ATP Miami: è il giorno di Hurkacz, quello di Sinner verrà più avanti

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ATP Miami: è il giorno di Hurkacz, quello di Sinner verrà più avanti

Hurbert Hurkacz trionfa al Miami Open, superato in finale Jannik Sinner. Troppi errori per l’italiano. Hurkacz sale al n. 16 del ranking, Sinner sarà n. 22

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Hubert Hurkacz - ATP Miami 2021 (via Twitter, @atptour)
 

[26] H. Hurkacz b. [21] J. Sinner 7-6(4) 6-4

È stata la favola di Hubert Hurkacz ad avere il lieto fine al Miami Open 2021. Il 24enne di Wroclaw, n. 37 della classifica ATP all’inizio del torneo, ha vinto il suo primo trofeo Masters 1000 in carriera nella maniera più difficile, battendo lungo il percorso Shapovalov, Raonic, Tsitsipas e Rublev, ovvero 4 Top 20 e 3 dei primi 11 giocatori del mondo.

Per Jannik Sinner, invece, la favola deve aspettare ancora un po’, anche se siamo sicuri che l’attesa non sarà troppo lunga. Si tratta solamente della seconda sconfitta in finale a livello ATP (Challenger e Tour) per l’altoatesino dopo quella subita ad Ostrava nel 2019, curiosamente per mano di un altro tennista polacco (Kamil Majchrzak). Troppi gli errori di Sinner nella partita, ben 39 (contro soli 14 colpi vincenti), che sono andati a scontrarsi contro il “muro di gomma” messo in piedi da Hurkacz, il quale però ha beneficiato non poco del blackout di Sinner alla fine del primo set. Dal 6-5 e servizio, l’altoatesino ha perso 10 dei successivi 12 punti, 28 dei successivi 38, fino a che dalla buca dello 0-4 nel secondo set è risultato impossibile risalire.

La partita

Come capita sovente al suo conterraneo Andreas Seppi, anche Jannik Sinner non è un fulmine a partire dai blocchi. Anche in questa finale un primo turno di servizio abbastanza scialbo gli è costato un break e lo 0-3 iniziale. Hurkacz era come suo solito molto concreto al servizio, ma non riusciva ad ottenere i punti gratis che gli erano arrivati nei precedenti match del torneo (51% di servizi non risposti) perché Sinner era abile a rimettere parecchie palle in campo.

Il vento piuttosto forte rendeva complicato giocare alla sinistra dell’arbitro, ma Sinner iniziava lentamente a carburare, recuperando poi il break e impattando sul 3-3. Hurkacz non aveva alcun interessa ad alzare il ritmo da fondocampo per cui sil imitava a tenere la palla profonda lasciando a Sinner l’onere di spingere. Era l’altoatesino a dover salvare tre palle break, due sul 2-3 e una sul 3-4, nella fase centrale del set, ma all’approssimarsi della dirittura d’arrivo era proprio lui a piazzare l’allungo: una splendida accelerazione lungolinea di rovescio gli procurava il 15-40 sul 5-5, e il secondo errore gratuito da fondocampo di Hurkacz mandava Sinner a servire per il set.

Qui però un bruttissimo game di servizio di Jannik costava il break a zero che mandava il set al tie-break, dove proseguivano gli errori di Sinner: prima sotto 1-3, poi 2-5. Il polacco andava 6-2 con solamente il secondo colpo vincente giocato da fondocampo (un diritto lungolinea dopo il servizio) e con un diritto scentrato di Sinner sul terzo set point si aggiudicava il primo set 7-6 (7-4) dopo 58 minuti di gioco.

Dopo aver messo a segno solo due vincenti nel primo parziale, Hurkacz ne metteva a segno altri due nei primi due punti del secondo set, prologo ad un break in apertura siglato da un altro diritto scentrato di Sinner. Rilassato dal vantaggio il polacco era in grado di estendere il suo vantaggio contro un Sinner apparentemente incapace di trovare il modo di superare la ragnatela di palleggi di Hurkacz, ora arricchita anche da un servizio molto efficace e da colpi ad aprire il campo estremamente pungenti.

Senza mostrare alcuna esitazione “Hubi” si portava in vantaggio 4-0 con addirittura due chance per il 5-0 con tre break, ma lì la consapevolezza di essere a un passo dal più grande risultato della sua carriera si impadroniva di lui e cominciava a far volar via diritti e rovesci. Sinner risaliva a 3-4, sul 30-30 mancava un passante non impossibile per avere la chance del 4-4 e quella era la sua ultima chance di riavvicinarsi al suo avversario, che due giochi più tardi andava a vincere il suo primo titolo Masters 1000.

Si tratta del terzo successo ATP in carriera per Hurkacz, il secondo quest’anno in Florida, dove si era aggiudicato anche il Delray Open lo scorso gennaio. Per lui è l’ingresso nei Top 20 con il best ranking ora fissato al n. 16. Jannik Sinner invece rimane fuori dalla Top 20, si assesta al n. 22 e dovrà attendere i prossimi tornei per poter migliorare ancora la sua posizione.

Il tabellone completo

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