WTA Roma: Raducanu fa crac, Andreescu vince il big-match di primo turno

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WTA Roma: Raducanu fa crac, Andreescu vince il big-match di primo turno

Emma Raducanu non conlcude il match a causa di un infortunio. Bianca Andreescu in grande spolvero avanza al secondo turno

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Bianca Andreescu - Roma 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[SR] B. Andreescu b. [10] E. Raducanu 6-2 2-1 rit. (con la collaborazione di Giovanni Pelazzo)

Bianca Andreescu è tornata. La canadese, ex n. 4 del mondo, è rientrata in Tour poco meno di un mese fa nel torneo WTA 500 di Stoccarda dopo un periodo di assenza di sei mesi dal circuito. Infatti prima dell’evento sulla terra rossa indoor tedesca, la campionessa dello Us Open 2019 aveva disputato il suo ultimo match nell’edizione ottombrina dello scorso anno d’Indian Wells, perdendo al terzo turno con Anett Kontaveit per 7-6 6-3. In terra teutonica la tennista di origini rumene ha trionfato con Julie Niemeier. Successivamente a Madrid si è migliorata, battendo Alison Riske e Danielle Collins. Oggi però è andata oltre e sbarazzandosi con lo score di 6-2 2-1 prima del ritiro dell’avversaria, non si è solo mostrata in ripresa su ottimi livelli e in uno stato di forma psicofisico ideale; ma per lunghi tratti della sfida, se non per l’intero incontro, si è riproposta esprimendo quel gioco che aveva incantato tutto il mondo e che si era potuto ammirare solamente a Flushing Meadows tre anni orsono. La nordamericana ha letteralmente spazzato via dal campo, demolendo e annichilendo un’altra campionessa del Major newyorkese, nonché detentrice dell’ultimo Slam dell’anno: la tds n. 10 Emma Raducanu. La quale ha poi anche sofferto un problema fisico nel secondo parziale, costringendola ad una resa anticipata. Questa partita inoltre presentava uno scontro tra due giocatrici poco avvezze a tale superfice, con Andreescu che poteva vantare solo 6 match vinti nei main-draw WTA, di cui tre arrivati in questa stagione. Non certo messa meglio la britannica, che fino al mese scorso non si era mai neanche sporcata i calzini di rosso nella sua giovane carriera da professionista. Dunque entrambe al loro esordio in quel di Roma; ma il grande spettacolo che si prevedeva alla vigilia, nel derby delle vincitrici Slam in terra statunitense non è stato rispettato. Anzi si è rivelato un assolo della n. 90 WTA – entrata in tabellone grazie allo Special Ranking – e un incubo per la nuova protetta di…Riccardo Piatti?, che non ottiene tre vittorie consecutive nello stesso torneo proprio dalla storica cavalcata, partita dalle qualificazioni, dello scorso settembre.

Emma Raducanu – Roma 2022 (foto Roberto Dell’Olivo)

IL MATCH – L’avvio della sfida vede entrambe le protagoniste portare un pressing asfissiante da fondocampo. Andreescu però è in grado di costruire i punti con più calma, affidandosi alla sua capacità di ricercare non solo la potenza ma anche gli angoli. Inoltre la canadese incide di più in risposta. Il copione tattico presentato provoca il primo strappo della partita, che sarebbe potuto arrivare anche prima visto che Emma ha frantumato tre break point in apertura (in un gioco infinito da 14 punti). Bianca infatti breakka nel terzo game e poi conferma senza faticare, issandosi sul 3-1. La differenza al servizio è imbarazzante, con Raducanu che approccia all’incontro con percentuali non all’altezza, raccogliendo solo il 50% con la prima e addirittura il 36% con la seconda. Ma il vero problema per la britannica rimane la prima palla di servizio, che lei avrebbe bisogno fosse più presente per far partita pari; poiché mancando questo fondamentale la n. 90 WTA può entrare a piacimento in ribattuta. E se il match viene messo sul piano della potenza, come se fosse un incontro pugilistico, beh i chili in più si farebbero sentire e non ci sarebbe partita. La testa di serie numero 10 dovrebbe cercare di muovere maggiormente la sua avversaria, evitando di rimanere sulla stessa diagonale per più di tre colpi, perché altrimenti da ferma la campionessa dello Us Open 2019 fa i buchi nel campo.

Poi un’altra chiave di lettura per spiegare il rendimento abissale tra le due giocatrici in questa prima frazione, è il ventaglio di possibilità a disposizione. Emma ha un solo schema da poter applicare, mentre l’ex n. 4 può scegliere e attingere, come meglio desidera, dal suo arsenale pieno zeppo di soluzioni. La 19enne di origini cinesi in verità ci prova, rischia maggiormente e cerca anche di cambiare qualcosa nel suo gioco. Ma semplicemente la nordamericana è in stato di grazia e sono più i suoi meriti che i demeriti dell’avversaria. Il doppio break nel quinto game è dunque una normale conseguenza di quello che il campo ha mostrato finora. Sul 5-2 arriva anche un’interruzione per medical time-out a causa di un problema non definito di Raducanu, con il trattamento svolto negli spogliatoi. Neanche la pausa però distoglie la 21enne di Mississauga, che continua ad accaparrarsi applausi giocando totalmente sciolta nel game in cui serve per chiudere il set. La detentrice del titolo di Flushing Meadows oramai è in piena balia di Andreescu e addirittura prova a disimpegnarsi in alcuni candelotti da terraiolo spagnolo che però hanno come effetto solamente quello di mandarla ancora più in confusione. 6-2 in 44 minuti senza storia e senza appello.

Anche il secondo set comincia sulla falsariga del primo, con Raducanu in difficoltà nel suo primo turno di servizio mentre Andreescu tiene il suo agilmente a zero. Sull’1-1, la britannica va in apnea ed è nuovamente costretta ai vantaggi, dove in un primo momento viene graziata da un gratuito di dritto della canadese sulla prima palla break in suo favore. L’ex numero quattro del mondo, però, spinge tanto e bene fin dalla risposta, colpo con cui ottiene diversi punti nel game e con cui si procura una seconda opportunità per salire 2-1, che questa volta sfrutta. Durante il cambio campo, tuttavia, la campionessa dell’ultimo US Open non riesce più a stare in campo, impossibilitata a continuare il match. Finisce dunque 6-2 2-1 ritiro in favore della 21enne di Mississauga, autrice comunque di una splendida partita, coronata da 25 vincenti e solo 5 errori non forzati, oltre all’84% dei punti vinti al servizio. Al prossimo turno Andreescu incontrerà Parrizas-Diaz, che ha sfruttato il ritiro di Sorribes Tormo con la spagnola avanti 6-1 4-3.

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