Jannik Sinner, le prospettive di un ranking migliorabile nel 2023: dove e quando si può puntare al balzo in classifica

ATP

Jannik Sinner, le prospettive di un ranking migliorabile nel 2023: dove e quando si può puntare al balzo in classifica

Gli ATP 500 e la stagione su erba possono essere la chiave per un’importante risalita per Sinner, così come l’ultima parte di stagione post US Open

Pubblicato

il

Jannik Sinner - ATP Sofia 2022 (foto: twitter @atptour)
 

Il 2022 di Jannik Sinner è stata una stagione certamente difficile da giudicare. I diversi infortuni ne hanno inevitabilmente condizionato un’annata che però, a livello di ranking, rimane più che discreta considerando i soli 17 tornei disputati (tra cui, tuttavia, anche un Wimbledon privo di punti).

Il 21enne azzurro ha infatti chiuso la stagione al 15° posto, laureandosi numero 1 d’Italia appena prima di Matteo Berrettini (16°). Sinner nel 2022 ha accumulato 2410 punti, il 75% dei quali concentrati tra i tornei del Grande Slam e i Masters1000. Di seguito, nel dettaglio, la provenienza dei punti ATP dell’altoatesino:

  • Slam: 37,3% (900/2410)
  • Masters1000: 37,8% (910/2410)
  • ATP500: 7,5% (180/2410)
  • Altro: 17,4% (420/2410)

È innegabile che da Sinner, nel 2023, ci si aspetti molto. Il primo ad alzare l’asticella è stato proprio lui, dichiarando apertamente di voler partecipare alle ATP Finals di Torino. “So che ce la posso fare, ma sarà decisivo non saltare match e tornei importanti come sono stato costretto a fare quest’anno”, ha chiosato Jannik.

Jannik Sinner, gli obiettivi per il 2023: in quali tornei può migliorare

Se da un lato emerge una buona continuità nei tornei più importanti – con tre quarti di finale nei quattro Major disputati più l’ottavo al Roland Garros in cui è stato costretto al ritiro – dall’altro spicca un dato inconfutabile. Prendendo in considerazione i 14 tornei a cui ha preso parte tra ATP 500, Masters 1000 e Slam, l’azzurro non ha mai superato i quarti di finale. Si è infatti fermato a questo turno per otto volte, mentre in cinque occasioni ha perso agli ottavi e in una all’esordio, a Parigi Bercy contro Huesler.

Dal prossimo anno – che, a dire il vero, comincerà tra poco più di due settimane – un exploit di Sinner in un grande torneo gli varrebbe molti preziosi punti ATP per scalare la classifica e provare a rientrare in top10. Gennaio è il mese in cui Jannik dovrà difendere più punti (440) e in cui, realisticamente, potrà avere più difficoltà. Intanto perché gli 80 punti ottenuti lo scorso anno all’ATP Cup non saranno difendibili (l’altoatesino non parteciperà alla neonata United Cup) e, in secondo luogo, l’ATP 250 di Adelaide 1 – primo torneo del 2023 per Sinner – non sarà proprio una passeggiata.

Gennaio mese più duro, poi in discesa fino ad aprile

L’entry list del primo evento della stagione, che si disputerà in contemporanea con la United Cup e il ‘250’ di Pune, vede ai nastri di partenza ossi duri come Novak Djokovic, Daniil Medvedev, Félix Auger-Aliassime, Andrey Rublev e Holger Rune. Come minimo sembra il main draw di un ATP 500 e Sinner, al momento testa di serie numero 6, se riuscirà a superare i primi due turni se la vedrà quasi certamente con uno dei primi quattro giocatori. In ogni caso, sarà un test probante ma certamente utile in vista dell’Australian Open, dove l’azzurro dovrà provare quantomeno a non perdere i 360 punti che nel 2022 aveva ottenuto dopo aver raggiunto i quarti di finale.

Se riuscirà a superare più o meno indenne il mese di gennaio, il numero 15 del ranking potrebbe riuscire in una prima importante scalata tra febbraio e marzo, quando avrà appena 180 punti da difendere (90 a Dubai e 90 ad Indian Wells). Fisico permettendo, i tornei in cui Sinner dovrà accumulare decisamente più punti nella prossima stagione sono gli ATP 500, dato che nel 2022 ne ha giocati soltanto due sui dieci possibili. In totale i ‘500’ sono in realtà 13, ma Dubai-Acapulco, Halle-Queen’s e Basilea-Vienna si disputano la stessa settimana, quindi è impossibile prendere parte ad entrambi.

Considerando che l’Italia di Coppa Davis, avendo ricevuto una wild card per partecipare direttamente alle Finals di settembre, non dovrà disputare le qualificazioni tra il 3 e il 5 febbraio, subito dopo l’Australian Open il 21enne di Sesto Pusteria avrà certamente una (se non due) settimane di riposo dove potersi allenare con continuità. Al momento non è nota la sua programmazione dopo il primo Slam dell’anno, e certamente il piazzamento ottenuto in Australia influenzerà alcune decisioni di Sinner.

Se però dovesse quantomeno riconfermare i quarti, è difficile pensare che potrà tornare subito in campo tra il 6 e il 12 febbraio, in uno dei tre ATP 250 in programma a Dallas, Cordoba e Montpellier. Più probabile che si presenti al ‘500’ di Rotterdam, dove non difende punti, e poi al ‘500’ di Dubai a fine febbraio, dove ha raggiunto i quarti la scorsa stagione (saltanto così l’appuntamento sulla terra battuta di Rio de Janeiro). Anche ad Indian Wells qualunque risultato oltre gli ottavi di finale porterà fieno in cascina.

