Due gli italiani nei quarti del Challenger di Francavilla

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Due gli italiani nei quarti del Challenger di Francavilla

E venerdì potrebbe raggiungerli Giovanni Fonio, il cui match è stato rinviato per il maltempo

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Gianluca Mager (foto Daniele Combi)
 

La pioggia ha impedito al Challenger 75 di Francavilla al Mare (terra battuta) di completare il quadro dei quarti di finale. Infatti la seduta serale di giovedì è saltata per il maltempo, tenendo in sospeso il novarese Giovanni Fonio che non ha potuto nemmeno iniziare il proprio match contro il cileno Alejandro Tabilo (n.190 ATP). Si recupererà venerdì alle ore 12 per capire se nei quarti ci sarà un terzo italiano a far compagnia ai bravissimi Gianluca Mager e Lorenzo Giustino. Il tennista sanremese ha giocato un torneo sempre sul filo del rasoio, costretto in entrambe le sue partite ad annullare match point. All’esordio ha inferto un’amarissima delusione alla 19enne promessa siciliana Gabriele Piraino annullandogli ben quattro match point, di cui tre consecutivi, nel tie-break decisivo e portando a casa, davanti a un pubblico molto numeroso e partecipe, un match incredibile con l’eloquente punteggio di 7-6(2) 5-7 7-6(6). Nel turno successivo ha rimontato 2-6 7-6(9) 6-1 lo statunitense Nicolas Moreno De Alboran (n.207 ATP), annullando altri due match point nel tie-break del secondo set. Adesso gli toccherà un Benoit Paire piuttosto tonico che pure ha corso i suoi bei rischi, costretto ad annullare ben cinque match point a un delusissimo Giorgio Tabacco nel match di primo turno. (Qui l’intervista doppia ai promettenti fratelli Tabacco) E nel secondo ha regolato con un doppio 7-5 un ottimo Alessandro Giannessi (qui intervistato in eslcusica proprio a Francavilla) con il pubblico indeciso su quale fosse il proprio beniamino. Perché il tennista francese, al netto dei tanti problemi che ha avuto in questi ultimi anni, è un giovane uomo di 33 anni che in campo pare aver recuperato il controllo e che fuori dal campo sa farsi voler bene. Sempre disponibile ai selfie e agli autografi con quanti lo incrociavano nei vialetti del Circolo, e simpaticamente pronto alla battuta con il suo improbabile italiano.

Un commento particolare lo merita ovviamente Lorenzo Giustino che, accompagnato per l’occasione da un coach speciale come mamma Patrizia, ha dato battaglia come suo solito. All’esordio ha regolato 7-5 6-1 l’esperto kazako Mikhail Kukushkin (n.293 ATP) e poi ha ingaggiato una lotta furibonda contro il bulgaro Dimitar Kuzmanov (n.211), conclusasi a favore del tennista napoletano dopo oltre tre ore di lotta col punteggio di 1-6 7-6(1) 6-2. E mentre ci complimentavamo con lui all’uscita dal campo Lorenzo non riusciva a trattenere il buonumore ricordando come non fosse nuovo alle maratone, essendo infatti detentore del secondo match più lungo della storia del Roland Garros quando nel 2020, in un match di primo turno, ci mise oltre sei ore per avere la meglio su Corentin Moutet. E a proposito del quarto di finale che l’opporrà alla prima testa di serie, il belga Raphael Collingon (n.217 ATP), ha detto che ci si era allentato contro proprio il giorno prima dunque era pronto. Nel bel Circolo di Valle Anzuca sarà quindi un grande venerdì di tennis, con il solito grande pubblico che non si è certo fatta scoraggiare dall’assenza di molti possibili protagonisti per la sfortunata coincidenza con le qualificazioni degli Internazionali d’Italia.

Federico Gaio, l’unico italiano che non fosse a Francavilla o appunto al Foro Italico, non è stato troppo fortunato al Challenger 75 di Praga (terra battuta), eliminato all’esordio dal dominicano Nick Hardt (n.221 ATP) col punteggio di 6-2 6-4. Per il tennista romagnolo una battuta d’arresto in una stagione dove si è rimesso in gioco con grande umiltà, non disdegnando di sporcarsi le mani nei Futures pur di risalire in classifica dove al momento è ancora al n.337 ATP, molto lontano dalle posizioni che più gli competerebbero. In ogni caso due finali Futures e due quarti di finale Challenger (Città del Messico e Santiago) confermano come la strada intrapresa sia quella giusta.

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