Jannik Sinner: "Mi auguro un 2023 bellissimo. Il 2022 è stato travagliato, ma c'è del buono da prendere"

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Jannik Sinner: “Mi auguro un 2023 bellissimo. Il 2022 è stato travagliato, ma c’è del buono da prendere”

L’altoatesino, a pochi giorni dal via della nuova stagione, appare ben affamato e voglioso di affermarsi ancora di più

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Jannik Sinner – Vienna Erste Bank Open 2022 (© e|motion/Bildagentur Zolles KG/Photographer)
 

Il 2022 doveva essere l’anno della consacrazione per Jannik Sinner, la stagione che avrebbe dovuto porlo definitivamente nell’élite del tennis mondiale. Non è stato del tutto così, come dimostra la classifica di n.15 al mondo, ma i numeri raccontano comunque di un’annata soddisfacente e con prospettive decisamente rosee per il 2023, che per l’altoatesino inizierà più o meno tra una settimana. Il n.1 d’Italia parteciperà infatti al torneo di Adelaide, dove si è già recato (come anche Djokovic) così da prendere confidenza con il clima e i campi d’oltreoceano. Prima di prendere il volo però Jannik ha rilasciato delle dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport, che testimoniano la sua fame e la voglia di fare ancora meglio.

Un 2023 bellissimo“, si augura Sinner, “sento molto l’amore della gente, per me è importante e lo è stato anche nei momenti un po’ più difficili. É bello vedere finalmente la gente ai tornei, i bambini che vengono a sostenermi. É importantissimo, anche perché spero che vedendomi in campo gli venga voglia di scegliere il tennis“. L’Australia è una tappa fondamentale della carriera del classe 2001, è dove ha raggiunto il primo quarto Slam sul cemento, lo scorso anno, e dove ha vinto il primo titolo del magico 2021 che lo ha visto poi finire in top 10. E come bene aveva iniziato il 2022 spera di fare lo stesso anche per l’anno che si avvicina, confidando in un epilogo diverso: “É ovvio che avrei preferito essere più in alto in classifica, ma quello che sta finendo è stato un anno con alti e bassi, un anno di grande cambiamento. Ho subito qualche piccolo infortunio durante tornei importanti, ma sarebbe ingiusto soffermarsi solo sui momenti negativi. C’è anche del buono in quest’anno un po’ travagliato“.

E il buono da cui ripartire, come ben sa anche Sinner, non può che essere la costanza tenuta negli Slam: tre quarti raggiunti su quattro, con due partite epiche contro Djokovic e soprattutto Alcaraz, che già appartengono alla storia. “Sarebbe sbagliato non considerare bei risultati i quarti a Melbourne, Wimbledon e New York“, spiega Jannik, “quelli sono momenti da ricordare e da cui ripartire per migliorare ancora“. Parole che trasudano maturità e consapevolezza, da parte di un ragazzo di soli 21 anni che già da anni è nel mondo dei grandi, e già ha ben lavorato tra Montecarlo e Alicante per recuperare dal problema alla mano accusato a Bercy, e affacciarsi al meglio sul 2023. “É stato un lavoro duro, ma è l’unica cosa che conta in questo momento“, conferma il n.15 del mondo, “non ho mai avuto paura della fatica e del lavoro, è un atteggiamento che ho imparato dalla mia famiglia. Farò di tutto per continuare così e raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono posto insieme al team“.

La famiglia, gli amici, i valori della propria terra sono una componente essenziale della vita di Jannik Sinner. Un ragazzo semplice che è più a suo agio tra la natura e le montagne che davanti a una telecamera, ma al contempo capace di veri prodigi sui campi da tennis. Il 2022 è stato un anno che troppo spesso gli ha tolto quanto avrebbe meritato, il 2023 è pronto per restituirgli tutto. E lui appare ben pronto non solo per ricevere, piuttosto per andarsi a prendere il massimo.

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