Jannik Sinner non scende a patti col diavolo De Minaur

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Jannik Sinner non scende a patti col diavolo De Minaur

Dalle Next Gen di Milano al primo Masters 1000: le prime volte di Jannik Sinner, quasi sempre contro Alex De Minaur

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Jannik Sinner trionfa a Rotterdam, e con la vittoria consecutiva numero 12 del 2024, diventa il primo italiano numero 3 del mondo.  Un altro traguardo raggiunto, l’ennesimo record da festeggiare, capitoli di storia che continuano ad avere il suo nome nel titolo e quello di chi aspetta dall’altra parte della rete, ancora una volta: Alex De Minaur.

L’australiano oggi ha giocato la partita migliore delle 7 sfide complessive tra i due, chiudendo il match con solamente tre punti di differenza rispetto a un Sinner decisamente più impensierito e titubante. Anche se De Minaur non ha sempre perso in finale contro Sinner nei sei precedenti incontri, le partite vinte dall’altoatesino contro l’australiano hanno sempre rappresentato una “prima volta” per Sinner, qualcosa di significativo.

Dopo la prima sfida alle Next Gen Finals, i due si sono incontrati nel circuito professionistico ai quarti di finale del torneo ATP di Sofia il 12 novembre 2020, dove l’australiano è riuscito a conquistare l’unico set mai vinto contro Sinner fino ad oggi. Due giorni dopo, l’altoatesino ha vinto il primo titolo ATP della carriera a 19 anni e 2 mesi, diventando il numero 37 del mondo. Agli ottavi di finale dell’Australian Open 2022, è passato più di un anno, quando Sinner conquista tre set consecutivi in poco più di 2 ore e mezza di gioco, per accedere per la prima volta in carriera ai quarti di finale del torneo. Quattro mesi dopo, dall’altra parte del campo c’è di nuovo Alex De Minaur, senza neanche un set in tasca, quando Sinner mette a segno la vittoria numero 100 della carriera, all’Open di Madrid.

L’australiano è stato abbastanza fortunato da non incontrare più Sinner fino alla resa dei conti di Toronto, un anno dopo, dove in palio c’era il primo Masters 1000 della carriera. A due giorni dal suo 22esimo compleanno, Sinner è riuscito a conquistare il titolo, la fiducia di molti italiani e il nuovo best ranking, diventando numero 6 del mondo, mentre il diavoletto australiano restava a guardare.

I momenti di svolta nella carriera dell’italiano sono stati diversi, dal cambio di coach, alla nuova versione tennistica di sé stesso. Ma quella finale ha certamente contribuito a segnare l’inizio dell’Era Sinner.

Tolto il torneo di Cincinnati infatti, dove l’altoatesino è uscito malamente al primo turno, e tolto l’ottavo di finale perso all’US Open contro Zverev al quinto set, Jannik Sinner è arrivato alla finale di Rotterdam con 31 vittorie su 33 partite giocate. Nell’ottobre del 2023, dopo aver già perso 6 volte contro Danil Medvedev, è riuscito a battere il russo in due finali consecutive nello stesso mese: prima a Pechino (ATP 500), poi a Vienna, dove ha alzato il titolo numero 10 in carriera, eguagliando Adriano Panatta. Alle Nitto ATP Finals di Torino, è arrivata la prima vittoria contro Novak Djokovic. Nonostante la vendetta immediata del serbo, che pochi giorni dopo si è preso il titolo ATP Finals numero 7, nonché titolo numero 71 della carriera, eliminando Sinner in finale, l’altoatesino non si è lasciato intimorire. Pochi giorni dopo, è diventato il primo ad annullare 3 match point consecutivi al giocatore più vincente del mondo, per eliminare la Serbia in semifinale di Coppa Davis.

Nel frattempo, erano passati tre mesi dalla finale della “svolta” di Toronto quando De Minaur ritrovava ancora una volta l’incubo Sinner in finale di Coppa Davis a Malaga. L’australiano ha conquistato solamente 3 game in un’ora e 21 minuti, prima di vedere l’Italia alzare la coppa al cielo, 47 anni dopo l’ultima vittoria degli azzurri in Coppa Davis. Ancora una volta, De Minaur si è dovuto fermare per guardare Sinner diventare un campione sempre più grande e sempre più completo.

Dopo l’impresa in Coppa Davis, Sinner ha deciso di ricominciare direttamente da Melbourne e De Minaur è andato a un passo dal contribuire all’ennesimo traguardo dell’altoatesino. Nella sfida contro Rublev, per raggiungere Sinner ai quarti di finale dell’Australian Open, l’australiano si è piegato al russo, ancora ignaro di quanto velocemente avrebbe perso nel match successivo e ancora all’oscuro del fatto che Sinner avrebbe eliminato Djokovic in semifinale, prima di rimontare da 2 set a 0 sotto Medvedev, in finale. In seguito alla conquista del suo primo Slam, Sinner ha dovuto rivedere il programma dei tornei sul calendario, saltando il torneo ATP 250 di Marsiglia. Ha scelto Rotterdam come primo torneo per ricominciare, dove è diventato il primo giocatore nato negli anni Duemila a conquistare 200 vittorie a livello ATP.

Oggi, c’era De Minaur dall’altra parte della rete quando Jannik Sinner diventava l’unico, (negli ultimi dieci anni, oltre a Djokovic, Nadal e Federer) a vincere i primi 12 match della stagione. Oggi, c’era ancora De Minaur, mentre Sinner festeggiava la vittoria con la certezza di svegliarsi domani e sapere che sarà il numero 3 del mondo, senza scendere a patti col diavolo!

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