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Tutto pronto perché scatti il semaforo verde sulle WTA Finals di Riyad, giunte alla cinquantatreesima edizione: la prima a svolgersi nel capoluogo dell’Arabia Saudita. L’Italia ritorna in grande stile nell’appuntamento conclusivo della stagione WTA, dopo nove di assenza per quanto riguarda il singolare – Flavia Pennetta a Singapore 2015 -, dieci se si guarda solamente al doppio (Errani/Vinci a Singapore 2014) grazie a Jasmine Paolini e Sara Errani.
Sarà proprio la nuova numero 4 del mondo ad inaugurare l’evento, scendendo in campo nella giornata d’apertura in quello che sarà il terzo incontro in programma: a seguire, al termine dell’altra sfida del Gruppo Viola che vedrà affrontarsi Sabalenka e Zheng. Per cui, l’appuntamento per tutti gli appassionati italiani sarà attorno alle 18 con trasmissione integrale su SKY Sport e Super Tennis.
Jasmine, dunque, se la vedrà con la n.°5 WTA Elena Rybakina: i precedenti sono in perfetto equilibrio con l’azzurra vittoriosa per ritiro durante gli ottavi di Cincinnati 2023 – la toscana aveva perso 6-4 il primo set per poi condurre 5-2 nel secondo, quando poi si è materializzata la resa kazaka regalandole il primo quarto ‘1000’ della carriera – e successivamente per walkover ai quarti di Dubai. Un forfait che avrebbe lanciato la nostra numero uno alla prima grandissima cavalcata del 2024, fino alla gioia finale di alzare un titolo ‘Mille’. Le due affermazioni della venticinquenne moscovita si sono al contrario materializzate sempre sulla terra rossa: a Roma nel 2023, 7-6(1) 6-1, e quest’anno ai quarti di Stoccarda per 6-3 5-7 6-3 in due ore e dieci di partita. Curiosamente in ambedue le circostanze, Rybakina avrebbe poi vinto il titolo.
Il momento di forma di Elena non è certamente dei più brillanti: non disputa un match ufficiale dalla sconfitta patita al secondo turno dello US Open. Dopodiché, l’infortunio alla schiena l’ha tenuta a lungo ai box impendendole di avere una preparazione adeguata ad appuntamento di questo livello. Oltre alle problematiche fisiche, si sono poi aggiunte quelle di caratura tecnica con la separazione dal suo storico coach Stefano Vukov prima di Flushing Meadows. Ha già annunciato il successore – e che successore! – andando ad ingaggiare probabilmente il miglior allenatore libero su piazza: Goran Ivanisevic, che però comincerà a seguirla solamente a partire dal 2025. Perciò per queste ultime settimane di stagione dovrà fare di necessità virtuù.
Per la campionessa di Wimbledon 2021 si tratta della partecipazione ai play-off del tennis, lo scorso anno non superò la fase a gironi, in gran parte dovuta ai primi 6 mesi dell’anno. Ha infatti vinto 40 partite nei primi 12 tornei del 2024 vincendo 3 titoli ‘500’ (Brisbane, Abu Dhabi e Stoccarda) oltre a raggiungere le finali di Doha e Miami e le semifinali a Madrid e Wimbledon.
Paolini, invece, ad inizio gennaio non era minimamente attesa a tali palcoscenici. Era uno dei volti nuovi della Top e praticamente nessuno pensava che avrebbe chiuso la stagione in Top 5 con il sigillo al WTA 1000 di Dubai e due finali Slam all’attivo. Ultimamente ha tirato un po’ il fiato al culmine di una stagione molta intensa e dispendiosa, vincendo appena tre match tra Pechino e Wuhan, anche perché lei a differenza sarà delle colleghe avrà il doppio impegno a dimostrazione della straordinarietà dell’annata che l’ha vista protagonista.