Australian Open, Djokovic: "Quando gli altri giocatori sono infortunati sono delle vittime, io invece secondo i media fingo"

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Australian Open, Djokovic: “Quando gli altri giocatori sono infortunati sono delle vittime, io invece secondo i media fingo”

Novak Djokovic non le manda a dire nella parte di conferenza con la stampa serba: “Queste avversità nei miei confronti mi danno ancora più forza e motivazione”

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Novak Djokovic – ATP Tel Aviv 2022 (foto via Twitter @telavivopen)
 

Nella giornata di ieri Novak Djokovic ha vinto in carrozza il suo match di ottavi di finale contro Alex De Minaur, surclassato in poco più di due ore. Una prestazione praticamente perfetta quella del serbo, che ha impartito una dura lezione di tennis al suo rivale. La nota più importante per il 21 volte campione Slam, tuttavia, sembra essere il totale svanimento o quasi del problema alla gamba sinistra. Come lo stesso Nole ha dichiarato nella sua intervista post partita, il dolore che aveva avvertito in alcuni dei precedenti incontri sembra ormai scomparso, anche se preferisce non gioire prematuramente.

Proprio il suo fastidio alla gamba sinistra è stato l’oggetto principale della conferenza con la stampa serba presente a Melbourne. Djokovic, infatti, si è scagliato contro quei media che hanno in qualche modo sminuito il suo infortunio, affermando come soltanto riguardo ai suoi si mostrassero dei dubbi. “Lascio che certe persone dubitino. Soltanto intorno ai miei infortuni vengono continuamente posti punti interrogativi”. Esordisce così l’ex numero 1 del mondo, che non ci sta e rincara la dose: Quando gli altri giocatori sono infortunati sono delle vittime, quando invece lo sono io fingo. È così interessante… Credo comunque di non dover dimostrare niente a nessuno”.

Lo stesso De Minaur, in conferenza, si era dimostrato un po’ scettico circa le condizioni del suo avversario, parso a lui decisamente vicino alla sua forma massima. “Ho fatto una risonanza magnetica, un controllo con ultrasuoni e tutto il necessario. Deciderò, in base a come mi sentirò, se postare i risultati sui social e/o inserirli nel mio documentario”.

È un Djokovic che proprio non ha intenzione di fermarsi e continua la sua accusa, puntando il dito contro chi, a suo dire, gli riserva una disparità di trattamento rispetto agli altri giocatori. “A questo punto non mi importa più molto che cosa pensa o dice la gente. È interessante vedere come prosegue la narrazione che mi circonda, anche in relazione ad altri giocatori che hanno dovuto fronteggiare problemi simili. Però ormai ci sono abituato e, anzi, mi dà ancora più forza e motivazione.

In conclusione, il serbo ha fatto chiarezza riguardo il giorno libero che spetta a tutti i giocatori tra una partita e l’altra. Di solito viene usato per allenarsi e preparare il match successivo, ma il numero 5 del mondo ha deciso da inizio torneo di sfruttarlo per ricaricare le batterie. Come da lui stesso affermato, al momento non sa ancora se continuerà su questa strada o meno: “Ne abbiamo parlato poco prima che io venissi in sala stampa. Ci sono buoni segnali, ma non voglio festreggiare troppo presto. Vedrò come sto e deciderò”.

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