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Roland Garros, Trevisan: “Ora sono consapevole di quello che faccio e continuo così”
Martina Trevisan dopo la sconfitta con Gauff: “Sono calata di lucidità e fisicamente”. Ma il futuro è roseo: “Lavorerò sia nelle difficoltà che nei momenti di gioia. Quando riaffronterò difficoltà saprò come gestirle”

Dopo dieci vittorie consecutive, è arrivata la sconfitta contro Gauff per Martina Trevisan. La sua splendida corsa nella 126esima edizione del Roland Garros si è arrestata in semifinale (la prima in uno Slam per lei), e soprattutto tanta fiducia per delle prestazioni di grande spessore contro avversarie di primissimo piano. Nella consueta conferenza post-partita, Martina è stata come sempre disponibile e solare nel rispondere alla stampa presente a Parigi sia in inglese che in italiano. La chiave del match è stata “il calo di lucidità e fisico”, ma il percorso è quello giusto: “ora sono più consapevole di quello che ho fatto, e che sto facendo e continuo così”.
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Domande in italiano.
D. Congratulazioni per il grande torneo. Oggi raccontaci come l’hai vissuta dentro. All’inizio sembravi partita bene anche tatticamente, poi però 25 dritti sbagliati credo che tu non liabbia mai fatti. Era la tensione o un problema fisico? Raccontaci tu.
MARTINA TREVISAN: Sì, a un certo punto senz’altro sono un po’ calata io di lucidità e anche fisicamente. E di conseguenza, se il fisico viene a mancare in una partita del genere anche gli errori gratuiti aumentano. Secondo me è stato proprio un calo di energia che ci sta, perché comunque lei è una giocatrice consistente e in difesa è veramente forte. Infatti nei primi game sono riuscita a farla muovere e forse questo suo muro mi ha “aiutato” ad avere un calo maggiore. Io ho cercato di giocare tutti i punti, di lottare fino all’ultimo, però credo che la cosa più importante di oggi sia il calo fisico. Dato anche dalla sua bravura ovviamente.
D. Domanda di tipo personale: due anni fa avevi ottenuto improvvisamente quel risultato, sta volta vieni da una serie di 10 partite vinte. Che cosa ti aspetti che diventi adesso la tua vita e come la gestirai?
MARTINA TREVISAN: Mah, nel 2020 è stata una cosa arrivata all’improvviso e probabilmente non ero neanche io pronta, poi a ottobre 2020 la stagione è finita ho avuto il COVID, quindi c’è stato un lungo periodo lontano dalla competizione, dal campo, che sicuramente non mi ha aiutato. Invece quest’anno non è così. Lo scorso anno ho fatto esperienze che mi hanno aiutato a crescere e sono arrivata qui in maniera diversa. Ora sono più consapevole di quello che ho fatto, e che sto facendo e continuo così.
D. Ora sarai 26 o 27 del mondo. Cosa pensi che dovrai fare per rimanere nella top30? Dove oggi hai dimostrato di poter giocare alla pari.
MARTINA TREVISAN: C’è un percorso che è quello che ho fatto per arrivare fino a qua. Voglio continuarlo e curerò tutti i dettagli, e continuerò a lavorare, sia nelle difficoltà che nei momenti di gioia. Quando riaffronterò delle difficoltà saprò come gestirle.
D. Cosa credi di poter fare sul resto delle superfici?
MARTINA TREVISAN: Io credo che col mio tipo di gioco, il mio fisico sia molto importante, quindi continuerò a lavorare tanto fisicamente perché poi questo mi potrà autare anche nelle altre superfici. Sull’erba, sai, ci si gioca talmente poco che è difficile dire qualcosa al riguardo. Per quel che riguarda il veloce, secondo me sto migliorando come sto migliorando fisicamente e anche lì posso togliermi tante soddisfazioni, perché comunque il veloce è una superficie che mi piace.
Domande in inglese.
D. Partita tosta oggi. Parla della tua avventura qui, dove hai raggiunto le semifinali Slam.
MARTINA TREVISAN: Sì, oggi è stata una partita molto difficile e dura per me, ma Gauff ha giocato un tennis incredibile, una difesa incredibile. Ma sono cresciuta molto durante questa settimana e sono molto felice di raggiungere la mia prima semifinale Slam in assoluto. Conserverò tutte le cose positive di queste tre settimane, perché forse tutti hanno dimenticato il mio titolo a Rabat, ma sono felice.
