Pomeriggio positivo per le azzurre in quel di Rabat: sia Martina Trevisan che Lucia Bronzetti ottengono il pass per i quarti del torneo WTA 250 in corso in Marocco, battendo rispettivamente Jana Fett e Tatjana Maria. Ecco come sono andate le partite.
[1] M. Trevisan b. [Q] J. Fett 7-5 7-5
Martina Trevisan continua la sua corsa nel tentativo di riconfermarsi campionessa al Grand Prix Son Altesse Royale La Princesse Lalla Meryem. La tennista toscana n° 26 al mondo sconfigge con lo score di 7-5 7-5 la n° 266 delle classifiche WTA Jana Fett, al termine di 2h e 35’ di un incontro che ha avuto nella battaglia il suo elemento distintivo. Martina non ha, obiettivamente, disputato una grande partita, non riuscendo quasi mai a trovare continuità e non facendo così valere la grande differenza di livello e di abitudine tra le due nell’affrontare match nel circuito maggiore.
La 26enne croata si presentava infatti per la prima volta nel main draw in un torneo WTA e non raggiunge un quarto di finale proprio dal WTA di Rabat del 2018, ma tanta discrepanza poi in campo non si è quasi mai vista, se non nei momenti decisivi, quando sono arrivati regali di Fett in serie, ben accolti dalla n° 1 del seeding in Marocco. Per Trevisan, che nel primo turno aveva approfittato del ritiro di Parrizas-Diaz, ci sarà ora un quarto di finale non scontato nel quale sarà opposta a Julia Grabher, austriaca n° 74 al mondo, che a Roma era stata in grado di mettere in seria difficoltà Daria Kasatkina, costringendola al tie-break del terzo parziale. Tra le due non ci sono precedenti.
Primo set: Trevisan rincorre fino al 5-5, poi piazza l’allungo decisivo (di Matteo Beltrami)
Parte forte Fett, che riesce a strappare il servizio a Trevisan nel secondo gioco dopo aver annullato 6 palle break in apertura. Martina, incerta ai blocchi di partenza, comincia a carburare dal quarto game in poi, e piazza il controbreak arrampicandosi dallo 0-3 fino al 3-3. Nell’ottavo gioco, Martina risolve un turno di battuta nel quale si era trovata sotto per 15-30 e che potenzialmente poteva costarle caro. Sullo svantaggio di 5-4, l’azzurra serve per restare nel parziale e la croata arriva a set point dopo una seconda morbida di Trevisan e dunque facilmente attaccabile.
Ma la giocatrice toscana si salva grazie alla sua chela mancina al servizio – chiudendo il game con l’ennesima prima esterna – e, con tale slancio positivo, si procura tre palle break nell’undicesimo gioco. La seconda è quella che fa la differenza per mettere la testa avanti per la prima volta, complice un rovescio in rete della rivale. Al cambio di campo, Martina si accaparra il parziale per 7-5 in 1h e 20′, prendendosi il punto finale a rete.
Secondo set: identico punteggio a favore di Trevisan dopo un altro set lottato
Se il parziale appena descritto è stato laborioso, lo stesso, e forse di più, si può dire del secondo, per certi versi similare a quello appena concluso. L’esordio di Trevisan è ancora rivedibile e il break subito lo dimostra, tanto che l’italiana classe ’93 getta la racchetta a terra al termine dell’ennesimo scambio terminato con un suo gratuito, mostrando segni di nervosismo. Sotto 3-1, però, esattamente come accaduto un’oretta prima e ancora nel quinto gioco, il più lungo dell’incontro, arriva il controbreak alla sesta chance.
A quel punto, Martina mette la freccia ed effettua il sorpasso sul 4-3 (con break), evidenziando di essere, se limitati i gratuiti, di gran lunga più forte e più mobile di Jana, capace di essere incisiva solo se fatta colpire da ferma. Fett, al cambio campo, chiede un medical timeout per un problema al piede, fasciato abbondantemente dalla fisioterapista, e conquista solo un punto nel game successivo, tenuto facilmente alla battuta dalla 29enne fiorentina. La contesa sembra volgere al termine, ma Martina non sfrutta due match point sul servizio dell’avversaria, che rintuzza sul 4-5, e, questa volta, al momento di chiudere, l’italiana incappa in uno dei suoi peggiori momenti della partita, regalando, ai vantaggi il pareggio sul 5-5. È però solo un attimo di défaillance, subito rattoppato da un nuovo break sul 6-5 e da una chiusura al servizio, questa volta sì, senza particolari tremori. 7-5 7-5 e quarti di finale.
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