ATP Madrid, Djokovic: "Io ho giocato il miglior match dell'anno, ma ha meritato di vincere"

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ATP Madrid, Djokovic: “Io ho giocato il miglior match dell’anno, ma ha meritato di vincere”

“Ho avuto molte palle break, ma lui ha saputo sfruttarle”, l’elogio del n.1 al futuro ormai già arrivato

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Novak Djokovic – ATP Madrid 2022 (foto via Twitter @MutuaMadridOpen)
 

Non capita spesso di avere già a maggio il candidato più papabile a match dell’anno, ma dall’odierno pomeriggio di Madrid usciamo con questa sensazione. Tennis celestiale, divino, tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, che prosegue la sua missione di investitura, battendo anche il n.1 al mondo. Una partita veramente da cineteca, tra due campioni che definire di un altro pianeta sarebbe anche riduttivo. Più di tre ore e mezza di battaglia, stremante, e la stessa conferenza post partita di Nole è stata abbastanza breve, lasciando più complimenti ad Alcaraz che evidente delusione, che pur essendoci è coperta dall’ammirazione per il giovane campione di Miami.

Congratulazioni a lui, ha tenuto i mentalmente molto bene“, apre il n.1 al mondo,” che qualcuno della sua età giochi con così maturità e coraggio è impressionante, ha meritato di vincere. Io ho avuto molte occasioni ed è stata una partita fantastica, ma sono decisamente deluso di non essere stato in grado si sfruttare le mie possibilità nel secondo set. Nel terzo ho avuto molte palle break, solo che non sono stato in grado di capitalizzare quando contava, lui sì“. Nonostante la sconfitta, certamente questa è stata la miglior partita (dal punto di vista fisico, tecnico, tattico) della travagliata stagione del serbo, come sa benissimo anche lui: “Ho sicuramente giocato molto bene, il miglior tennis che abbia espresso quest’anno. Probabilmente quando la delusione di aver perso questa partita passerà, avrò da portarmi molti aspetti positivi da questa settimana“.

Oggettivamente, tra la versione vista a Belgrado qualche settimana fa, sconfitta malamente da Rublev, e quella odierna di Djokovic c’è un abisso. Il problema è che arginare il fiume Alcaraz è sempre un enigma degno di Rubik, e ogni colpo dovrebbe essere perfetto, quando Nole ha onestamente concesso qualche omaggio al giovane spagnolo: “Molte volte gli ho dato punti gratuiti sulla risposta di rovescio. Il suo kick e la sua altitudine qui sono incredibili, e perciò era proprio difficile gestire la sua palla e non sentivo la mia risposta da quel lato. Stava servendo molto kick per mettersi in una buona posizione, e semplicemente non sono riuscito a gestirlo bene“.

E alla fine la domanda che attanaglia tutti, che tutti pensano e vorrebbero fare, viene posta al campionissimo: “Non so sei già consapevole, ma stai andando a Roma con più confidenza; e il fatto che la tua forma sta tornando dove vuoi sarà per Parigi, o sei tu…“. Novak, sempre evasivo e insondabile, si limita ad una scrollata di spalle: “Be’, penso che siamo senza dubbio sul percorso giusto“.

Il tabellone maschile del torneo di Madrid

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