Agassi e il supporto (da lontano) a Sebastian Korda: "Andre ha un cuore enorme, vede il tennis in modo diverso"

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Agassi e il supporto (da lontano) a Sebastian Korda: “Andre ha un cuore enorme, vede il tennis in modo diverso”

Dopo la prematura uscita da Wimbledon Sebastian Korda è pronto a tornare a Washington: “Non potrei essere più felice di giocare a questo livello”

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Sebastian Korda - Australian Open 2023 (Twitter @usopen)
Sebastian Korda - Australian Open 2023 (Twitter @usopen)
 

Dopo un avvio di 2023 molto promettente, con la finale raggiunta ad Adelaide (non sfruttando un match point contro Novak Djokovic) e i quarti di finale all’Australian Open, la stagione di Sebastian Korda ha subito una brusca frenata. I problemi al polso destro non gli hanno dato tregua per diversi mesi, permettendo allo statunitense di tornare in campo soltanto a Madrid, collezionando tre sconfitte in quattro partite nella capitale spagnola, a Roma e a Parigi.

Nel passaggio alla stagione su erba, tuttavia, l’attuale n°26 del mondo aveva mostrato decisi segnali di ripresa, raggiungendo la semifinale al Queen’s e fermandosi solo contro Carlos Alcaraz. Quel buon percorso lo aveva probabilmente reso troppo ottimista, visto che durante il torneo dichiarò di sentirsi uno dei favoriti a Wimbledon, salvo poi uscire al primo turno nello Slam londinese. Lo scivolone contro Jiri Vesely è ad oggi il suo ultimo match disputato a livello ATP, ma questa notte Sebi è finalmente pronto a tornare in campo. Lo farà a Washington, nel suo paese, pronto a ritrovare il grande feeling con il cemento che aveva mostrato ad inizio anno.

In un’intervista concessa ad atptour.com, il figlio d’arte ha raccontato le sue esperienze passate al torneo che due anni fa è stato vinto da Jannik Sinner. “Washington è indubbiamente una delle mie settimane preferite in tour. Andavo spesso a questo torneo quanto avero 12, 13 o 14 anni, seguendo mio padre e Radek Stepanek – ha detto Sebastian. “Quando sono entrato per la prima volta negli spogliatoi è stato speciale, ho grandi ricordi di questo torneo.

C’è però un aneddoto interessante che ha raccontato il 23enne della Florida e riguarda un grandissimo del passato del tennis a stelle e strisce. Si tratta di Andre Agassi, diventato nel corso del tempo una sorta di mentore per Korda. “Ho notato in palestra una sua foto, così ne ho approfittato per scattarmi un selfie e mandarlo a lui – ha raccontato Sebi. “Andre per me è una persona molto speciale, avere qualcuno come lui nel mio angolo è incredibile.

Quello di Agassi non è un vero e proprio ruolo da (super)coach, quanto piuttosto una sorta di guida esterna. “Andre vede la vita in maniera diversa rispetto agli altri. È una persona molto positiva e con un cuore enorme, uno che farebbe di tutto per le persone a cui tiene. È un grande uomo. Allo stesso modo, questa sua particolarità si riflette anche nel tennis: “Per certi versi lui vede anche il tennis in modo diverso” – ha spiegato Korda, pronto ora finalmente a tornare sulla superficie che meglio si sposa con il suo stile di gioco. Amo giocare sul cemento, specialmente negli Stati Uniti. La stagione è iniziata alla grande, poi c’è stato un periodo di stop, ma sono cose che un tennista deve mettere in conto. Sono comunque contento del percorso che sto facendo, non potrei essere più felice di tornare a giocare a questo livello” – ha concluso il n°26 ATP.

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