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06/11/2011 12:44 CEST - Fed Cup

Kvitova facile, Sveta pareggia

TENNIS – Dopo la prima giornata della finale di Fed Cup a Mosca 1-1 tra Russia e Repubblica Ceca. Nel primo singolare Petra Kvitova conferma il suo eccezionale stato di forma e lascia appena 4 giochi alla malcapitata Kirilenko (6-2 6-2). Nel secondo la Kuznetsova mette in campo tutta la sua esperienza e regola in appena due set una disastrosa (soprattutto al servizio, 8 doppi falli) Safarova con il punteggio di 6-2 6-3. Stefano Tarantino

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Russia Czech Republic Tennis Fed Cup - Petra Kvitova
Russia Czech Republic Tennis Fed Cup - Petra Kvitova

L'eccezionale stato di forma di Petra Kvitova, la grandissima esperienza e la partita perfetta di Svetlana Kuznetsova. Queste le chiavi di lettura della prima giornata della finale di Fed Cup tra Russia e Repubblica Ceca in corso di svolgimento a Mosca conclusasi con il punteggio in perfetta parità sull'1-1.

Troppo superiore la Kvitova rispetto alla Kirilenko (chiamata a sostituire all'ultimo momento la Zvonareva infortunata) nel primo singolare, troppo fallosa la Safarova nel secondo per pensare di impensierire una Kuznetsova tirata per l'occasione a lucido, preferita da Tarpischev in questa prima giornata alla Pavlyuchenkova.

Alla fine ha avuto ragione il capitano non giocatore russo che ha chiuso in parità come detto la prima giornata e che si giocherà tutto domani avendo anche (come di solito ci ha abituati) la possibilità di poter contare su un cambio di formazione in corsa con la Pavlyuchenkova sicuramente fresca e pronta alla battaglia (come del resto già avvenuto nel primo turno contro la Francia).

Certo se questa è la Safarova le padrone di casa hanno tutte le carte in regola per quantomeno poter provare a rinviare tutto al doppio decisivo e lì l'esito (dando per scontato che la Kvitova non si batte nel singolare) sarebbe tutt'altro che scontato, visto che se la Repubblica Ceca può schierare la Peschke (nr. 1 della specialità), Vesnina e Kirilenko tra le russe non sono in doppio da buttare (anzi).

Vediamo nel dettaglio i due singolari disputati oggi.

KVITOVA-KIRILENKO 6-2 6-2

La Kvitova concreta, spietata ed eccezionale di questo finale di stagione porta avanti la sua nazionale nella finale di Fed Cup in corso di svolgimento a Mosca. Battuta in un'ora e nove minuti di gioco la russa Kirilenko (chiamata all'ultimo momento a sostituire l'infortunata Zvonareva) con il punteggio abbastanza netto di 6-2 6-2.

La nr.2 del mondo ha fatto fatica inizialmente ad entrare nel match, avvertendo probabilmente un po' di tensione, ma dal 2-2 del primo set non c'è stata praticamente più partita. La Kvitova una volta ritrovati i suoi colpi, con annessa precisione e potenza, ha lasciato le briciole alla sua avversaria che ha provato a reggere dapprima gli scambi e poi ad alzare un po' di più le traiettorie.

Non è però servito a niente, lo strapotere della ceca è stato disarmante, servizio più che efficace (ad un tratto le statistiche davano il 95% di punti con le prime), diritto e rovescio impeccabili e il più delle volte molto angolati (quasi sempre nei pressi delle righe), ottima copertura della rete con un paio di stop volley da urlo.

Come abbiamo detto il match ha avuto un minimo di equilibrio solo ad inizio primo set. La Kirilenko inizia ben decisa non mostrando assolutamente alcun timore reverenziale nei confronti della più quotata avversaria (con la quale oltretutto era 2-0 nei precedenti, anche se l'ultimo datato 2009) e soprattutto dando dimostrazione di essere comunque pronta mentalmente alla sfida nonostante la convocazione dell'ultimo momento.

La Kvitova invece appare contratta, un po' in difficoltà sulle prime della russa, fa fatica soprattutto ad aprirsi il campo con il suo diritto mancino che il più delle volte finisce in corridoio. Anzi, la ceca inizialmente gioca meglio di rovescio.

Si arriva sul 2-2 con la Kirilenko al servizio che sale 30-15. La russa commette però il primo doppio fallo del match e d'improvviso il match gira a favore della sua avversaria. La Kvitova centra un parziale di 9 punti a 1, strappa una prima volta il servizio all'avversaria (complice una bruttissima voleé sulla rete sbagliata dalla russa) e d'improvviso ritrova le sue bordate di diritto salendo 4-2.

La ceca ora appare più distesa in volto, i suoi occhioni azzurri sembrano ben puntati verso l'obiettivo finale, per la Kirilenko è l'inizio della fine. La russa prova nel settimo gioco un accenno di reazione e dallo 0-30 sul suo servizio centra tre punti consecutivi.

Ma la Kvitova ha il piede sull'acceleratore e non lo stacca più, una grandissima risposta aggressiva ed un altro doppio fallo della Kirilenko che forza anche la seconda per evitare le bordate della sua avversaria e siamo 5-2. La ceca va come un treno, un paio di stop-volley fantastiche ed un 'ottima copertura della rete ed il primo set si chiude in 32 minuti sul 6-2.

Anche Kafelnikov (stranamente meshato) e Safin presenti sugli spalti capiscono che tira una brutta aria. La panchina ceca invece sente odor di vittoria ed incita a più non posso la propria rappresentante. Tarpischev, inespressivo come sempre, prova a dare qualche consiglio alla sua giocatrice ma non c'è nulla da fare.

