WTA Stoccarda: Rybakina frena Paolini ed è la prima semifinalista. Per Jasmine sarà comunque best ranking

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WTA Stoccarda: Rybakina frena Paolini ed è la prima semifinalista. Per Jasmine sarà comunque best ranking

Elena Rybakina si conferma regina dei set decisivi e stoppa la corsa di Jasmine Paolini, che guadagna comunque una posizione in classifica. Per la kazaka Swiatek o Raducanu in semifinale

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Elena Rybakina - Miami 2024 (foto: X @WTA)
 

[4] E. Rybakina b. J. Paolini 6-3 5-7 6-3

Si conclude ai quarti di finale la comunque ottima settimana a Stoccarda di Jasmine Paolini, che dopo due convincenti vittorie si ferma di fronte ad Elena Rybakina. La n°1 d’Italia aveva lasciato solo un game all’esordio alla compagna di doppio Sara Errani, mentre agli ottavi si era imposta con autorità su Ons Jabeur, con la tunisina apparsa decisamente in crescita.

Finalmente, verrebbe da dire, la sfida tra Paolini e Rybakina si gioca e si conclude, visto che negli ultimi due casi o Elena era stata costretta al ritiro a match iniziato (Cincinnati 2023) o proprio non era riuscita a scendere in campo (Dubai 2024). È un match molto equilibrato, in cui emergono ancora una volta tutti i progressi compiuti dall’azzurra negli ultimi mesi e, allo stesso tempo – nonostante qualche passaggio a vuoto di troppo – ci ricorda perché la kazaka è la n°4 del mondo.

Un incontro che ha spesso cambiato padrona, ma che alla fine ha visto ancora una volta Rybakina trionfare al terzo set, come già accaduto in tutti gli ultimi dieci casi di fila. La tennista di origini russe, oltre a diventare la giocatrice con più vittorie a livello ‘500’ nel 2024 (12, le stesse di Daria Kasatkina), è anche la prima da Naomi Osaka a vincere dieci match di seguito al set decisivo. Per lei in semifinale ci sarà una tra Emma Raducanu e Iga Swiatek.

Primo set: le poche prime messe in campo costano care a Paolini

La sfida comincia in maniera positiva per Jasmine Paolini, che inizia la partita in maniera più propositiva e più attiva sulle gambe rispetto all’avversaria. Conseguenza della migliore partenza è il break che matura in avvio. L’italiana è aggressiva in risposta e capitalizza gli errori di una Rybakina ancora imballata nei movimenti. A conferma il dritto affondato dalla kazaka a rete sulla palla break. Il break viene consolidato da Paolini, che serve bene, gioca profonda e sfrutta gli errori di Rybakina sulla seconda dell’italiana. Dopo due game sottotono il match cambia sul 2-0 15 pari. Rybakina mette a segno tre ace e cancella lo zero dalla voce break vinti. Quindi grazie alla giusta pressione in risposta sulla seconda dell’azzurra arriva subito la chance del contro-break per la kazaka. Il dritto strappato dell’italiana in risposta è la prova delle difficoltà dell’azzurra quando Elena aggredisce.

La gestione della seconda diventa sempre più complicata per l’italiana, con Rybakina che inizia a rispondere già con i piedi dentro il campo, pronta ad aggredire in avanzamento. Una risposta vincente di Rybakina, infatti, si tramuta nel break del 4-2 per la kazaka La caparbietà di Paolini e gli errori di Rybakina permettono alla toscana di interrompere il parziale di 5 game consecutivi vinti dalla numero 4 WTA. Il nono game potrebbe essere la chance per ritornare nel match per l’italiana ma sulle palle break Rybakina serve bene e chiude dopo 33 minuti. Poche prime costano care a Paolini che vince solo il 36% sulla seconda. Rybakina dal canto suo sbaglio maggiormente (10 errori non forzati contro 4) ma spinge maggiormente supportata da una solida prima.

Secondo set: Rybakina spreca troppo, Jasmine non perdona

Nel secondo parziale l’equilibrio dura leggermente di più rispetto a prima, spezzandosi però nel terzo game quando la testa di serie n°4 strappa il servizio a Paolini. Jasmine continua a metterci tutta la grinta possibile, ma la differenza nella pesantezza di palla si fa sempre più sentire. Ci sarebbe una chance di contro-break immediato nel game successivo, ma Rybakina è attenta ad annullarla e sale sul 3-1. La n°1 d’Italia è comunque brava a rimanere in scia, consapevole che dovrà fare qualcosa di più in risposta per riaprire il match. E la reazione non tarda ad arrivare.

Prima Jas rischia grosso, facendosi riprendere da 40-0 nel settimo game (complice anche una svista del giudice di linea: vi ricorda qualcosa?), ma riuscendo in ogni caso ad accorciare sul 3-4 senza offrire break point. Poi riesce a compiere il sorpasso, mostrando sempre grinta, testa e tanto tennis, trovando due ottime risposte dal 30 pari e ottenendo il primo break da inizio partita. Rybakina si scuote subito e tiene a zero poco più tardi, impattando sul 5-5 e tentando l’allungo decisivo nell’undicesimo gioco, il più lungo della partita, da ben 20 punti. La n°4 WTA ha tre chance per andare a servire per il match, ma Paolini le annulla tutte con merito e, al cambio di campo, incassa 7-5 il secondo set grazie ad un game da dimenticare della kazaka, che infila un gratuito dopo l’altro e viene costretta al terzo set.

Terzo set: Paolini parte bene, ma Rybakina accelera e vola in semifinale

Sulle ali dell’entusiasmo l’italiana non si ferma, vince otto dei primi dieci punti del terzo set e si porta subito sul 2-0, estendendo a 7-1 la striscia di game incassati dal 2-4 della seconda frazione. Avvertito il pericolo, tuttavia, Rybakina rientra prontamente in partita, tornando ad ottenere parecchi punti da fondo e non disdegnando qualche discesa a rete in più. La 24enne nativa di Mosca si procura ben sette palle break nei due turni di battuta successivi, concretizzandone il minimo sindacale: due, appunto, per ribaltare nuovamente la partita e passare a condurre 4-2, esattamente come già successo negli altri due set.

I picchi di Rybakina sono sicuramente più alti rispetto a quelli di Paolini, ma anche i momenti di down della kazaka sono più amplificati. Alla fine, tuttavia, a prevalere sono purtroppo le montagne russe di Elena, che dopo il break subito in apertura cede appena due punti nei suoi ultimi tre turni di battuta. Anche in questo caso Jasmine prova a restarle attaccata, ma al servizio per restare nel torneo deve alzare bandiera bianca e arrendersi 6-3 5-7 6-3 dopo due ore e dieci di lotta. Per Paolini resta in ogni caso un’altra grande prestazione, come dimostrano anche i tanti applausi del pubblico di Stoccarda alla sua uscita dal campo. Da lunedì per Jasmine sarà ancora best ranking: guadagnerà una posizione, salendo al n°13, portandosi esattamente a 500 punti dal n°10 di Jelena Ostapenko.

Con la collaborazione di Giuseppe Di Paola

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