ATP Miami, Sinner: “Medvedev ha provato due tattiche, io ero pronto per entrambe” [AUDIO]

ATP

ATP Miami, Sinner: “Medvedev ha provato due tattiche, io ero pronto per entrambe” [AUDIO]

Tornato in finale per la terza volta in Florida smantellando Daniil Medvedev in semifinale, Jannik Sinner parla a Tennis Channel e con i giornalisti italiani. “Considerando il livello fisico, mentale e tattico, una delle partite in cui ho gestito tutti i vari aspetti al meglio”. Poi la conferenza stampa

Pubblicato

il

Jannik Sinner – ATP Miami 2024 (foto via Twitter @atptour)
 

Subito dopo la travolgente vittoria su Daniil Medvedev nella semifinale del Miami Open, anche se non prima di essersi trattenuto a lungo per autografi e selfie, Jannik Sinner è ospite di Tennis Channel. L’azzurro partiva favorito, ma rifilare un 6-1 6-2 in sessantanove minuti al numero 4 del mondo ha sorpreso un po’ tutti. Ecco dunque come inizia la conversazione…

D. Cos’hai mangiato prima del match?

SINNER: “Niente di diverso dal solito! Ho iniziato alla grande entrambi i set e questo mi ha dato grande fiducia: partire con un break a favore fa una grande differenza. Daniil ha avuto due palle break nel primo set e una nel secondo e si sa che l’inerzia della partita può cambiare molto rapidamente. Ho cercato di rimanere calmo, ero avanti di un set e di un break ed ero concentrato sul tenere il mio ritmo. Lui ha cambiato alcune cose verso la fine ma sono rimasto calmo e quindi ovviamente sono molto contento della prestazione e ora vediamo cosa succederà in finale.”

D. Medvedev ha commesso 22 gratuiti che è un numero molto alto per lui, ma molti sono stati anche figli della pressione che gli hai messo. Quando vedi un giocatore come lui venire spesso a rete o comunque provare a fare diversi cambiamenti, pensi di essergli entrato un po’ in testa?

“Sì, ma per me è stato importante guardare al mio gioco e rimanere concentrato. Ho percepito che lui non stava giocando al meglio, ha fatto errori che di solito non fa ma in queste occasioni bisogna saper raccogliere tutto e rimanere rilassati. Ho cambiato un paio di cose rispetto al mio ultimo match ed ero preparato mentalmente alle direzioni che poteva prendere la partita. Poi passare alla pratica in campo è  sempre difficile e per questo sono molto contento.”

D. E’ successo solo un paio di volte che Medvedev facesse così pochi game in una partita e non aveva mai perso in maniera più netta. Pensi che possa essere una delle migliori partite della tua carriera?

“È difficile da dire, anche perché non mi piace fare classifiche. Però considerando il modo in cui sono entrato in campo, ben preparato a livello fisico, mentale e tattico, è sicuramente una delle partite in cui ho gestito tutti i vari aspetti al meglio. E’ una bella sensazione, ma la prossima volta dovrò essere pronto per affrontare altre cose. Domenica giocherò la terza finale qui: spero possa essere una giornata positiva e se non lo sarà rimarrà comunque un ottimo risultato. Sono entusiasta di essere nuovamente in finale qui a Miami.”

D. Jim Courier era sugli spalti e tra i tanti elogi che ha fatto al tuo gioco ha sottolineato la tua capacità di essere sempre concentrato. Non ci sono stati passaggi a vuoto nella tua partita. Quanto è difficile rimanere sempre sul pezzo, anche perché non è certo la prima volta che ti vediamo così

Penso che tutto parta dall’allenamento. Sono molto concentrato quando mi alleno. Sì, mi diverto e sorrido ma la maggior parte del tempo sono serio e focalizzato sul migliorarmi perché molte cose che succedono durante l’allenamento possono ripresentarsi durante una partita. So che questo è l’ultimo torneo sul cemento prima della stagione sulla terra e per me è molto importante finire questa parte della stagione nel migliore dei modi e lo sto facendo. Dopo ci sarà la terra e sarà un nuovo capitolo.”

D. Oggi eri su un altro livello. Serena sta facendo rumore dietro le quinte, sta cercando di distrarti dalla tua intervista. Oggi sono venuti tutti a vederti! Sei stato fantastico. Riposati e in bocca al lupo per la finale.

“Grazie mille. Grazie a te.”

Dopo Tennis Channel, è il momento della chiacchierata con i giornalisti italiani.

