La classifica finale ATP degli azzurri: segnali positivi non solo da Musetti. Quanti giovani in ascesa!

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La classifica finale ATP degli azzurri: segnali positivi non solo da Musetti. Quanti giovani in ascesa!

Lorenzo Musetti è il solo a migliorare in top 100, ma dietro è invasione di under 21: Passaro (120), Nardi (129), Arnaldi (135), Bellucci (154), Zeppieri (163) e Cobolli (173) possono dare la caccia alla Top 100 nel 2023

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Lorenzo Musetti - Napoli 2022 (Riccardo Lolli – Tennis Napoli Cup)
Lorenzo Musetti - Napoli 2022 (Riccardo Lolli – Tennis Napoli Cup)
 

Terminati anche gli ultimi tornei Challenger del 2022, a Casa Italia è tempo di tirare le somme in attesa della nuova stagione. Un’annata condizionata dai numerosi problemi fisici dei nostri primi due alfieri, Jannik Sinner e Matteo Berrettini, e avara di risultati per Lorenzo Sonego, che ha però ritrovato fiducia nel finale, ma anche risplendente dei progressi di Lorenzo Musetti e di altri ragazzi nati in questo millennio. Andiamo allora a vedere chi sono e che posizione occupano i primi venti azzurri della classifica ATP e la variazione rispetto a un anno fa prima di addentrarci in qualche considerazione.

PosizioneRanking ATPGiocatoreEtàPunti+/- 2021
115Jannik Sinner212,410-5
216Matteo Berrettini262,375-9
323Lorenzo Musetti201,865+36
445Lorenzo Sonego27950-18
555Fabio Fognini35843-18
6104Marco Cecchinato30562-4
7120Francesco Passaro21473+477
8129Luca Nardi19437+289
9135Matteo Arnaldi21419+223
10140Franco Agamenone29403+59
11154Mattia Bellucci21370+487
12163Giulio Zeppieri20350+84
12173Flavio Cobolli20335+30
14184Andrea Pellegrino25316+30
15190Riccardo Bonadio29301+112
16196Raul Brancaccio25287+102
17199Francesco Maestrelli19281+568
18204Luciano Darderi20273+137
19214Gianluca Mager28262-152
20215Andrea Vavassori27262+48

Rispetto a dodici mesi fa, all’interno della top 100 solo Musetti ha un saldo positivo, con un balzo di 36 posizioni, curiosamente quante ne perdono complessivamente Sonego e Fognini. Per quanto riguarda Fabio, se la stagione non è stata esaltante in singolare (bilancio 19-23 nei main draw), in doppio si è regalato più di qualche soddisfazione al fianco di Simone Bolelli con quell’11° posto nella Race.

Come detto, grandi progressi dei giovani azzurri, con ben sette presenze under 21 tra il 101° e il 200° posto. Salti davvero enormi per Passaro, Bellucci e Maestrelli, ma anche per Nardi e Arnaldi, senza dimenticare l’ingresso in top 200 di Zeppieri e Cobolli. Se è vero che nel dicembre 2021 potevamo vantare la presenza in top 10 con addirittura due giocatori, Matteo e Jannik, possiamo anche affermare che la loro uscita è stata legata a problemi fisici (anche di pura sfortuna, come il Covid del Berretto nel suo momento migliore, subito prima di Wimbledon) piuttosto che tecnici – anzi, Sinner ha messo in mostra i progressi fatti con il team Vagnozzi-Cahill. Per questo non c’è motivo di dubitare di un loro ritorno nell’élite del tennis, fermo restando che la condizione atletica, intesa anche come integrità fisica, è componente essenziale per la permanenza ai massimi livelli.

SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Lorenzo Musetti al microscopio

La perdita di terreno nei pressi della vetta non deve tuttavia distogliere dalla citata presenza di sette “next gen” tra i secondi 100, un dato non solo incoraggiante di per sé, ma incredibile se paragonato a 12 mesi fa quando il conteggio diceva zero e il più giovane in quella fascia era l’allora ventitreenne Moroni seguito dal classe 1992 Caruso. Tornando verso l’alto, oltre a confidare in un Sonego che potrebbe prendere slancio dalle vittorie in Coppa Davis, non possiamo non augurarci un ulteriore salto di qualità da parte di Lorenzo Musetti. Perché, alla faccia di coloro per cui ogni opzione deve obbligatoriamente contenere una parte negativa, di fronte alla minaccia dell’indiscussa n. 1 WTA che dichiara di non essere interessata a giocare bene bensì a vincere (con buona pace di chi ha pagato il biglietto) e con tutto il rispetto per Brad Gilbert, la verità è che… it’s better to win pretty than to lose ugly.

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