Wilander: "Serena ha portato il tennis a un livello completamente nuovo". Schett: "È difficile pensare che la sua era sia finita"

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Wilander: “Serena ha portato il tennis a un livello completamente nuovo”. Schett: “È difficile pensare che la sua era sia finita”

I due esperti di Eurosport rendono omaggio all’ultima apparizione di Serena Williams sui campi da tennis, per quanto fatto per il tennis e non solo

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2Barbara Schett, Mats Wilander e Boris Becker all'evento organizzato da Eurosport - US Open 2019
 

L’ultima danza di Serena agli US Open è stato un viaggio ricco di emozioni, posticipato per due volte grazie ai successi contro Kovinic e contro la numero 2 del mondo Kontaveit prima di arrendersi solo nel terzo set contro l’australiana Tomljanovic. L’ultima presenza di Serena sui campi da gioco chiusa con le lacrime e un messaggio di affetto alla sorella con gli applausi dell’Arthur Ashe a fare da cornice alla fine della carriera della giocatrice che ha detto legge nel panorama WTA negli ultimi 20 anni.

Non sono mancati i messaggi di affetto e i doverosi tributi da diversi personaggi del mondo del tennis e non solo. Tra i tanti nomi che hanno espresso il loro pensiero su quanto fatto da Serena Williams non potevano mancare due ex giocatori quali Mats Wilander e Barbara Schett, due dei principali volti della squadra di Eurosport, broadcaster ufficiale dello US Open 2022.

L’ex n. 1 svedese non ha mancato di sottolineare l’importanza di quanto fatto da Serena non solo sui campi da tennis ma la sua immagine, il suo carisma e la sua impronta lasciata anche nella società statunitense: “Serena ha significato tanto per il tennis e il mondo, ma anche per l’America. Stavo guardando tra il pubblico e ci sono così tante persone qui che non sono mai state a una partita di tennis prima – non sapevano quale fosse il punteggio, stavano parlando tra un punto e l’altro – ha appena portato il tennis a un livello completamente nuovo e oltrepassato il concetto di sport“.

Wilander poi entra nel dettaglio di questa ultima esperienza newyorchese: “Ovviamente il servizio di Serena Williams è assolutamente bellissimo, ma la ricorderemo soprattutto per il suo spirito combattivo. Anche stavolta lo ha mostrato, si è rifiutata di mollare. Sorprendente. Devo dire che sono così impressionato dal modo in cui ha affrontato l’intero viaggio giocando queste tre partite.”

Il carattere di Serena è noto a tutti come la sua combattività: “Chiaramente non voleva perdere, ma non è mai arrivata al punto da considerarsi disperata. C’era il giusto equilibrio. Ha dato alla gente la speranza di poter vincere gli US Open, ma poi non era quello che realmente importava perché forse stavamo ammirando Serena per l’ultima volta. Sono così impressionato non solo dalla sua grandezza, ma anche dal suo spirito. Incredibile. Abbiamo visto molti giocatori abbandonare il tennis, ma questo è di gran lunga il miglior ritiro che abbia mai visto, se veramente lascerà il tennis.”

Sulla stessa lunghezza d’onda di Wilander anche l’ex tennista austriaca Barbara Schett: “È difficile credere che l’era di Serena Williams sia finita, così come probabilmente è finita anche l’era di Venus Williams. È stato semplicemente incredibile come abbia resistito e lottato alla fine. Non so l’ultima volta che Serena ha giocato una partita che è durata più di tre ore, è stata una tale battaglia e ci sono voluti sei match point ad Ajla Tomljanovic. Serena voleva solo rimanere ancora in campo.”

Barbara sottolinea la prestazione messa in campo da Serena: “È stato incredibile come Serena ha giocato in quei momenti [affrontando i match point], era così aggressiva e ha tirato fuori alcuni dei suoi colpi migliori ogni singola volta.

Grandezza di Serena ma anche grandezza delle sorelle Williams: “Serena e Venus hanno superato nel migliore dei modi praticamente qualunque cosa sia successa sul campo da tennis, fuori dal campo da tennis, hanno iniziato questo viaggio nel tennis quando erano piccole. Ricordo quando Venus ha iniziato a frequentare il circuito e ha detto in un’intervista, “aspettate solo che arrivi la mia sorellina Serena”, e tutti ci siamo chiesti di cose stesse parlando, ritenendo impossibile che qualcuna giochi più velocemente e meglio di lei”.

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