03/12/2011 02:10 CEST - coppa davis

Impresa disperata per l'Argentina

TENNIS - Dopo la facile vittoria di Nadal e quella in rimonta di Ferrer, la Spagna è a un solo punto dalla conquista della sua quinta insalatiera. Se il primo punto era scontato, il secondo è stato molto combattuto: Del Potro ha fatto vedere del gran tennis, portandosi in vantaggio per due set a uno, ma alla fine la maggiore regolarità e freschezza di Ferrer hanno avuto la meglio. Ridotte al lumicino le speranze argentine. Rino Tommasi

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David Ferrer

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Un altro miracolo agonistico di quello splendido lottatore che è David Ferrer avvicina la Spagna alla Coppa Davis. In vantaggio per 2 a 0 dopo i primi due singolari, e con la garanzia di un Nadal da mettere in campo nel primo incontro della terza giornata, gli spagnoli devono davvero ringraziare il loro secondo giocatore, che già due anni fa era stato protagonista di una memorabile rimonta contro il ceko Radek Stepanek.
Impeccabile all’avvio, Ferrer ha sfruttato l’inizio incerto di Juan Martin Del Potro, ma appena l’argentino ha messo a punto i suoi colpi ha vinto il secondo ed il terzo set e soprattutto ha dato l’impressione di poter prendere il largo nel quarto.

Ferrer è stato splendido per come si è opposto all’evidente superiorità tecnica del suo avversario, che in alcuni momenti ha ricordato il giocatore che era riuscito a battere Roger Federer in una memorabile finale dell’Open degli Stati Uniti. Ferrer è stato bravo a rimanere aggrappato alla partita nella stretta finale del quarto set ma poi ha imposto la sua migliore condizione fisica e le sue più solide qualità agonistiche nel quinto quando Del Potro ha perso lucidità ed ha sbagliato qualche facile conclusione.
Se c’erano dei dubbi sulle condizioni di forma di Rafael Nadal, reduce da una edizione poco fortunata del Masters, il giocatore spagnolo li ha spazzati via tutti dominando con grande sicurezza Juan Monaco, che gli argentini avevano gettato allo sbaraglio nella speranza di poter utilizzare un Nalbandian più riposato in un singolare decisivo su un eventuale due pari nella terza giornata.

I regolaristi, la categoria alla quale certamente Monaco appartiene, non hanno mai avuto fortuna contro Nadal al quale ha probabilmente fatto comodo avere a propria disposizione una partita nella quale aggiustare i propri colpi e ritrovare fiducia. Insomma non era questo l’incontro in cui l’Argentina poteva sperare di raccogliere uno dei tre punti che le servono per rovesciare il pronostico. Si è visto fin dalle prime battute che Monaco non aveva le armi per mettere in difficoltà Nadal ed era destinato a subirne l’implacabile ed ossessiva regolarità.

A questo punto le speranze dell’Argentina sono legate alla possibilità di vincere il doppio ma soprattutto di sperare in un miracolo di Juan Martin Del Potro e David Nalbandian, escluso strategicamente dal primo singolare proprio in vista di quest’ultima disperata possibilità. In ogni caso anche se gli argentini dovessero vincere il doppio e Del Potro dovesse battere Nadal nel primo singolare di domenica (impresa tutt’altro che facile) bisognerà sempre che Nalbandian (o Monaco) batta Ferrer nell’ultimo singolare. In definitiva è molto più probabile che la Spagna vinca la sua quinta Coppa Davis piuttosto che l’Argentina riesca a conquistare per la prina volta un Trofeo che le è sempre sfuggito.

Rino Tommasi