ATP Madrid: un torneo che si preannuncia imprevedibile

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ATP Madrid: un torneo che si preannuncia imprevedibile

Come stanno le prime 4 teste di serie? Djokovic, Nadal, Zverev e Tsitsipas e poi Alcaraz ormai certezza. E gli italiani? Occhi puntati su Sinner

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Caja Magica – Madrid 2021 (photo MMO21)

E adesso che succede? Solitamente a questo punto della stagione ci siamo sempre trovati con delle gerarchie piuttosto stabilite, con una nobiltà di ruoli conquistata sul campo a suon di vittorie e titoli. I papabili vincitori del torneo di Madrid si riducevano ad un numero di pochi eletti; l’albo d’oro dell’ultimo decennio è lì a testimoniarlo. Federer, Nadal, Murray e Djokovic, i cosiddetti Fab Four e poi lui, il gigante tedesco, esponente forse principale della generazione successiva a quella dei 4 fenomeni, Alexander Zverev, detentore del torneo e vincitore di due delle ultime tre edizioni.

Il torneo che sta per partire, nella sua versione al maschile, e che vedrà venerdì alle 18:30 il sorteggio del tabellone principale avrà come testa di serie numero 1 Novak Djokovic, reduce dalla finale persa del torneo della sua Belgrado. Sono note le vicissitudini che hanno colpito il tennista serbo durante questo tribolato inizio di 2022 e il suo stato di forma non è sicuramente quello dei giorni migliori. Difficile aspettarsi il contrario per un tennista che, nonostante il suo oggettivo valore assoluto, ha sulle gambe e sulla racchetta solo cinque partite giocate sulla terra, una sola di queste in un 1000, a Montecarlo, con quel Davidovich Fokina che lo ha battuto al primo turno, primo passo verso la finale raggiunta da lì a qualche giorno. Le altre tre teste di serie, che comporrebbero in via del tutto ipotetica, le due semifinali, sono nell’ordine Rafael Nadal, Alexander Zverev e Stephanos Tsitsipas. Ma andiamo per ordine.

Rafael Nadal, recordman di vittorie al Mutua Madrid Open con cinque successi, è arrivato da poche ore a Madrid dove farà il suo esordio stagionale sulla terra battuta, a quasi due mesi di distanza dall’ultima partita giocata, la finale persa con Taylor Fritz ad Indian Wells. Da valutare, anche in questo caso, le condizioni fisiche del maiorchino, reduce da una frattura da stress alle costole, figlia di un inizio di stagione piuttosto intenso, per un giocatore che a giorni compirà 36 anni. Ma i campioni per definizione sanno sorprendere tutti, alle volte anche se stessi. Vale per Novak, vale per Rafa.

Discorsi agli antipodi per Zverev e Tsitsipas. Il tedesco sta attraversando un periodo dai risultati piuttosto altalenanti. Dopo aver perso, anche piuttosto nettamente, la semifinale di Montercarlo (proprio da Tsitsipas) è incappato in una delle sconfitte peggiori della sua carriera, perdendo al primo turno, nel torneo di casa, dal giovane Rune, autore invece di un inizio di stagione piuttosto elettrizzante, per 6-3, 6-2. “Vorrei chiedere scusa a tutti i tifosi che hanno assistito alla partita di oggi“, ha dichiarato in conferenza stampa. Basta questo per capire non soltanto lo stato d’animo, che può anche essere figlio del momento, ma piuttosto lo stato di forma, sicuramente non all’altezza della fama.

Diverso l’approccio di Tsitsipas alla terra rossa nella sua versione 2022. Fresco vincitore a Montecarlo, dove ha replicato il successo ottenuto l’anno prima, il greco ha mostrato una versione di sé sicura, brillante sia nel gioco che nella condizione fisica, ma soprattutto mentale. Sembrerebbe, vista la situazione il favorito d’obbligo e forse lo è, vista la caratura del giocare, l’esperienza ma soprattutto i risultati. Salvo poi, però, dimenticarci di un piccolo (ironico) particolare dal nome Carlos Alcaraz. Un uragano abbattutosi sul tennis mondiale e che ha travolto proprio Tsitsipas a Barcellona, non più tardi di una settimana fa e vincitore poi del torneo. Una vittoria, a nostro assolutamente sindacabile giudizio, molto più netta del risultato finale (6-4, 5-7, 6-2) che non ci ha tanto sorpreso per ciò che è successo in campo, quanto per come quel risultato si è materializzato, mostrando alle volte un’imbarazzante superiorità dello spagnolo sul numero 5 al mondo. Ecco, Carlos Alcaraz, proprio per i motivi detti è a tutti gli effetti uno dei candidati al titolo. Non più una mina vagante ma una concreta possibilità di vittoria. È testa di serie numero 7: si preannuncia un quarto di finale interessante da quella parte del tabellone.

E gli italiani? Vista l’assenza ormai prolungata di Matteo Berrettini, finalista a Madrid lo scorso anno, portabandiera dei colori azzurri e testa di serie numero 10, sarà Jannik Sinner. L’altoatesino tornerà in campo sulla terra spagnola dopo Montecarlo, torneo che lo ha visto sconfitto ai quarti di finale da Alexander Zverev. Una pausa che speriamo sia servita per ricaricare le energie e focalizzarsi sui due 1000, Madrid e Roma, prima del gran ballo parigino. Per lui possibile incontro con i più forti già dagli ottavi di finale. Gli altri due italiani presenti nel tabellone principale saranno Fabio Fognini e Lorenzo Sonego. Per Fognini, inizio di stagione incoraggiante sulla terra rossa. È vero, ha perso a Montecarlo al secondo turno e in semifinale a Belgrado, ma lo ha fatto con chi poi quei tornei li ha vinti, Tsitsipas e Rublev. Discorso diverso per Sonego, che sta attraversando un momento complicato di una stagione che non ha quella continuità di risultati, elemento fondamentale per ritrovare fiducia. I mezzi ci sono. Si spera che la terra rossa rappresenti quella confort zone su cui ritrovarsi.

Insomma, un torneo che a differenza delle sue passate edizioni si presenta sicuramente più incerto. Se sarà anche più interessante, lo vedremo i presupposti ci sono tutti.

Ah dimenticavamo, qualora non ve ne foste accorti, in tutto questo manca Daniil Medvedev. Ma questa è un’altra storia.

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