Tennis Canada chiude un anno trionfale portando la Coppa Davis in tour per il Paese

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Tennis Canada chiude un anno trionfale portando la Coppa Davis in tour per il Paese

Il consuntivo di fine anno in Canada arricchito dalla presenza dell’Insalatiera. Raonic vuole provare il rientro

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Coppa Davis a Montreal (foto Ubitennis)
 

A discapito della rigida temperatura invernale, il sole splendeva su Montreal martedì scorso quando nella sede di Tennis Canada la consueta conferenza stampa di fine anno tenuta dalla Federazione Canadese ha celebrato un altrettanto splendido anno per il tennis biancorosso. La Coppa Davis conquistata a Malaga solo poche settimane prima faceva bella mostra di sé nella sala interviste mentre i rappresentanti del settore tecnico snocciolavano gli ottimi risultati ottenuti durante il 2022, culminati con il trionfo nella competizione a squadre più antica dello sport.

“Il trionfo dello scorso novembre è stato sicuramente il momento più importante nella storia del tennis canadese – ha dichiarato Guillaume Marx, ex giocatore francese che da qualche anno è il Capo del settore High Performance della Federazione – la Coppa Davis viaggerà attraverso il Canada per visitare le varie città del Paese e ispirare i ragazzi che giocano a tennis, nella speranza che possa diffondere a tutti i giovani tennis l’ambizione di poter un giorno conquistare a loro volta un trofeo così prestigioso”.

Alla vittoria finale a Malaga non era presente il “capostipite” di questa nuova generazione vincente di canadesi, ovvero Milos Raonic, colui che per primo ha iniziato a raccogliere affermazioni importanti sul circuito internazionale tirando la volata ai talenti che sono venuti dopo di lui. Raonic, la cui carriera è stata costellata di infortuni e che da quasi due anni non gioca un match ufficiale, ha dichiarato attraverso Marx di voler ritornare alle competizioni, “ma l’annuncio arriverà solamente quando davvero si sentirà pronto a rientrare in campo”.

Tra gli altri successi della stagione sono stati ricordati la vittoria nella ATP Cup lo scorso gennaio in Australia, la qualificazione per le Nitto ATP Finals da parte di Felix Auger-Aliassime, che dopo otto finali perdute ha finalmente conquistato il suo primo titolo ATP lo scorso febbraio a Rotterdam, mettendo poi a segno una tripletta durante l’autunno (a Firenze, Anversa e Basilea) per finire la stagione con quattro trofei.

A livello femminile il 2022 si è concluso con due canadesi nelle prime 50 del mondo, Fernandez al n. 40 e Andreescu al n. 45, che da ex-finaliste Slam hanno saputo lottare contro gli infortuni e i problemi personali e sono pronte a tornare ai livelli che competono loro. E c’è anche da segnalare lo splendido ritorno della 32enne Rebecca Marino, che dopo cinque anni di assenza dai campi a seguito di un precipitoso ritiro dovuto alla depressione ha riconquistato un ruolo tra le prime 100 del ranking mondiale. Da non dimenticare poi anche la stagione di Gabriela Dabrowski, chiusa al n. 7 della classifica di doppio con una vittoria al Mutua Madrid Open e la partecipazione alle WTA Finals a Fort Worth.

Da segnalare inoltre i record di presenze ottenuti al National Bank Open, il torneo di punta organizzati da Tennis Canada: il Masters 1000 maschile a Montreal ha frantumato il record che già deteneva per il numero di spettatori di un torneo non-combined di una settimana con 237.733 presenze, e il WTA 1000 di Toronto ha stabilito anch’esso un record di pubblico con 143.516.

E il futuro si prospetta roseo per i tennisti biancorossi: il 21enne Gabriel Diallo dopo la vittoria al Challenger di Granby e il best ranking al n. 244 ha deciso di non tornare all’Università di Kentucky per l’ultimo anno di college e di passare professionista per poter giocare a tempo pieno iniziando dalle qualificazioni ai prossimi Australian Open. A livello femminile invece ci sono cinque juniores nelle prime 50 del ranking ITF, compresa la sedicenne Victoria Mboko, già vincitrice di un ITF M25 l’estate scorsa a Saskatoon.

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