WTA Bogotà: Nuria Brancaccio si arrende a Tatjana Maria

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WTA Bogotà: Nuria Brancaccio si arrende a Tatjana Maria

La tennista campana per la prima volta ai quarti di finale a livello WTA cede in due set alla semifinalista di Wimbledon 2022

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Nuria Brancaccio - WTA Bogotà 2023 (foto Twitter @CopaColsanitas_)
 

[2] T. Maria b. [Q] N. Brancaccio 6-3 6-2

Si ferma ai quarti di finale la corsa di Nuria Brancaccio alla Copa Colsanitas presented by Zurich 2023. La tennista nata a Torre del Greco, numero 206 del ranking WTA, si arrende in due set alla campionessa in carica Tatjana Maria. La tedesca, numero 66 della classifica mondiale, continua la sua striscia di imbattibilità in quel di Bogotà: sette successi lo scorso anno a cui si sommano i tre di questa edizione, con soli due set persi, tutti nella passata edizione.

Primo set: pioggia di break e troppi errori per Brancaccio

Inizio match nel quale il servizio non è un fattore. Dopo portato a casa dalla tedesca Tatjana Maria, arriva, infatti, una serie caratterizzata da cinque break con nessuna delle due in grado di incidere al servizio, soprattutto quando mettono in campo la seconda. Maria gioca quasi sempre in slice cercando di non dare ritmo a Brancaccio. La tedesca tende spesso ad accorciare lo scambio, cercando di chiudere con le discese a rete. Brancaccio risponde bene alle variazioni della tedesca, riuscendo soprattutto nei game di risposta a gestire meglio lo scambio. Piazzato il break del 2-3 Brancaccio avrebbe l’occasione per raggiungere la parità, ma avanti 30-0 la tennista campana si disunisce e comincia a commettere errori. Quello più grave è rappresentato dal doppio fallo (numero 4 del match sino a quel momento) che vale il 4-2 Maria. La tedesca trova precisione più che potenza al servizio. Soluzione comunque sufficiente a mettere fuori causa Brancaccio, troppo passiva forse a causa dell’occasione mancata. L’ottavo game è la prima occasione in cui l’italiana riesce a non farsi aggredire da Maria in risposta e tiene il servizio. Maria sfrutta, tuttavia, la maggiore abitudine a queste situazioni e chiude con l’ennesima discesa a rete per il 6-3 dopo 31 minuti. La tedesca chiude il primo set con 10 vincenti e soli 3 errori gratuiti, Brancaccio chiude con un saldo negativo con 8 vincenti e 11 errori non gratuiti.

Secondo set: lampi di bel gioco ma ha la meglio la maggiore solidità di Maria

Il secondo set segue il copione del primo. Maria aggredisce il servizio tutt’altro che pesante di Brancaccio, con la numero 206 al mondo che va in difficoltà. La campana deve faticare più volte per chiudere il punto e Maria è chirurgica nel capitalizzare gli errori di Brancaccio. Per l’italiana crescono le insicurezze. Emblematico il doppio fallo numero 5 dell’incontro in apertura di terzo game. Errore a cui seguono colpi mal giocati e scelte tattiche poco accorte per il 3-0 Maria in appena dieci minuti. L’occasione per rientrare in gioco arriva nel quarto game con Maria che va fuori giri con il servizio, commettendo due doppi falli, il più sanguinoso dei quali sulla palla break. Recuperato il break Nuria prova a variare maggiormente il gioco, con una maggiore qualità nelle discese a rete e minor timore reverenziale nell’entrare in una “guerra di slice” per poi attaccare la sua avversaria con palle profonde. Per Brancaccio, tuttavia, si tratta di un fuoco di paglia. La tennista di Torre del Greco riprende a commettere errori e per Maria è una formalità portare a casa l’incontro. Brancaccio paga gli evidenti problemi al servizio, testimoniati dal 42% di punti vinti con la prima nel secondo set e lo 0/3 con la seconda.

Maria chiude la sfida con 17 vincenti e 13 errori non forzati, Brancaccio registra un saldo negativo di 13 vincenti e 22 errori non forzati. Per la campana rimane la soddisfazione dei primi quarti a livello WTA, raggiunti partendo dalle qualificazioni, e l’ingresso in top 200, che le varrà il best ranking. Per Maria è la prima semifinale del 2023. La scorsa stagione furono tre le semifinali giocate dalla tedesca: quella nella corsa per il titolo di Bogotà, a Seul e la ben nota semifinale di Wimbledon persa contro l’amica Ons Jabeur.

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