittoria (6-3). La 2004 russa disputerà contro Fruhvirtova (un’altra giocatrice ceca) la sua seconda semifinale nel circuito maggiore, dopo quella persa ad Amburgo in estate contro Noha Akugue. Intanto, si è già assicurata un nuovo best ranking: ora è virtualmente numero 70 del mondo (il precedente miglior piazzamento era n. 83).

L’ultimo quarto di finale del Ningbo Open ha visto infine la vittoria in due set di Nadia Podoroska su Katerina Siniakova. L’argentina ha prevalso con un doppio 6-1 in un match caratterizzato dall’abbondanza di palle break: la ceca ne ha concesse ben 17 (solo in un turno di battuta ne è rimasta del tutto immune) perdendo il servizio cinque volte, mentre Podoroska si è salvata in tutte e cinque le occasioni fornite all’avversaria. Il punteggio ha così assunto una forma anche più severa rispetto a quanto si sia effettivamente visto in campo, sebbene la numero 90 del mondo abbia ampiamente legittimato il successo. Sarà quindi lei l’avversaria di Jabeur nella semifinale della parte alta del tabellone. Nadia proverà a ribaltare i pronostici per accedere a quella che sarebbe la sua prima finale nel circuito dopo tre semifinali perse. (Andrea Mastronuzzi)

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