ATP Anversa: Nardi galattico per un set e mezzo, poi Thiem ritrova il suo tennis e la stoffa del campione

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ATP Anversa: Nardi galattico per un set e mezzo, poi Thiem ritrova il suo tennis e la stoffa del campione

Il ventenne pesarese non riesce a sfruttare un vantaggio di 6-3 3-2 e 40-0. Thiem rientra in gara da maestro, al tie-break la spunta al quinto set point e nel terzo set dilaga nonostante i game molto combattuti

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D. Thiem b. [WC] L. Nardi 3-6 7-6(7) 6-2

Ci è andato veramente molto vicino Luca Nardi contro il campionissimo Dominic Thiem in cerca di buoni risultati e di un’ottima condizione che sappiamo possa ancora appartenergli. Dopo la semifinale al Challenger di Bratislava, il ventenne di Pesaro ha ricevuto una WC dagli organizzatori del torneo di Anversa e al primo turno è stato sorteggiato proprio contro l’ex campione dello US Open, che in questo torneo l’anno scorso ha sconfitto tennisti come Francisco Cerundolo, il recente vincitore di Shanghai Hubert Hurkacz – in una partita stupenda e combattutissima –, per poi cedere in semifinale a Sebastian Korda solamente al tie-break del terzo set.

Tornando al presente, il trentenne austriaco ha superato il giovane azzurro dopo ben due ore e trentuno minuti di gioco con il punteggio di 3-6 7-6(7) 6-2, dopo essersi quasi trovato sull’orlo del baratro nel secondo parziale. Infatti, Nardi è stato impeccabile per un set e mezzo, nel quale ha sfoderato un repertorio di soluzioni veramente molto ampio: vincenti sia di dritto che di rovescio, in controtempo e dopo essersi costruito il punto, discese a rete rapide e un gioco di volo molto buono, prime di servizio potenti e ben calibrate. Insomma, un gioco vario e imprevedibile che stava per far crollare il giocatore austriaco. A metà del secondo set, però, la reazione di quest’ultimo è arrivata come un fulmine a ciel sereno, quando la partita sembrava dirigersi verso le fasi finali a favore dell’italiano. Al tie-break, Nardi è stato bravo ad annullare quattro set point, ma la maggior caratura del suo avversario è uscita allo scoperto e, dopo aver conquistato il secondo set, già a partire dall’inizio del terzo parziale l’ago della bilancia è sembrato pendere verso Thiem. Nardi, scarico e non più capace di sferrare accelerazioni come pochi minuti prima, lascia il passo al numero 86 ATP, che avanza al secondo turno dove se la vedrà con il tedesco Yannick Hanfmann.

Primo set: Il coraggio e l’imprevedibilità premiano Nardi. Thiem, confuso, incassa

Facile il primo turno di battuta per l’azzurro, che con le sue prime e con la combinazione servizio-dritto si porta subito in vantaggio. Poi, con i piedi ben dentro al campo sin dalla risposta, Nardi cerca di mettere pressione all’avversario, che reagisce però con ottime prime e non lo lascia scappare già via nel punteggio. Nel terzo gioco il tennista pesarese non si lascia stupire dalla mano vellutata di Thiem, tiene la battuta a 30 e sale 2-1. Nuovamente, la regola dei servizi viene rispettata con facilità da entrambi i giocatori che, solidi con questo colpo, non lasciano spiragli per un eventuale break avversario. Il classe 2003 inizia a rendersi imprevedibile in risposta, talvolta venendo a rete o cercando il punto sin da subito e, in questo modo, arriva a palla break nel sesto gioco. A seguito di uno scambio mozzafiato dove entrambi i giocatori corrono da una parte all’altra del campo, Nardi trafigge l’avversario con un dritto incrociato, quest’ultimo non riesce a contenere ed è così costretto a lasciare il servizio. Il tennista pesarese fatica nel game successivo ma, dopo aver annullato una palla del contro-break, viene ancora a rete a prendersi il gioco e senza paura vola così indisturbato sul 5-2. Dopo aver portato ancora ai vantaggi il giocatore austriaco nel turno in risposta e aver anche avuto un set point – annullato da Thiem con un’ottima combinazione servizio-dritto –, il numero 133 ATP viene messo alle corde dall’ex vincitore dello US Open nel nono game. Sul 30-30 un braccio di ferro impressionante dal lato del rovescio finisce con un tracciante lungolinea da parte dell’azzurro, che con l’ennesima prima vincente sugella un grandissimo primo set dopo quarantaquattro minuti di tennis vario e solido allo stesso tempo.

Secondo set: Nardi parte ancora forte, poi Thiem rientra in corsa e da campione la spunta al tie-break al quinto set point

Con lo stesso atteggiamento con cui aveva concluso il primo set Nardi inizia il secondo. Le parole d’ordine sono aggressività, profondità e una prudente imprevedibilità. Da campione, però, Thiem esce da due difficili turni di battuta dove l’azzurro gli stava nuovamente per mettere i piedi in testa; con esperienza si salva e si porta sul 2-1. L’ex numero 3 al mondo arriva a palla break rispondendo alla grande, ma il braccio del giovane italiano non trema e il break non arriva. Nardi sprigiona dalla sua racchetta un tennis inappuntabile, colmo di accelerazioni ben studiate e realizzate a regola d’arte, e in questo modo si procura tre opportunità di break consecutive nel quinto gioco. Thiem, d’altra parte, non ha intenzione di fare la fine del primo set, ma con un avversario che gioca così c’è poco da fare. Nonostante annulli tutte e tre le chance di break, una risposta in allungo di dritto dell’avversario e un doppio fallo consegnano su un piatto d’argento il break al ventenne marchigiano, che con ogni probabilità sta giocando il miglior tennis della sua vita. Semplicemente gli riesce tutto e in un modo sbalorditivo; il trentenne austriaco può solo sperare in un calo. Ecco infatti che sul 3-2 e 40-0 Nardi, con tre palle consecutive per il 4-2, subisce il rientro dello sfidante, che ricorre alle sue magie, gli strappa la battuta e torna a condurre il parziale. 4-3 in suo favore e una grande dose di fiducia riacquistata. Agganciato agevolmente l’avversario sul 4-4, la WC azzurra è costretta a subire un gioco perfetto in battuta dell’avversario, che con ciò lo obbliga dopo il cambio di campo a servire per rimanere nel set. Compito superato a pieni voti da Nardi che, però, sotto 5-6 è costretto a fronteggiare la medesima situazione, con un Thiem che ora non gli lascia più lo spazio e il tempo per giocare il tennis che vuole lui. Infatti, il trentenne di Wiener Neustadt si porta sullo 0-30, ma il tennista azzurro rimane composto e si guadagna meritatamente il tie-break. Thiem continua a spingere molto bene sia dal lato del dritto che con il rovescio, conquista un mini break e con ottime battute avanza sul 4-1. Impeccabile nei propri turni di servizio, il giocatore austriaco si procura tre set point. L’azzurro cancella i primi due, poi nel terzo, quello in risposta, tiene testa a una sfida di rovesci con l’avversario, che a un certo punto tenta l’accelerazione ma finisce in corridoio. Cambio di campo in perfetta parità, 6-6. Nardi annulla un ulteriore set point, poi tenta un rovescio lungolinea, ma finisce fuori di metri. Thiem non se lo fa più ripetere, è l’ora di chiudere: servizio, dritto lungolinea e si mette in tasca un set da brividi durato ben un’ora e dieci minuti.

Terzo set: Nardi inizia a calare, si scambia maggiormente e Thiem ha la meglio quando serve. Partito in vantaggio, gli basta tenere il ritmo sino alla vittoria

Già dal primo game si può osservare come gli scambi si stiano prolungando e Nardi faccia sempre più fatica a sfondare le mura austriache. La differenza è minima, ma alla fine pende sempre dalla parte di Thiem che, dopo aver strappato la battuta all’avversario in apertura, conquista il 2-0 a seguito di un gioco combattuto vinto ai vantaggi. Nel terzo game l’ex vincitore dello US Open si procura ulteriori chance di break con un Nardi che sembra quasi aver scaricato le batterie, incapace di sferrare accelerazioni un minimo ficcanti. Di conseguenza, il 3-0 pesante arriva con ben due break al suo interno, e per l’azzurro la montagna da scalare si fa sempre più ripida. Il tennista marchigiano ci prova a riprendersi almeno uno dei due servizi, ma Thiem non glielo permette grazie al suo cinismo nei momenti caldi dei game e avanza, così, sul 4-1. Nardi non molla, tenta ancora di rientrare e magari trovare uno spiraglio, ma Thiem ormai è salpato verso la vittoria, che arriva dopo due ore e trentuno minuti di tennis recuperato prima che fosse troppo tardi.

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