Partenza strong della Kvitova nel secondo set, break in apertura con un paio di risposte aggressive, ma soprattutto con un ritmo ed una velocità di palla che la russa non reggerà mai e poi mai. La ceca è soprattutto disarmante nelle sue traiettorie che le consentono con incredibile facilità di aprirsi il campo, di avanzare verso la rete e di chiudere il punto ora con una voleé, ora con uno schiaffo al volo, ora con fantastiche stop-volley basse. La Kirilenko fa quel che può, ma non riesce a procurarsi l'ombra di una palla break.

E' costretta anzi sull'1-3 ad annullarne una con un servizio vincente e poi grazie ad un gratuito della sua avversaria riesce comunque a tenere la battuta, ma la capitolazione è vicina. Infatti nel settimo gioco la Kvitova risale dal 30-0 Kirilenko sul servizio della russa con una grandissima risposta di diritto incrociato, e poi si procura la palla break con un grandissimo schiaffo al volo.

La Kirilenko commette un gratuito di diritto e manda la sua avversaria a servire per il match. Dopo un'ora e nove minuti la ceca può alzare le braccia al cielo chiudendo con un ace e porta la Repubblica Ceca sull'1-0.

KUZNETSOVA-SAFAFROVA 6-2 6-3

Ci voleva la finale di Fed Cup per rivedere in campo la Kuznetsova dei bei tempi. E' vero che una grossa mano l'ha avuta dalla sua avversaria, oggi più fallosa ed incerta che mai, soprattutto al servizio (8 doppi falli e una seconda mai veramente pericolosa) , ma la russa ha interpretato il match come meglio non poteva.

Innanzitutto era d'obbligo non lasciare il pallino nelle mani della Safarova che quando in giornata comanda gli scambi a suo piacimento e così Svetlana ha messo dalla prima all'ultima palla pressione alla sua avversaria che tranne in alcuni momenti non è mai riuscita a prendere il comando del ritmo (e di conseguenza a trovarlo).

Inoltre Svetlana aveva l'obbligo di restare sempre in partita, perché si sa che la Safarova in alcune occasioni va a corrente alternata, ma se d'improvviso ritrova fiducia è capace di girare la partita. Anche questa missione è perfettamente riuscita, la Kuznetsova ha avuto un piccolo calo ad inizio secondo set quando ha subito il primo break del match (che in quel momento era un controbreak), ma alla prima occasione ha strappato nuovamente il servizio all'avversaria che ha quel punto non è più riuscita a rientrare in partita, demoralizzata anche psicologicamente dalla giornata alquanto negativa.

La cronaca del match è presto delineata. La Safarova nel primo gioco della partita sale subito 30-0, poi commette due doppi falli (che segneranno il suo match, rendendola di conseguenza insicura al servizio) e concede subito il break alla sua avversaria. La russa capisce il momento di sbandamento della ceca che commette gratuiti in sequenza (alla fine saranno ben 30 contro i 20 della Kuznetsova) e fila via diritta con il vento in poppa. Altro break al terzo gioco e poi c'è il 4-0.

La Safarova soffre ancora alla battuta nel quinto gioco ma stavolta tiene il servizio, la Kuznetsova però non tentenna e agevolmente chiude il primo set 6-2.

Rispetto al primo singolare il capitano non giocatore ceco Pala pare molto più preoccupato (e ne ha ben donde) e prova stare vicino alla sua giocatrice dandole ad ogni campo molti consigli.

La Safarova sicuramente tiene ora meglio gli scambi rispetto all'inizio, ma il servizio è sempre deficitario e quello è il colpo fondamentale per il gioco della ceca, abituata a scambi veloci. Non riuscendo di conseguenza a mettersi in ritmo con una buona prima la giocatrice ceca perde fiducia e continua ad alternare buoni vincenti a clamorosi gratuiti, sia di rovescio che di diritto.

Il primo game del secondo set è un po' lo specchio del match. La ceca prima commette un doppio fallo, poi con un ace sale 40-30. La Kuznetsova fa un incredibile recupero su un tentativo di palla corta al termine di un bellissimo scambio e si riporta in parità. La Safarova centra un servizio vincente e si procura un'altra palla per l'1-0, ma commette un altro gratuito di diritto ed è di nuovo parità. Ancora servizio e diritto e terza palla per il vantaggio nel secondo set, ma il terzo gratuito di diritto dà ancora la parità alla Kuznetsova.

A questo punto la russa non perdona, gran diritto lungolinea chiuso con uno smash e poi quarto gratuito consecutivo (seppur fuori di un niente) della sua avversaria, subito break e russa lanciata verso il traguardo.

La Safarova però prova comunque una timida reazione, finalmente riesce ad essere più aggressiva e ad approfittare dell'unico passaggio a vuoto di Svetlana, c'è subito il controbreak. Addirittura la ceca tiene il servizio nel game seguente e per la prima volta nel match mette la testa avanti (2-1), ma è un fuoco di paglia.

Nel quinto gioco altri due doppi falli della Safarova danno un nuovo break di vantaggio alla Kuznetsova, che ha troppa esperienza dalla sua parte per permettere alla sua avversaria di rientrare in partita.

Difatti la russa torna il muro del primo set, non molla mai recuperando in alcune occasioni l'impossibile, non permette alla sua avversaria di tornare nel match non concedendo l'ombra di una palla break ed al nono gioco con tre fantastici rovesci consecutivi in risposta strappa di nuovo la battuta alla Safarova e chiude 6-2 6-3 in un'ora e ventidue minuti dando la fondamentale parità alla sua rappresentativa.

Ne guadagna a questo punto lo spettacolo e l'equilibrio della seconda giornata, le ceche sembrano sempre un pelino favorite, ma le russe hanno dimostrato di potersela giocare sino in fondo nonostante la defezione importante della Zvonareva.

Stefano Tarantino

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