Wimbledon e i due ‘1000’ americani per incamerare punti

Ad aprile partirà la stagione su terra rossa e Jannik, cui usciranno i 180 punti dei quarti a Miami al primo lunedì del mese, ha margini di miglioramento. Tra Montecarlo, Madrid, Roma e il Roland Garros l’anno scorso ha incamerato 630 punti, frutto di due quarti (Montecarlo e Roma) e due ottavi (Madrid e Roland Garros). Non sono pochi, ma neanche una cifra impossibile da difendere, considerando che se l’ex numero 9 del mondo decidesse di partecipare anche al ‘500’ di Barcellona il suo ranking potrebbe solo guadagnarci.

Un altro scatto importante sarà necessario durante il mese sull’erba, dove Sinner – come anche alcuni altri giocatori a dire il vero – non avrà punti da difendere. Oltre alle arcinote vicende legate a Wimbledon, l’anno scorso l’altoatesino ha giocato anche a Eastburne, perdendo in tre set al primo turno da Tommy Paul. Tra fine luglio e inizio agosto sarà poi importante decidere se andare a Umago, dove ci sono i 250 punti dell’unico titolo ottenuto nel 2022 da difendere, oppure volare direttamente negli Stati Uniti e presentarsi ai nastri di partenza dell’ATP 500 di Washington. A dire il vero uno non esclude l’altro (il torneo croato si disputa la settimana appena prima di quello statunitense), ma è difficile pensare che l’azzurro parteciperà ad entrambi visto il cambio di superficie e il fuso orario cui adattarsi rapidamente.

Decisamente migliorabile anche lo score nei due Masters 1000 consecutivi in preparazione allo US Open. Tanto in Canada quanto a Cincinnati Sinner difende appena 90 punti (180 in totale), frutto dei due ottavi di finale raggiunti nel 2022. Dopo l’ultimo Slam dell’anno, in cui per un solo fatidico punto Jannik si è fermato ai quarti la scorsa stagione, tra ottobre e novembre ci saranno soltanto 190 punti da difendere tra Sofia, Vienna e Parigi Bercy.

La parentesi asiatica (?), Bercy e un occhio alle Finals

Al momento il calendario ufficiale del 2023 pubblicato dall’ATP sul proprio sito prevede nuovamente l’intera tournée asiatica, con i ‘500’ di Pechino e Tokyo inframmezzati dal ‘1000’ di Shanghai in programma tra fine settembre e metà ottobre. Oltre a questi due tornei – in cui chiunque, non solo Sinner, avrebbe soltanto da guadagnare – resta da disputare l’ultimo scorcio di stagione sul cemento indoor europeo. Qui l’altoatesino potrebbe giocarsi le sue chance di qualificazione alle ATP Finals, unite anche ad un’ultima possibilità di scalare ulteriormente la classifica se dovesse arrivare un risultato importante a Parigi Bercy, dove nell’ultima edizione è stato eliminato al primo turno.

In sostanza, la sensazione per il 2023 è di una stagione in cui il numero 1 d’Italia abbia ben più da guadagnare che da perdere. La discriminante principale sarà ancora una volta la condizione fisica, che se sarà ottima per larghi tratti supporterà Sinner verso grandi risultati. La sfida più complicata sarà ripetere i buoni risultati ottenuti quest’anno negli Slam (tre quarti e un ottavo che, senza infortunio, sarebbe probabilmente stato come minimo un altro quarto).

Ci sono invece margini di miglioramento nei Masters1000 e, soprattutto, negli ATP500 e nei ‘250’, da cui potrebbe arrivare qualche titolo che farebbe certamente comodo. Infine, le parti di stagione che potrebbero rivelarsi più redditizie sono quella subito dopo l’Australian Open e prima dell’inizio dei tornei sulla terra, quella sull’erba e l’ultima parte post US Open.

I punti ATP di Sinner nel dettaglio

Di seguito, ricapitolati torneo per torneo, vengono ripartiti i 2410 punti ATP di Jannik Sinner negli 11 mesi di competizione (tra parentesi, in ordine: competizione, turno raggiunto, data di scadenza nel 2023)

  • Gennaio: 80 (ATP Cup, fase a gironi, 09/01/2023) + 360 (Australian Open, quarti, 30/01)
  • Febbraio: 90 (Dubai, quarti, 27/02)
  • Marzo: 90 (Indian Wells, ottavi, 20/03)
  • Aprile: 180 (Miami, quarti, 03/04) + 180 (Montecarlo, quarti, 17/04)
  • Maggio: 90 (Madrid, ottavi, 08/15) + 180 (Roma, quarti, 15/5)
  • Giugno: 180 (Roland Garros, ottavi, 05/06)
  • Luglio: 250 (Umago, vittoria, 31/07)
  • Agosto: 90 (Canada, ottavi, 14/08) + 90 (Cincinnati, ottavi, 21/08)
  • Settembre: 360 (US Open, quarti, 11/09)
  • Ottobre: 90 (Sofia, semifinali, 02/10) + 90 (Vienna, quarti, 30/10)
  • Novembre: 10 (Parigi Bercy, primo turno, 06/11)

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement