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26/09/2011 15:10 CEST - TORNEI ATP

Mayer a Bucarest, Tsonga a Metz

TENNIS -  A Bucarest Florian Mayer conquista il primo torneo in carriera. Ottima prova del tedesco che ha controllato la partita in lungo e in largo dopo aver superato qualche difficoltà iniziale (era sotto 3-1). A Metz, Jo-Wilfried Tsonga ha rispettato il pronostico battendo Ivan Ljubicic. Qualche difficoltà più del previsto per il francese che si è complicato la vita nel secondo parziale, prima di chiudere al terzo. Karim Nafea

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ATP 250 METZ

Un top ten ed un ex numero tre del mondo nella seconda e decisamente più blasonata finale della giornata. Sono dieci i titoli vinti i carriera da Ivan Ljubicic, tra cui un Master 1000, contro i cinque sigilli del francese Jo-Wilfried Tsonga.

L'abbacinante totemico (cit) è considerato superfavorito, nonostante sia indietro nei confronti diretti (3-2 Ljubo), e prova a diventare il quinto francese a vincere questo torneo dopo Arnaud Clement nel 2003, Jerome Haehnel nel 2004, Gael Monfils nel 2009 e Gilles Simon l'anno scorso.

L'inizio della partita ci offre un ottimo Tsonga: veloce con i piedi (!!), poco falloso da fondo anche col rovescio e ben centrato con i colpi di tocco. Il risultato è un break a freddo ai danni di Ljubicic che ancor prima di entrare in partita si trova in svantaggio. Particolarmente bravo Tsonga a recuperare da 40-30 con un gran punto ed un mezzo miracolo sulla palla break, dove ha risposto ad un prima devastante del croato e si è difeso strenuamente prima di conquistare il punto.

Il resto del set scivola via abbastanza comodamente per Tsonga, unico sussulto, nel finale: Tsonga conquista un secondo break e va 5-2 e servizio. Nel game successivo si concede una piccola pausa che cancella con un terzo break che gli vale il 6-3. 

Tsonga sembra assolutamente in controllo e Ljubicic non riesce a trovare risposte alla potenza ed alla precisione del transalpino. Nel quarto game del secondo parziale un gran rovescio vincente, arrivato alla fine di uno scambio estenuante, gli regala il break che sembra affondare definitivamente le speranze di Ljubo, tantopiù che Tsonga allunga sul 4-1. Sul 4-2 qualche errore banale concede a Ljubicic due chance per ricuperare il break. Il carismatico sosia di Cassius Clay annulla la prima con un ace a 223 km/h e la seconda con una serie di diritti devastanti con i quali alla fine sfonda la difesa di Ljubicic. La fortuna è dalla parte del croato però ed un nastro su un passante che mette fuori causa Tsonga gli regala una terza opportunità di controbreak. Stavolta Jo-Wilfried è molto meno totemico e regala un doppio fallo che riapre la partita. Da qui in poi la partita si trascina al tie-break.

Anche nel gioco decisivo Tsonga si costruisce un vantaggio (4-2) ed anche qui lo spreca, subendo un parziale di 5 punti a 0 che conduce il match al terzo.

Come nel primo set Tsonga si guadagna subito un'opportunità di costruirsi un vantaggio ma due ace consecutivi di Ljubicic lo respingono. Non dovrà aspettare molto, infatti, un game più tardi arriva il break, grazie ad una successione di punti eccezionali, nell'ordine: un rovescio strettissimo, un contro palla corta ed un passante miracoloso di rovescio al termine di un scambio intensissimo.

A questo punto le ultime speranze di Ljubo svaniscono e Tsonga non ha più difficoltà, chiudendo con un altro break, il sesto della partita, per 6-3 6-7 (7-4) 6-3.

Questo è il sesto titolo per il francese che conquista cento importantissimi punti in ottica Master di Londra (è settimo nella race), nonostante abbia cercato in tutti i modi di complicarsi la vita. . L'impressione è che questo Tsonga potrà dire la sua in tutti i tornei indoor (lui che ha vinto anche un titolo a Parigi Bercy, con Roddick). Ammirevole Ljubicic che continua a giocare un tennis stilisticamente eccezionale nonchè molto efficace

ATP 250 BUCAREST

La prima finale di domenica, quella di Bucarest, se la giocano lo spagnolo Pablo Andujar ed il teutonico (cit) Florian Mayer. Il primo è alla ricerca del secondo titolo dell'anno e della carriera (dopo la vittoria a Casablanca contro Potito Starace) dopo aver battuto Juan Ignacio Chela che lo fermò in finale un anno fa. Prosegue invece la Quest del secondo per il primo titolo in carriera dopo aver perso tutte e quattro le finali disputate fino ad oggi.

L'unico precedente, giocato proprio a Bucarest l'anno scorso, è stato vinto da Andujar, ma da allora Mayer ha effettuato un salto di qualità davvero notevole, che l'ha portato al best ranking (n° 18) poche settimane fa.

La partita comincia in modo quantomeno singolare, con Florian Mayer che si adatta al gioco dell'avversario giocando prevalente sul ritmo, senza impiegare le micidiali  variazioni che caratterizzano il suo tennis. Così Andujar, completamente a suo agio, inizia a comandare da fondo, senza mai lasciare l'iniziativa al tedesco. I primi tre giochi filano via lisci ma nel quarto game un errore ed un doppio fallo di Mayer regalano all'iberico tre palle break consecutive. Mayer è bravo sulla prima e sconsideratamente eccezionale sulla seconda, salvata da una palla corta che si è praticamente stampata per terra, ma un errore di rovescio sul 30-40 regala il vantaggio del break ad Andujar.

Il game successivo pare scontato ma sul 40-15 un doppio fallo ed un paio di errori gravi, concedono al tedesco la chance di riportarsi in partita. Dopo aver fallito un prima opportunità, per merito di Andujar con un ottimo schema palla corta passante, Mayer se ne guadagna un'altra per poi dimostrare di essere defintivamente entrato in partita con uno splendido rovescio lungolinea in contropiede che gli regala il punto ed il break: 2-3.

Questo è l'inizio di un parziale devastante di undici giochi ad uno (11-1!!!). Mayer e a questo punto completamente in controllo, di se e della partita, e lo è vieppiù quando, sul 3-5, Andujar si fa nuovamente rimontare da 40-15. Il set finisce con una risposta devastanta di diritto: 6-3.

Il secondo set è una passerella per il tedesco che giocando a braccio sciolto offre un ottimo spettacolo con palle corte estremamente cariche di effetto e vincenti da tutte le parti del campo, unica piccola fermata, sul 5-0, ma nulla gli impedisce pochi secondi dopo di alzare le braccia al cielo per l'aarivo della tanto agognata prima vittoria.

Gran prestazione di Mayer che ha decisamente meritato il trionfo: niente da dire ha vinto il migliore; discutibile però l'atteggiamento mentale di Andujar che non solo non ha saputo gestire il vantaggio ma che si è anche arreso completamente all'avversario alla prima difficoltà.

Florian Mayer b. Pablo Andujar 63 61

 

Karim Nafea

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