ATP Montreal, preview finale: Hurkacz, il servizio e il feeling con le finali. Ma a Carreno l'aria nordamericana fa bene

ATP

ATP Montreal, preview finale: Hurkacz, il servizio e il feeling con le finali. Ma a Carreno l’aria nordamericana fa bene

Il polacco, imbattuto nelle finali, non può prescindere dalla battuta, ma lo spagnolo si sente a casa sul cemento USA, a un passo dalla storia

Pubblicato

il

 

L’Open del Canada, negli anni, si è sempre mostrato un torneo foriero di sorprese fino all’atto conclusivo, di rivelazioni a due soli set dal titolo, e quest’anno, in effetti, non farà eccezione. Ma se, giusto una settimana fa, qualcuno avesse detto che la finale avrebbe visto incrociare le racchette di Hubert Hurkacz e Pablo Carreno Busta, difficilmente sarebbe stato preso seriamente in considerazione. Ma il polacco, n.8 del tabellone, e lo spagnolo giustiziere di italiani (eliminati sia Sinner che Berrettini sulla sua strada) sono stati autori di un grande torneo, sconfiggendo avversari anche più quotati, e venendo a capo di due semifinali decisamente dure contro Casper Ruud e Daniel Evans. Oggi, per entrambi, è un’occasione da non sprecare, di quelle che capitano “once in a lifetime” (per Hurkacz già il suo primo titolo 1000, a Miami 2021, venne dopo una finale tra rivelazioni, battendo Jannik Sinner).

Il tabellone completo dell’ATP 1000 di Montreal

Le statistiche vengono in soccorso per capire quanto la chance sia ghiotta: Carreno non era mai arrivato così lontano in un torneo di questo livello, nonostante i sei titoli vinti in carriera, fermandosi massimo in semifinale (Indian Wells 2017 e Miami 2018), a sostegno della teoria del suo essere uno spagnolo atipico, con i migliori risultati sempre ottenuti sul cemento d’oltreoceano, comprese le due semifinali del 2017 e del 2020 allo US Open. Inoltre per la terza volta negli ultimi 4 anni, dopo Reilly Opelka che si arrese a Daniil Medvedev nella passata edizione, e Stefanos Tsitsipas battuto da Nadal nel 2018 (nel 2020 il torneo fu cancellato), in finale arriva un giocatore fuori dai primi 16, non sorteggiato tra le teste di serie. Ma per trovare l’ultimo campione in questo senso, bisogna risalire addirittura al 2002 a Toronto, quando Guillermo Canas batté Andy Roddick.

E questa è una delle statistiche che porta decisamente acqua al mulino di Hurkacz, insieme alla ben favorevole percentuale del polacco nelle finali in tour: 5 vittorie su 5 disputate, compresa appunto l’unica 1000 a Miami, una piccola dose, a questo tipo di partite, di esperienza in più, non dimenticando che quella vittoria lo portò ad essere il vincitore di un Master classificato più in basso dai tempi di Berdych a Parigi Bercy 2005. Altro dato che può far sorridere Hubi, riguarda però i precedenti tra lui e Carreno, in parità (1-1), uno dei quali però disputato in finale a Metz lo scorso anno, e vinto abbastanza nettamente dal n.10 del mondo (lo spagnolo vinse invece a Cincinnati, sempre nel 2021). Se c’è un dato che forse può dare qualche fastidio al polacco, è il pensare che dal 2021 in poi ci sono stati (lui compreso) ben 5 campioni 1000 al loro primo titolo (gli altri sono Tsitsipas, Norrie, Fritz e Alcaraz).

Dunque il ritratto statistico darebbe leggermente favorito il n.8 del seeding, già campione in precedenza, più avvezzo di recente a trovarsi ancora in campo nei 1000 nel fine settimana… ma il campo cosa dice? La partita, inutile negarlo, passa dai turni di battuta di Hurkacz, che ha nel servizio la sua arma micidiale, e più letale. D’altra parte lo spagnolo è un ottimo ribattitore, e già ha eliminato un big server importante come Berrettini questa settimana (con tutte le variabili del caso riguardanti Matteo, certo) e nello scambio da fondo è nettamente avvantaggiato, avendo più resistenza e tendenza al sacrificio, per quanto paghi la differenza a rete con la mano dolce del suo avversario. E i colpi da fondo? Entrambi, pur con caratteristiche diverse, spiccano sulla diagonale di rovescio, dove però Hurkacz è capace più di cambiare o accelerare, oltre che giocare buoni slice, rispetto alla compostezza del compitino dello spagnolo. Insomma, anche il gioco li vede partire appaiati, forse con il muso del polacco qualche centimetro in avanti, ma lo spagnolo in Nord America trova la sua dimensione ideale, e potrebbe definitivamente eleggerla sua meta prediletta questa sera, nella partita più importante della sua carriera.

Il tabellone completo dell’ATP 1000 di Montreal

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement