Neanche tre settimane fa riportavamo la notizia di un Marin Cilic in campo insieme a Kei Nishikori. Non sullo stesso campo e neppure nello stesso torneo peraltro Challenger, ma quella simultaneità a dieci anni (quasi esatti) di distanza dalla finale dello US Open vinta da Marin su Kei non poteva lasciarci indifferenti. Ci sono state altre sfide tra i due, sia prima sia dopo quella che rimane la più prestigiosa: la prima nel 2008 a Indian Wells con successo del croato allora diciannovenne, l’ultima dieci anni dopo ai quarti dello US Open vinta dal giapponese, che è anche avanti 9-6 nei confronti diretti.
Questo martedì è però la giornata di Cilic, trionfatore all’ATP 250 di Hangzhou, il suo ventunesimo titolo del Tour. L’ultimo trofeo alzato da Marin era stato a San Pietroburgo quasi tre anni fa, seguito da un 2022 di tutto rispetto con il picco al 13° posto del ranking, poi i problemi al ginocchio destro che hanno richiesto due interventi chirurgici, a inizio 2023 e nel maggio di quest’anno; dopo quest’ultimo aveva detto che “il desiderio di tornare a giocare al livello più alto non è svanito, al contrario, è più forte che mai”.
Ad Hangzhou, prima di battere Zhang all’atto conclusivo, in semifinale aveva annullato due set point nel secondo parziale a Nakashima, avversario in un buonissimo momento di forma, mentre nei quarti, al servizio nel dodicesimo game del terzo set, aveva cancellato due match point consecutivi a Uchiyama. Non male, considerando che l’anno scorso Marin aveva giocato due soli incontri e che questo è il suo primo evento del circuito maggiore dopo la chirurgia di maggio. Ma c’è di più.
Alla vittoria inattesa si accompagna infatti un record: Marin è diventato il giocatore con il ranking più basso a vincere un torneo ATP (dal 1990), frantumando quello che resisteva dal 1998, quando Lleyton Hewitt vinse Adelaide da n. 550 del mondo. In quel periodo, “Chila” giocava a tennis da un paio d’anni, sul campo fatto costruire dal padre nel cortile della loro casa a Medjugorie. Marin ha alzato questo trofeo da n. 777 ATP. Anche se… Ma prima la tabella dei vincitori con classifica più bassa.
Ranking | Giocatore | Torneo |
n. 777 | Marin Cilic | Hangzhou 2024 |
n. 550 | Lleyton Hewitt | Adelaide 1998 |
n. 355 | Pablo Andujar | Marrakech 2018 |
n. 352 | Fernando Gonzalez | Orlando 2000 |
n. 349 | Tommy Haas | Houston 2004 |
n. 335 | Juan Manuel Cerundolo | Cordoba 2021 |
Anche se, dicevamo. Il fatto è che sono settimane “storte” per il Tour, non nel senso che le cose vanno male, bensì perché sia l’Hangzhou Open sia il Chengdu Open sono iniziati di mercoledì e terminati martedì; a dispetto di ciò, tuttavia, il ranking è uscito come sempre di lunedì, considerando i risultati di questi due eventi nonostante fossero ancora in corso.
Insomma, in finale (e anche in semi), Marin era ufficialmente già n. 373. Però, dal momento che ha iniziato il torneo da 777, che non è colpa sua se scavallano il fine settimana e se la pubblicazione del ranking non può aspettare e, soprattutto, che l’ATP è padrona dei record ATP, Cilic è il nuovo numero 1 di questa speciale classifica. Tra parentesi, dopo la vittoria è salito al n. 212 – non nel ranking live, proprio in quello ufficiale. Tre classifiche diverse in tre giorni non è (un altro) record? Condiviso con “Jerry” Shang.
Un doppio se non triplo regalo in vista del suo compleanno di sabato 28, quando dovrebbe essere a Tokyo dove è in tabellone con ranking protetto, sempre che superi il primo turno contro una wild card di casa, tale Kei Nishikori. Non sarà amore, ma questi due fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Kei, di un anno più giovane, purtroppo non ha nulla da imparare da nessuno in fatto di infortuni (o è il contrario?) e occupa la posizione numero 200. Non solo per l’imminente sfida con il tennista palindromo lo avevamo nominato nell’incipit; difatti, anche Nishikori ha un suo record: è il giocatore con classifica più bassa ad aver vinto un trofeo… Challenger (dal 2000) Lo ha fatto nel giugno 2023 a Palmas del Mar, in Porto Rico, al rientro da un’assenza che durava dall’Indian Wells ottobrino (2021), con una classifica di… no, senza una classifica, unranked, NC.
Non sappiamo come finirà la sedicesima sfida tra i due, ma ci piace immaginare che, rientrati negli spogliatoi dopo la stretta di mano, Cilic esclami: “Ecco delle belle docce!”.