Australian Open: esordio comodo per Sinner, Edmund dura solo un set

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Australian Open: esordio comodo per Sinner, Edmund dura solo un set

Debutto sul velluto per l’altoatesino, con l’avversario che si scioglie dopo un parziale di qualità. Al secondo turno l’argentino Etcheverry

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Jannik Sinner - Australian Open 2023 (foto Twitter @atptour)
 

[15] J. Sinner b. K. Edmund 6-4 6-0 6-2

Il secondo match di Jannik Sinner contro Kyle Edmund nel giro di poche settimane, pur con qualche salita in più all’inizio, si conclude in maniera analoga. La vittoria dell’italiano, n.15 del tabellone, è comoda e arriva in meno di due ore, con un tennis pulito e puntuale, che lascia ottime sensazioni in vista del prosieguo del torneo. Il britannico oppone resistenza effettiva solo nel primo parziale, dove a tratti escono le giocate del tennista che fu anche n.14 del mondo, ma è troppo poco per arginare il fiume Sinner, che chiude con 24 vincenti e 25 non forzati, oltre che l’81% di punti vinti con la prima. Dati che testimoniano solidità e consapevolezza nei propri mezzi, per un giocatore sempre più maturo che negli Slam sa cacciare fuori il meglio: con la vittoria di oggi, è infatti il secondo giocatore con più partite vinte nei Major delle ultime due stagioni con 16, alla pari con Alcaraz, e dietro solo alle 22 di Nadal.

Il match – i primi tre game portano una nuova consapevolezza: c’è una partita, e per varie considerazioni (non ultima il recente incontro ad Adelaide) non era scontato. Da subito scambi lunghi, anche sostenuti, con Sinner che cerca di prendere le misure a Edmund, da parte sua ben pronto a ribattere colpo su colpo da ambo i lati, con qualità e aggressività, cercando di entrare con il rovescio più possibile. Solido Jannik, che si vede annullare anche una palla break (bravo il britannico con servizio e dritto) nel terzo gioco. E proprio la costanza e la pulizia dell’azzurro gli consentono di gestire tranquillo il proprio servizio e di mettere pressione al n.583 del mondo, che commette due banali non forzati di dritto, dettati dalla fretta, che portano il primo break a Sinner nel quinto game. I primi problemi arrivano subito dopo, complice una spinta costante dell’avversario e qualche scelta non felicissima, con due palle per un immediato contro-break; bravissimo l’azzurro a ricorrere al servizio prima e allo scambio lungo (stanando l’errore di Edmund) per salvarle. La differenza la fa la costanza: Sinner impeccabile, preciso, mentre Kyle alterna giocate da urlo e vincenti a passaggi a vuoto, come la combo doppio fallo + non forzato nel nono game che porta la tds n.15 a set point. Bravo a salire però e giocare uno dei migliori punti della partita per annullarlo il semifinalista del Down Under 2018. Infine, senza problemi, con il servizio, Jannik chiude 6-4 un primo set ben più difficile del previsto, dove ha anche rischiato, e più volte è stato l’avversario a tenere il campo, ma la solidità mostrata ha scavato il solco in suo favore.

Nel secondo parziale non si fa invece attendere il break per Sinner, subito al primo game. Inizia ad usare anche la palla corta, così da far correre e stancare Edmund, che da fermo mantiene, ma senza appoggi va fuori giri, come dimostra il non forzato che dà il vantaggio all’altoatesino. La fiamma britannica (come tante volte in passato) sembra già essere stata solo un fuoco fatuo: gli errori dell’ex n.14 del mondo iniziano ad aumentare, anche per banalità, di pari passo con uno Jannik che colpisce sempre più a braccio sciolto e con convinzione, andandosi così a prendere anche il doppio break. Evidentemente il ritmo del primo parziale era troppo alto per l’attuale condizione del britannico che, in totale balia di Sinner, perde il servizio per la terza volta di fila. L’italiano gioca un secondo set ai limiti della perfezione, bilanciando al meglio irruenza e scelte tecniche, andando a servire anche un severo bagel, compensando le maggiori energie consumate nel primo.

Mentre Edmund appare sempre più pronto a riporre le racchette in borsa, Sinner inizia anche il terzo set con un break. Ottavo game di fila per il classe 2001, padrone totale del campo, che traccia da destra a sinistra come preferisce. Proseguendo, nel mentre dagli spalti si alza un simpatico e italianissimo “Noi vogliamo questa vittoria“, continua la serie di game vinti da Jannik, che arriva a 10. Influiscono gli errori non forzati. metà di quelli di Edmund, e le velleità dell’avversario, che dal break in apertura di secondo set sembra aver perso le speranze e la voglia, permettendo a Sinner, da parte sua impeccabile, di dare spettacolo. Nel sesto game il britannico ritrova un po’ dello spirito iniziale e, con qualche bacio del nastro e una mano dall’altra parte della rete (dopo aver smosso il punteggio nel gioco precedente), si leva almeno la soddisfazione di vincere almeno un game in risposta. Peccato che Jannik proprio non ci stia a lasciare qualcosa per strada, e torna a pressare e spingere veemente nel game successivo, riprendendosi il doppio break di vantaggio. E così chiude, con un’inspiegabile difficoltà che gli comporta due chance di contro-break da fronteggiare e 5 match point annullati, per 6-2 al terzo una partita che in fondo ha avuto sempre in mano. A tratti bene Edmund, ma la condizione ottimale appare ben lontana. Resta un ottimo esordio per Jannik, solido e tranquillo, e soprattutto senza stare troppo in campo, come aveva auspicato Vagnozzi. É il primo qualificato al secondo turno tra le teste di serie, dove affronterà l’argentino Etcheverry, vincitore di Barrere. Tra i due non ci sono precedenti.

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