D. Volevo chiederti cosa hai visto oggi nel gioco di Coco, perché due anni fa l’hai affrontata ovviamente in condizioni climatiche molto diverse e in un campo molto diverso. È ancora molto giovane. Cosa vedi nella sua performance e nel suo gioco?
MARTINA TREVISAN: Sì, oggi il tempo era diverso rispetto a due anni fa. Il rimbalzo della palla è stato molto alto e anche molto veloce. Coco gioca molto pesante, la palla era molto forte e il mio corpo oggi non era al massimo. Quindi penso che questa sia la chiave che ha fatto la differenza oggi, perché il mio corpo non era energicamente brillante come al solito, quindi è stato diverso.
D. Penso che presto sarai tra i primi 30. Sarà un grande cambiamento nella tua carriera. Mi piacerebbe sapere come vedi il tuo futuro, cosa devi cambiare? Ti conosciamo come specialista in terra battuta, ma il tour ora prosegue sul cemento. Come vedi i tuoi progressi, i tuoi prossimi obiettivi?
MARTINA TREVISAN: Sì, in queste due settimane, come dicevo, sono cresciuta molto. Ovviamente il mio ranking è cambiato. Ma non credo di dover cambiare qualcosa. Voglio dire, devo mantenere la concentrazione nel mio gioco, per continuare a combattere in ogni partita. Godersi il momento, perché in questo momento mi piacerebbe godermi questo risultato, che è molto importante per me. Divertirsi ancora in campo e nient’altro.
D. Hai affrontato sia Coco che Iga qui al Roland Garros. Potresti confrontare come sono gli avversari e come si sente la loro palla?
MARTINA TREVISAN: Ho giocato con Iga due anni fa, quindi penso che sia diverso. Non è facile confrontarli in questo momento, perché, insomma, sono giovani, sono molto impressionanti. Sono sempre lì, puoi sentire la pressione in campo. Forse sono simili sul dritto, che è molto pesante. È difficile giocare con loro, ovviamente (sorridendo).
D. Hai affrontato le tue sfide mentali nello sport e nella vita. Molti giocatori di tennis lo hanno fatto. Pensi che questo sport stia andando nella giusta direzione ora per quanto riguarda la salute mentale, il supporto ai giocatori e l’aiuto alle persone a riprendersi e ad andare avanti?
MARTINA TREVISAN: Penso che tutti dovrebbero fare un viaggio dentro di sé. Ma non solo per lo sport ma per la vita in generale. Penso che dovrebbe essere una cosa che parte persona stessa, e che potrebbe accadere nella vita di tutti i giorni, una cosa che precede il tuo lavoro, in questo caso, la tennista.
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Roland Garros, programma lunedì 29 maggio: Sinner apre il serale sul Centrale. Alcaraz-Cobolli su Lenglen. Esordio per Djokovic e Thiem
Cocciaretto-Kvitova chiudono la giornata su Lenglen. Fognini (contro Aliassime) e Trevisan (contro Svitolina) uno dopo l’altro sul Simonne-Mathies

La seconda giornata del Roland Garros prevede l’esordio di tanti big, tra cui l’attuale numero 1 del mondo e colui che occupava quella posizione la settimana scorsa. Stiamo parlando di Carlso Alcaraz, impegnato contro il qualificato Flavio Cobolli, come terzo match sul Court Suzanne-Lenglen, alle ore 16 circa, mentre l’attuale numero 3 del mondo Novak Djokovic nel suo match di primo turno se la vedrà con Aleksandar Kovacevic alle 14 circa sul centrale. Sempre sul Court Philippe Chatrier, ma non prima delle 20:15, scenderà in campo Jannik Sinner, testa di serie numer 8, contro il francese Alexandre Muller. Tra i vari big citiamo anche il due volte finalista Dominic Thiem, programmato sul campo 6 contro l’argentino Pedro Cachin come terzo match (16 circa).
Gli altri azzurri a disputare il loro incontro di primo turno ci sono Martina Trevisan (tds numero 26) opposta alla recente vincitrice del torneo di Strasburgo, Elina Svitolina. Prima di lei, alle 13 circa, sempre sul campo Simonne-Mathieu, ci sarà Fabio Fognini contro Felix Auger-Aliassime. Cocciaretto invece chiuderà il programma sul Lenglen contro la decima favorita Kvitova. Sul court 14, anche Cecchinato è programmato come match conclusivo, non prima delle 17 contro la stellina locale Luca Van Assche. Di seguito il programma completo.