D. In che posizione metteresti questa partita nella classifica delle migliore della tua carriera?

“Non voglio metterla in nessuna posizione. È stata una partita ottima, lo abbiamo visto, sia tatticamente sia mentalmente. Non voglio metterle nessun numero, nessuna classifica, ma sicuramente possiamo essere contenti di come l’abbiamo gestita.”

D. Hai incontrato Serena Williams dopo il match. Di cosa avete parlato?

“Ha fatto una battuta sul mio dritto. Non ci avevo mai parlato, era speciale poter scambiare due parole con lei. Anche perché quando io sono arrivato sul Tour lei stava già quasi finendo, quindi c’era poco contatto. Mi ha fatto piacere parlare con lei, solo due parole, le ho chiesto come sta la famiglia – sta bene, è la cosa più importante.”

D. Hai iniziato questo torneo con grandi difficoltà contro Griekspoor, oggi hai dato vita a una prestazione pressoché perfetta: c’è stato un momento, un clic, un episodio che ti ha fatto cambiare passo in questo torneo?

“Qualche volta è proprio la giornata, qualche volta sono tante cose messe insieme. Normalmente, io sono un giocatore che più va avanti nel torneo e meglio si sente. Non è una regola, ma mentalmente sai che contro Daniil devi giocare il tuo miglior tennis se vuoi vincere. È anche un giocatore che conosco ormai meglio, quindi anche nella testa sai che devi essere pronto per certe cose. Però diciamo che ogni partita ha la sua storia. Oggi è andata così, vediamo domenica.”

Vanni Gibertini, Ubitennis. Tu dici sempre che nelle rivalità quelle con Carlos e con Daniil è un po’ come una partita a scacchi, si vede la mossa precedente, poi si studia quella successiva. In quella con Daniil hai vinto le ultime cinque mosse. La mia domanda è: c’è la tentazione di pensare che, visto ho vinto le ultime cinque, quello che sto facendo va bene, la mossa diversa spetta all’altro oppure ogni volta si cerca sempre di sorprendere l’avversario?

“Anche oggi abbiamo giocato in modo un po’ diverso, solo che io ero un po’ più forte nei momenti decisivi. Mettiamo via il punteggio, alla fine questo ha fatto la differenza. Lui ha provato a iniziare molto aggressivo, di rispondere da più vicino e io ero pronto per questo. Alla fine ha giocato ha giocato di nuovo da molto lontano, però ero pronto per entrambi gli scenari. Vediamo come lui giocherà la prossima e io dovrò essere pronto di nuovo. È questo il bello.”

Vanni Gibertini, Ubitennis. In questa trasferta nordamericana non c’è stato Simone Vagnozzi, solo Darren Cahill. Come ha funzionato questo periodo anche piuttosto lungo in cui vi siete sentiti solo per telefono, messaggio…

“Ha funzionato bene, anch’io sono molto più consapevole delle mie armi. Ho appena chiamato Simone, lo chiamo ovviamente prima della partita, siamo sempre in buoni rapporti anche se non è qua. Ricomincerà dalla terra, per me sarà fondamentale averlo lì. C’era una piccola chance di averlo qui, ma gli ho detto, ‘resta a casa, riposati perché poi spetta te una bella fila di tornei’. Sono contento di avere due scelte, Darren e Simone stanno lavorando molto bene insieme che è la cosa più importante.”

Qui sotto l’audio dell’intervista in italiano:

E per finire la conferenza stampa di rito

Sono indubbiamente durati di più gli impegni post-partita della partita stessa ma Jannik ormai ci è abituato. Così in ogni passaggio delle sue dichiarazioni sono emerse sia la grande soddisfazione per la prestazione messa in campo che la solita consapevolezza che non ci si può fermare a quanto fatto: come dimostra l’andamento della sua rivalità con Medvedev, le cose nel tennis possono cambiare molto rapidamente, in positivo ma anche in negativo se non si è accompagnati da quell’umiltà che però Sinner non smette di far trapelare attraverso le sue parole.

D. Abbiamo parlato con Daniil e gli ho chiesto cosa c’è di diverso nel tuo gioco rispetto all’anno scorso. Ha detto che scegli meglio i tuoi colpi, ma la differenza più grande che ha visto è che quest’anno il tuo servizio è molto migliorato. Ha detto che è una cosa difficile da cambiare. La pensi allo stesso modo? Senti che il tuo servizio ha fatto una grande differenza nell’ultimo anno?

Sì, certo. Sento di avere molte più soluzioni da mettere in campo. Il servizio è sempre stato, per me, il colpo più difficile da migliorare, ma anche perché fisicamente non ero pronto a giocare con questo tipo di ritmo e precisione. Quindi abbiamo fatto un grande lavoro nell’ultimo anno e mezzo. Ho cambiato un paio di cose con la squadra che ho ora, e sì, devo dire che questo è di sicuro uno dei punti chiave del mio gioco, perché quando in una partita ci sono molti scambi lunghi, soprattutto contro Medvedev, se riesci a conquistare il punto successivo direttamente con il servizio è davvero importante. Però forse ci sono anche altri aspetti in cui sono migliorato molto, ad esempio quello tattico“.

D. Undici mesi fa Daniil era avanti 6-0 negli head-to-head. Adesso siamo sul 6-5. Indubbiamente c’è stato qualche cambiamento. Puoi spiegarci come hai lavorato per sfidarlo e poi per batterlo regolarmente?

Sarà interessante vedere cosa accadrà in futuro, cosa cercherà di cambiare lui e dovrò essere molto lucido in quel caso. Di sicuro è un giocatore che mi ha reso migliore: a Pechino, ad esempio, ho iniziato a fare serve and volley. Poi a Vienna ci ho riprovato ma non funzionava più. Qui ho dovuto fare molta attenzione a un paio di cose. A volte non è importante il computo degli scontri diretti, ma conta il modo in cui capisci le tue sconfitte e impari da esse. È quello che ho cercato di fare negli ultimi anni, non solo con lui ma anche con altri avversari e questo mi rende un giocatore migliore“.

D. Cosa hai imparato nell’ultimo anno per quanto riguarda il modo di preparare e poi giocare le finali?

In fondo si tratta di godersi il momento, perché la domenica è sempre una grande giornata per i tennisti. Se sei ancora in gara, significa che è il giorno migliore: un giorno entusiasmante. Quindi sto solo cercando di godermi questo momento. Quando sono arrivato in finale nel 2021 è stata la prima volta in cui ho davvero sentito la pressione della partita. Ricordo ancora la notte prima della partita in cui non riuscivo a dormire perché non ero sicuro che avrei avuto altre possibilità del genere. Ora sono più convinto che posso farcela. Non significa che debba farlo, ma è una sensazione diversa. La vivo con molta serenità. L’anno scorso ero più rilassato perché avevo alle spalle più esperienze. Ora sono un giocatore diverso, una persona diversa. Spero di gestirla di nuovo un po’ meglio. Se vinco, bene. Se non vinco, rimarrà comunque un altro grande risultato“.

D. Il tuo score nel 2024 è di 21 vittorie e una sola sconfitta. Quanto sei sorpreso per questo straordinario inizio di stagione?

Sono sicuramente sorpreso. Non è qualcosa che mi aspettavo. Ma ciò dimostra anche che prendo le cose come arrivano giorno dopo giorno. Non si può controllare tutto. Si possono gestire le emozioni, la voglia di migliorare un passo alla volta e questo è tutto. Chi non sarebbe felice di questo inizio? Ma dall’altro lato so che gli altri giocatori adesso mi conoscono meglio. Mi studiano, quindi devo essere pronto. All’inizio del torneo ho fatto fatica e questo dimostra che ogni giornata è un discorso diverso. Oggi mi sentivo bene in campo. Forse domenica non sarà uguale. Non so cosa succederà: bisogna andare avanti un giorno alla volta.”

Infine, un commento sugli altri due semifinalisti, quando il match tra Dimitrov e Zverev non era ancora iniziato. Seppur con la solita diplomazia, Sinner aveva fatto trasparire una leggera preferenza per Grigor, poi vittorioso in tre set sul tedesco.

Abbiamo visto un Grigor straordinario contro Alcaraz. Ha giocato un tennis incredibile. È davvero in ottima forma. e ha il talento per cambiare le cose durante la partita. Può stare indietro, può avvicinarsi al campo. Ha una manualità fantastica. Può fare ciò che vuole. Con Sascha è un po’ diverso, perché serve in modo incredibile, quindi sarebbe difficile brekkarlo. Con lui dovrò stare molto attento ai miei turni di servizio. Abbiamo messo in scena delle grandi lotte nel corso degli ultimi anni, anche se non ci siamo incontrati così tante volte“.

scritto con M.S.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement