ATP Barcellona, una finale in tono minore: Alcaraz spazza via uno spento Carreno Busta

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ATP Barcellona, una finale in tono minore: Alcaraz spazza via uno spento Carreno Busta

Dopo lo spavento della semifinale con De Minaur, Alcaraz scende in campo determinato e iscrive il suo nome nell’albo d’oro del Godò

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Carlos Alcaraz – ATP 500 Barcellona (foto via Twitter @bcnopenbs)
 

[5] C. Alcaraz b [8] P. Carreno Busta 6-3 6-2

Il ricorso della storia stavolta è stato perfetto: esattamente 17 anni fa Nadal vinceva l’ATP 500 Open Banc Sabadell di Barcelona ed entrava in top ten; allo stesso modo Alacaraz è entrato trionfalmente in top 10, iscrivendo il suo nome nell’albo d’oro del torneo.

E alla fine la finale si gioca fra Pablo Carreno Busta e Carlos Alcaraz; fra i due – che si sono allenati spesso assieme – c’è un ottimo rapporto, con Alcaraz che ha descritto Pablo un po’ come suo fratello maggiore e con il quale ha avuto modo di palleggiare e tenere testa all’asturiano già a 14 anni;

Gentilmente dall’organizzazione del torneo abbiamo avuto accesso ad alcune foto del fenomeno di Murcia quando passò da queste parti nei tornei juniores;

Finale tutto spagnola al Godò, il torneo di tennis più antico di Spagna, giunto quest’anno alle 69° edizione; quest’anno per la prima volta le semifinali e la finale si sono giocate nello stesso giorno e per l’undicesima volta l’ultimo atto del torneo si disputa fra tennisti iberici. Negli ultimi anni è stato Nadal a fare strage di compatrioti, in particolare David Ferrer, che per 4 volte si è dovuto inchinare al maiorchino.

Alcune note statistiche: per Alcaraz questo è il secondo torneo di classe 500 su terra rossa; il bilancio fino ad ora è perfetto, 8 vittorie e zero sconfitte. Oggi è in caccia del terzo titolo dell’anno dopo quelli di Rio De Janeiro (ATP 500) e Miami (ATP Master 1000). Dall’altra parte della rete c’è Carreno, attuale numero 19 al mondo, che per la prima volta raggiunge la finale qua al Barcellona Open Banc Sabadell e ottiene il miglior risultato dell’anno.

Entrambi i giocatori arrivano alla finale dopo aver annullato match point: Carreno contro Ruud e Alcaraz contro De Minaur, a testimonianza del fatto che il cammino che li ha condotti alla finale non è stato sempre pianeggiante;

Difficile fare pronostici dopo quanto visto nei giorni scorsi: Carreno Busta sta sicuramente giocando un buon tennis ma il vero punto interrogativo è Alcaraz: scenderà in campo la versione de luxe vista contro Tsitsipas per un set e mezzo? La pallida controfigura del secondo set contro Kwon? Oppure il pistolero che contro De Minaur ha sparato praticamente qualsiasi cosa come se non ci fosse un domani? Una delle chiavi tattiche sarà sicuramente la palla corta giocata da Alcaraz, che però a volte viene utilizzata anche in eccesso e la pazienza nel condurre gli scambi. Curiosamente come riportato in un’intervista di qualche mese fa al canale dell’ATP è stato proprio Carreno durante le sedute di allenamento con Alcaraz ad educare la mano di Alcaraz. Vedremo se continuerà ad essere orgoglioso del risultato o se l’asturiano per una volta si pentirà del trasferimento di conoscenza tennistica.

Da qui in poi il match, con i due giocatori che scendono in campo alle 18 e prime battute di gara che seguono rigorosamente i turni di servizio. Primo momento di interesse al quinto game, quando senza strafare, Alcaraz arriva a doppia palla break e sulla seconda capitalizza un errore del suo più esperto avversario. Brutto game dell’asturiano che regala di fatto su un piatto d’argento l’opportunità di scappare via al nativo di Murcia. La situazione non migliora e nel game successivo uno spento Carreno continua a regalare punti con grande generosità. Servirebbe una scintilla per scuotere il nativo di Gijon dal torpore agonistico. Tuttavia, nell’attesa di far prendere quota al match, quantomeno Pablo tiene con i denti il proprio game di servizio, annullando 5 palle del doppio break. Ma è solo questione di tempo, nel game successivo di servizio di Carreno, Alcaraz esonda e porta a casa il secondo break e con esso il primo set.

Dopo l’ubriacatura di palle corte, accelerazioni e discese a rete contro De Minaur, la versione di Alcaraz mostrata fino ad ora è una molto più sobria; una sola palla corta tentata in tutto il set, pazienza nella costruzione del colpo e traccianti di dritto lasciati partire al momento giusto. Match fin qua abbastanza piatto, che ha narcotizzato anche il pubblico che ha gremito gli spalti in ogni ordine e grado. Lo spagnolo ha fatto un uso parco della palla corta, preferendo non andare troppo per il sottile, spazzando il campo con le sue accelerazioni di dritto.

Secondo set che comincia con un Carreno piu incisivo nei propri turni di servizio, in special modo con la prima di servizio; anche in risposta si nota qualche timido segno di risveglio, ma ancora troppo poco per impensierire seriamente Alcaraz, che dal canto suo continua a martellare col dritto. E infatti nel sesto gioco Carlos porta a casa il break senza colpo ferire che consolida immediatamente senza troppi patemi. Dopo la maratona di questa mattina con De Minaur, durata 3 ore e 38 minuti, il più giovane tennista spagnolo chiude poi la pratica in poco più di un’ora e incassa un assegno da quasi mezzo milione di dollari.

IL TABELLONE AGGIORNATO DELL’ATP 500 DI BARCELLONA

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