L'addio al tennis di Feliciano Lopez: “Grazie a tutti coloro che mi hanno reso una persona migliore”

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L’addio al tennis di Feliciano Lopez: “Grazie a tutti coloro che mi hanno reso una persona migliore”

A 41 anni come Roger Federer, il mancino di Toledo annuncia il prossimo ritiro dal circuito con un toccante video: “Vorrei giocare alcuni dei tornei che hanno significato qualcosa di importante negli ultimi 20 anni”

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Feliciano Lopez - Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

La classe 1981 – quella di Paolo Lorenzi, per dire – si sfoltisce ancora per quanto riguarda i suoi tennisti in attività. Dopo quello parecchio famoso, Roger Federer, ritirato lo scorso settembre, tocca ora al più bello (e penultimo rimasto, insieme al ceco ex n. 115 Jaroslav Pospisil), Feliciano Lopez, annunciare che nel 2023 giocherà gli ultimi tornei di una carriera ultraventennale. La sua scheda ATP indica addirittura il 1997 come anno in cui è passato al professionismo, un’epoca remota scossa da album come Tragic Kingdom, The Colour and the Shape, Stoosh, OK Computer e dal primo trofeo alzato da Gustavo Kuerten al Roland Garros.

Terra, erba, duro all’aperto e indoor per sette titoli ATP, l’ultimo dei quali nel 2019 al Queen’s, un best ranking come dodicesimo giocatore del mondo nel 2015, diciannove anni di fila in top 100 e quel record di presenze consecutive in singolare nei tornei del Grande Slam – 79, dal Roland Garros 2002 sino all’Australian Open 2022 – che è prova di grande attenzione e cura per il proprio corpo.

Chiuso il 2021 con l’elegante vittoria in Coppa Davis su Andrey Rublev un mese dopo essersi preso il primato solitario di partecipazioni ai tornei Masters 1000 (139) staccando Federer, l’anno appena finito non ha portato grandi soddisfazioni al Feliciano tennista: undici sconfitte su altrettanti incontri nei main draw, con l’unico successo alle qualificazioni del Queen’s. Troppo poco per il direttore del Mutua Madrid Open, al quale lasciamo ora la parola per i saluti e i ringraziamenti ai genitori, al fratello Victor, fino alla compagna Sandra e al figlio Darío, passando anche per un non scontato riconoscimento a chi scrive di tennis. Ecco il suo messaggio su Instagram datato 31 dicembre:

“Cari amici, è giunto il momento di condividere con voi qualcosa che la maggior parte degli atleti pensa non arriverà mai. Dopo più di 20 anni giocando nel circuito, ho deciso di mettere fine a quella che un giorno era iniziata come un’illusione e ha finito per diventare il lavoro più bello ed entusiasmante del mondo.

“Il sogno di ogni tennista è poter dire addio su un campo da tennis. E per questo motivo giocherò alcuni tornei l’anno prossimo per concludere la mia carriera. L’idea è quella di poter giocare alcuni dei tornei che per motivi diversi hanno significato qualcosa di importante durante questi ultimi 20 anni.

“Ho sempre creduto che ci fosse vita dopo il tennis, ma con l’avvicinarsi del tempo comincio a rendermi conto di quanto mi mancherà. Il tennis mi ha dato tutto nella vita, molto più di quanto quel bambino di cinque anni potesse immaginare quando suo padre gli mise in mano una racchetta di legno per Natale. Mi guardo indietro e posso solo essere grato per quello che ho ottenuto e per tutti gli insegnamenti personali che il tennis mi ha lasciato. È stata la migliore università possibile.

“Porto con me innumerevoli cose belle, ma una ha occupato un posto speciale: il gran numero di persone incredibili che ho incontrato e che mi hanno accompagnato lungo il cammino. Abbiamo ancora tanti momenti da vivere insieme fuori dal campo.

“Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato a raggiungere i miei obiettivi e a essere una persona migliore durante tutti questi anni. Siete tanti e tutti avete avuto un ruolo importante in un determinato momento. Credo sinceramente che siate il motivo principale per cui ho potuto allungare tanto la mia carriera. La vita è molto più sopportabile quando ti circondi di persone speciali.

“Papà, grazie per avermi messo in mano una racchetta quel giorno e per le innumerevoli ore che hai passato in campo con me e mio fratello. Sei stato il mio maestro in campo e nella vita e te ne sarò eternamente grato. Mamma, grazie per il tuo amore incondizionato e il tuo appoggio quando questa follia è cominciata e me ne sono andato di casa ancora ragazzino. In quel momento avevo bisogno di una spinta e in te non ho mai visto la tristezza che qualsiasi madre può provare quando suo figlio se ne va così giovane cercando di realizzare il proprio sogno. Grazie anche per aver sopportato le interminabili chiacchiere sul tennis in casa senza che ci fosse altro argomento di cui parlare. Grazie, Vitorino, per essere stato la mia ombra per tanti anni, quando ci trascinavamo la racchetta per tutti i circoli di tennis della geografia spagnola. Anche per il tuo enorme aiuto per tutto questo tempo e per esserci stato quando più avevo bisogno di te.

Ai miei sponsor, grazie di cuore per aver creduto in me e per avermi accompagnato per tanti anni. Mi sono sentito molto apprezzato da tutti voi. Spero di aver restituito in qualche modo tutto questo affetto. Non voglio dimenticarmi della stampa. Sono stati tanti anni insieme e vi voglio ringraziare per il vostro lavoro. In primo luogo, perché siete una parte fondamentale del circo; in secondo luogo, voglio che sappiate che mi sono sempre sentito rispettato da voi e ho anche grandi amici giornalisti. Menzione speciale per tutti i miei fan. Non potete immaginare quanto sia gratificante ricevere il vostro affetto e aver potuto regalare un po’ di gioia in questi anni. Ha significato tanto per me e in tanti momenti mi ha dato la forza necessaria per andare avanti.

E, certo, grazie ai miei due amori, Sandra e Darío. A te, Sandra, per essere stata il mio motore e aver apprezzato la mia carriera negli ultimi anni. Mi sarebbe piaciuto continuare dedicandoti trionfi e a vederti emozionata sugli spalti. Però, credo sia il momento di godersi tutte le cose belle che la vita ci offre in modo più tranquillo. E a te, Darío, per riempire di luce la mia vita con quel sorriso e per essere il giramondo più bello che ci sia. Firmerei perché tu sia felice la metà di quanto lo è stato tuo padre negli ultimi 20 anni.”

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