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Roland Garros: Sabalenka parte benissimo, liquidata Kostyuk in due set
Vincono facilmente Nadia Podoroska e Magdalena Frech su una Zhang inesistente

[2] A. Sabalenka b. M. Kostyuk 6-3 6-2
Inizia con il piede giusto il cammino di Aryna Sabalenka al Roland Garros 2023. Dopo alcuni game di rodaggio, infatti, la leader della WTA race batte senza patemi l’ucraina Marta Kostyuk per 6-3 6-2 in 71 minuti. La numero 39 del ranking ha trovato il tempo, insinuandosi nei classici piccoli difetti di inizio torneo delle giocatrici più forti, di chiudere alcuni punti pregevoli con i fondamentali di rimbalzo, ma non ha potuto nulla qualdo Aryna ha registrato i propri colpi. Al secondo turno per lei ci sarà il derby bielorusso contro la qualificata 25enne Iryna Shymanovich, vittoriosa in rimonta sull’ungherese Udvardy, per 6-7(6) 6-4 6-1, alla sua prima apparizone Slam in carriera.
Primo set. Problemi al servizio per entrambe, poi Sabalenka prende il largo
La favorita numero due cerca subito gli appoggi migliori per spingere con il dritto, mentre Kostyuk si difende e prova a spostare la rivale con il servizio a uscire per aprirsi poi il campo e chiudere sul lato opposto. Entrambe non vengono però supportate dal servizio e hanno i loro problemi a raccogliere i frutti del proprio forcing, soprattutto la bielorussa che cerca continuamente di offendere. Sabalenka cede la battuta sul 2-2 a zero commettendo due doppi errori e subendo una splendida palla corta di dritto dell’avversaria. Aryna si riprende subito la parità nel game successivo approfittando di un doppio fallo ma anche mettendo sotto assedio la parte di campo difesa da Kostyuk.
Dopo il primo quarto d’ora infatti la campionessa di Melbourne trova maggiore precisione e profondità e l’atleta Ucraina è costretta a correre per tentare di chiudere i varchi sempre più larghi in difesa. Sul punteggio di 3-3 Sabalenka vive gli ultimi imbarazzi del set: con il terzo doppio fallo del set manda il game ai vantaggi e subisce il pressing di Kostyuk, che si conquista la seconda palla-break del parziale. La bielorussa sistema le cose con il servizio finalmente efficace con continuità e acquisisce fiducia.
Nel game successivo infatti tiene costantemente il centro del campo: beneficia di un clamoroso errore con lo smash della sfidante ma poi mette a segno un passante di rovescio strettissimo e un dritto inside-out che non lasciano dubbi sulla qualità del suo momento agonistico. Il set va in archivio poco dopo per 6-3. Per Sabalenka 11 vincenti e 13 errori, molti dei quali nella prima metà della frazione. Il tutto in 38 minuti.
Secondo set. Kostyuk può solo correre, Sabalenka troppo sicura di sé
La frazione vede la tennista di Minsk perfettamente a punto nei colpi che insiste con un forcing sempre meno sostenibile dalla rivale. Kostyuk esce da un parziale di tre game a zero e ne subisce altri due, subendo il break nel primo gioco anche per un doppio errore, sicuramente condizionato dall’atteggiamento aggressivo della tigre bielorussa.
Sabalenka sale 4-1 con una certa facilità e si distrae. Commette alcune imprecisioni e sul 5-1 concede anche una palla-break, che cancella senza troppi turbamenti. La chiusura è infatti nell’aria e si materializza due game più avanti, con un 6-2 che spiega i progressivi imbarazzi di Kostyuk nel tenere il campo davanti alle iniziative della numero due del mondo. In 33 minuti 8 vincenti e otto errori per la bielorussa, 6 a 11 per l’ucraina. Nessuna stratta di mano al termine del match, come era prevedibile. Applausi ma anche fischi dalle tribune.
Altri incontri
Si rivede Nadia Podoroska. La ventiseienne argentina brillò a Parigi tre anni fa raggiungendo la semifinale dalle qualificazioni e perdendo solo dalla futura vincitrice Swiatek. Podoroska si sta ricostruendo una classifica dopo l’anno a cavallo tra 2021 e 2022 perduto per infortunio. Ora è numero 101 del ranking e ha superato oggi la francese Jessika Ponchet per 6-0 6-2; sua prossima avversaria Maria Sakkari oppure Karolina Muchova.
Magdalena Frech elimina la testa di serie numero 29, la cinese Shuai Zhang. Impietoso il risultato: 6-1 6-1. In realtà Zhang è solo alla sua seconda partita sul rosso dopo l’eliminazione a Strasburgo per mano di Friedsam e anche nell’intera stagione ha giocato piuttosto poco. Quarantanove minuti di partita con un parziale di 8 game a zero per la polacca, che ha mancato tre palle per chiudere 6-0 il secondo set. Sua prossima avversaria la russa Rakhimova o la ceca Bejlek.
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Al Forza e Costanza di Brescia prende il via l’ITF da 60.000 dollari
E’ la 14esima edizione di un torneo che ha la forza e la tradizione per reclamare una sua visibilità nonostante la concorrenza dello Slam parigino.

Al Tennis Forza e Costanza 1911 è tutto pronto per la quattordicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia. La sede del Circolo, appollaiato sulle pendici del monte Cidneo, adiacente al Castello, è di una bellezza unica, coi suoi campi organizzati in senso longitudinale e obliquo, e meriterebbe una visita anche se non siete appassionati di tennis. Comunque c’è anche il tennis, ovviamente, e grazie ai 60.000 dollari di montepremi l’appuntamento lombardo è di gran lunga il più importante della settimana dopo il Roland Garros e chiama a raccolta tutte quelle tenniste che non sono riuscite a qualificarsi per lo Slam parigino. Lo conferma l’elenco delle partecipanti attese sulla terra battuta dello storico circolo bresciano, elenco in cui purtroppo manca la giovanissima Brenda Fruhvirtova (16 anni e già n.146 WTA) che ha superato le qualificazioni del Roland Garros dove se la vedrà nientedimeno che con Elena Rybakina. Stessa sorte per la svizzera Ylena In Albon (n.148) che l’anno scorso qui a Brescia raggiunse i quarti di finale. Detto questo, il tabellone rimane estremamente interessante con atlete provenienti da ogni angolo del pianeta tennistico. A partire dalla russa Polina Kudermetova (n.141 WTA), 19 anni e sorella minore della n.11 del mondo Veronika. Sarà lei la prima testa di serie, mentre la seconda è toccata alla giapponese Moyuka Uchijima (n.144), che a Parigi ha mancato il main draw per un soffio. Dietro di loro la finalista del 2022 Despina Papamichail (n.156 e seconda miglior tennista greca), che torna in Castello per completare il percorso interrotto dodici mesi fa a un passo dal traguardo per colpa della spagnola Angela Fita Boluda (n.291) pure lei in tabellone. Completano la rosa delle favorite l’argentina Julia Riera (n.148) reduce dal miglior torneo in carriera con la semifinale raggiunta a Rabat e la francese Elsa Jacquemot (n.174).
Scorrendo l’elenco delle giocatrici ammesse di diritto nel tabellone principale balza all’occhio l’assenza di tenniste italiane, che però non mancheranno grazie alle quattro wild card, tre assegnate dalla FITP a Georgia Pedone (n.612), Sofia Rocchetti (n.683) e Jennifer Ruggeri (n.831), tutte under 20, e la quarta, di competenza del direttore del torneo Alberto Paris, che è andata alla padovana Gloria Ceschi (n.856). E poi saranno tantissime le italiane in gara nelle qualificazioni, che nelle prime due giornate vedranno 32 tenniste battagliare per gli ultimi otto posti disponibili nel main draw. Iscritte Angelica Moratelli (n.382), Anna Turati (n.442), Deborah Chiesa (n.591, semifinalista in Castello nel 2019), Lisa Pigato (n.461), Dalila Spiteri (n.481) e Aurora Zantedeschi (n.579). A loro se ne uniranno altre sei: la FITP ha assegnato tre wild card a Laura Mair (n.791), Virginia Ferrara (n.928) e Camilla Gennaro, mentre gli inviti degli organizzatori sono andati ad Anastasia Piangerelli, Chiara Catini e Rachele Elisa Zingale. Lunedì mattina il via alle qualificazioni, da martedì i primi incontri dei tabelloni principali di singolare e doppio. Ingresso gratuito.
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