US Open, per Rune eliminazione e polemiche: "Strano vedere la tds n.4 mandata sul Court 5"

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US Open, per Rune eliminazione e polemiche: “Strano vedere la tds n.4 mandata sul Court 5”

Da Wimbledon le sconfitte consecutive del danese sono sei; fra problemi fisici e sconfitte inaspettate, l’estate ha regalato poche soddisfazioni al danese

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Holger Rune - Australian Open 2023 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Il seguito del video è presente sulla sezione dedicata allo US Open 2023 del sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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È stato deludente. Una battuta d’arresto dopo Toronto e Cincinnati, in cui ho dovuto ritirarmi. Non avevo la migliore delle preparazioni.” In conferenza stampa si presenta un Holger Rune decisamente amareggiato dopo la sua sconfitta al primo turno dello US Open, e velatamente polemico per la collocazione del suo match con Carballes Baena sul campo cinque, una scelta abbastanza inusuale per il numero quattro del mondo. Prima del match, infatti, con un post social polemico Rune aveva postato una mappa dell’impianto di Flushing Meadows scrivendo: “Se siete in grado di trovare il Court 5, è lì che giocherò il primo turno”. Dopo la sconfitta, il danese ha insistito su questo: “E’ strano vedere il numero quattro del mondo confinato sul Court 5. Detto ciò non ho sicuramente perso per questo motivo, i meriti vanno a Carballes Baena”.

Il risultato è in apparenza sorprendente: 6-3 4-6 6-3 6-2 per lo spagnolo. Eppure, se andiamo a guardare i risultati del danese nelle ultime settimane, i conti potrebbero tornare.

Sono state settimane difficili, prima dello US Open”. Tutto è cominciato a Wimbledon: Holger si presentava al quarto con Carlos Alcaraz pieno di speranze per un match dalla grande importanza, anche simbolica. Due dei tre nuovi – supposti – fab three si scontrano nel tempio del tennis. Il primo set è molto equilibrato, ma dopo quel tiebreak lo spagnolo non si guarda più indietro: Rune è rimandato a settembre, a New York.

Da quel giorno, però, il danese – nonostante abbia raggiunto il suo best ranking al numero quattro – non è più riuscito a vincere un match. Dopo Londra, ha preso parte alla nuova edizione della Hopman Cup, la prima dal 2019, che ha traslocato dall’Australia a Nizza. Dei quattro match disputati (due in coppia con Clara Tauson, due in singolare) Holger non è riuscito a portarne a casa neanche uno. Le due sconfitte in singolare, peraltro, sono arrivate contro giocatori alla portata come Gasquet e Riedi.

Fermata successiva, Croazia. “Escludo di non giocare i tornei, anche quando non sono al top. Certo, se è qualcosa di pericoloso so che non giocherò, ma non sono il tipo che si controlla ogni volta che sente qualcosa: credo sia normale quando si è atleti. Credo faccia parte del tuo lavoro capire come gestire le situazioni in cui non stai bene.” Questo aveva detto in conferenza stampa Holger Rune, eppure a Umago ha dovuto rinunciare, a causa di un problema alla schiena.

Conclusa dunque l’infelice parentesi sul rosso europeo, Holger è volato in America, con qualche dubbio nella testa. A Toronto e a Cincinnati le cose non sono migliorate: due sconfitte al primo turno, una con Marcos Giron, altro avversario alla portata, e l’altra con Mackenzie McDonald. Dopo cinquanta minuti, il danese era sotto di un set e un break, e allora ha preso la decisione di ritirarsi.

Una costante, quella dei problemi fisici, che l’ha accompagnato fino a qui, a New York, dove, nonostante non sia trapelato, è possibile che abbiano nuovamente influito nel suo match sottotono – l’ennesimo – con Carballes Baena.

Holger lascia così scoperta la sua parte di tabellone, che lo vedeva proiettato verso una sfida nordica, ai quarti, col finalista dell’anno scorso, Casper Ruud. Chi ne approfitterà sarà, a breve termine, certamente Novak Djokovic. Holger deve ricominciare a vincere. Magari già dalla tourneé asiatica, che sarà la prima della sua giovane carriera.

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