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22/12/2011 23:08 CEST - WTA Tour

Pennetta grande con le grandi

TENNIS - Ecco quali sono le giocatrici che nel 2011 hanno avuto il miglior rendimento quando hanno affrontato le top 10. Conferme, ma anche sorprese nel riepilogo di fine anno che tiene conto di tutte le vittorie ottenute sulle top ten: bilanci, percentuali, idiosincrasie e qualche curiosità. Numeri in cui eccelle Petra Kvitova, le russe sono deficitarie, e la Pennetta rispetto alla Schiavone...AGF

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Kvitova, Pennetta e Petkovic. Ovvero, le tre “ammazza grandi del circuito”, le uniche giocatrici capaci di vincere più del 70% dei match giocati contro una top-10 nel 2011. Non si tratta di una statistica raffinata, di una meditata rielaborazione della stagione appena conclusa. Durante l'anno ho semplicemente preso nota di chi riusciva a sconfiggere le migliori in classifica. A partire da questa selezione, per le giocatrici capaci di vincere almeno due volte ho elaborato due ulteriori tabelle:
- il bilancio complessivo, che tiene conto non solo delle vittorie ma anche delle sconfitte con le prime dieci
- la percentuale vittorie/sconfitte contro le top ten

Mentre nella prima tabella sono elencate tutte le vittorie stagionali contro le prime dieci, nelle elaborazioni successive ho escluso chi ha ottenuto una sola vittoria, ritenendo che il dato non fosse sufficiente a raggiungere un minimo di attendibilità.
I ritiri a match in corso sono stati assimilati a normali sconfitte, mentre non sono stati considerati i walkover. (La più fortunata è stata Marion Bartoli con 2 vittorie per ritiro su 6).

Nessuna pretesa di scientificità: i risultati così raccolti e organizzati hanno un valore relativo. Chi proprio non condivide i criteri scelti, può interpretare il tutto come uno svago di fine anno, oppure come un pretesto per ricordare qualche match importante, magari trascurato.
Sulla scorta di questi dati ho sviluppato alcune considerazioni, fra le tante possibili:

Percentuali
La percentuale è normalmente il dato che consente i confronti più corretti:

- Prima è Petra Kvitova, con il 72,2% (13 vinte, 5 perse). Poco da dire: un'altra conferma del suo anno d'oro.
- Seconda Flavia Pennetta: 71,4% (5-2); abbastanza sorprendente, visto che la percentuale di rendimento contro le top ten è nettamente migliore che contro tutte le altre: 59,5% (28-19).
Eppure una tesi ricorrente è che il suo gioco sarebbe adatto per affermarsi nei confronti delle giocatrici medie ma non con le migliori.
- Terza Andrea Petkovic (70%), che ha sì vinto una partita per ritiro (Venus agli AO), ma ha anche saputo approfittare senza esitazioni del periodo difficile della Kvitova durante i tornei americani estivi (Toronto e Cincinnati). Tutto sommato l'annata di Andrea è stata una delle più costanti a livelli medio-alti, e anche questo dato è una piccola attestazione dei suoi progressi.
- Quarta Caroline Wozniacki, che però nel 2011 non ha mai sconfitto una top five, ad eccezione della Schiavone, numero 5 a Bruxelles.
Clijsters e Cetkovska eguagliano la Wozniacki percentualmente, ma con un numero di partite esiguo (3 in totale), numero che diminuisce l'attendibilità del piazzamento.

Le bestie nere
Quando si incontrano alcune giocatrici, la conclusione sembra già scritta. Nel 2011 si sono consolidate alcune tendenze, o sono emerse nuove idiosincrasie. C'è chi ha assommato tante vittorie grazie a poche “vittime”, ripetutamente sconfitte:

- Stosur (9 vittorie in totale): 4 volte vincente su Na Li e 3 volte su Zvonareva
- Radwanska (9 tot): 4 volte su Zvonareva e 3 volte su Schiavone
- Wozniacki (8 tot): 3 vittorie su Schiavone e 3 su Jankovic
- Sharapova (6 tot): 3 vittorie su Stosur (con cui ha perso l'imbattibilità a Istanbul)

Di fronte a risultati quasi prestabiliti ed ineluttabili, viene da pensare che in qualche caso i sorteggi dei tabelloni possano aver particolarmente influito sugli esiti dei tornei.

 

Negli Slam
Na Li è stata la giocatrice che ha ottenuto più vittorie negli Slam, sei. Il suo caso è unico rispetto a tutte le altre, e indica come abbia saputo esprimere il miglior tennis nei momenti più importanti della stagione.
Diverse giocatrici, al contrario, non sono riuscite ad imporsi neppure una volta negli Slam pur con molte vittorie negli altri tornei: a zero vittorie nei Major ci sono Radwanska (9 vittorie altrove), Azarenka (7), Sharapova (6) e Bartoli (6). Anche se va ricordato che Marion ha battuto a Wimbledon Serena (che però quest'anno ha giocato solo quando era uscita dalle prime dieci).

Le Italiane
Risultati opposti e speculari per le prime due italiane: 2-5 Schiavone, Pennetta 5-2.
Un dato 2011 che sembra smentire il 2010, in cui la Schiavone aveva saputo gestirsi al meglio nelle occasioni importanti, lasciando semmai a desiderare nelle partite di routine contro giocatrici più deboli. Solo Francesca e Flavia compaiono in tutte le tabelle, avendo all'attivo almeno due vittorie.
Per quanto riguarda le altre top 100:
- 1-5 per Roberta Vinci. Una sola vittoria in stagione, ma sulla la numero uno Wozniacki (Toronto).
- 0-7 per Sara Errani, che non ha trovato il gioco per tenere testa alle più forti.
- 0-2 per Alberta Brianti, con l'aggravante di aver perso entrambe le volte per 6-0, 6-1 (da Wozniacki e Azarenka).
- 1-0 per Romina Oprandi. Per la regina degli ITF americani, un unico match disputato e vinto, e di grande prestigio: 7-6, 6-3 sull'erba di 'S-Hertogenbosch contro Kim Clijsters (per la verità con problemi alla caviglia).

Russe in difficoltà nel 2011
Sono 31 le giocatrici capaci di vincere almeno due volte contro una top ten. Di queste 31, ben sette sono russe (Voskoboeva è kazaka dal 2008, ma russa di formazione sportiva). L'aspetto curioso è che nessuna ha una percentuale positiva. Solo la Kleybanova arriva al 50% (2-2); tutte le altre sono al di sotto del 50%.

Wimbledon: sconfitta-record al campo 14
21 giugno 2011: la numero 10 del mondo Samantha Stosur affronta al primo turno Melinda Czink. Certo non una sconosciuta (28 anni, numero 37 nel 2009), ma la mancina ungherese viene da un lungo infortunio ed è precipitata oltre la 700ma posizione ad inizio anno; è ammessa al tabellone principale grazie al ranking protetto.

La Stosur a Wimbledon non ha mai brillato, però è reduce dalle semifinali di Eastbourne, e secondo Dave Taylor, il suo allenatore, Sam ha alle spalle una “very, very good preparation”. Il coach prima della partita è ottimista e parla anche dei turni successivi.

Sembra proprio un sorteggio fortunato; e invece si trasforma nella sconfitta-record di una top ten nel 2011, visto che è quella subita per mano della giocatrice più indietro in classifica (n° 262 in quel momento). Qui le immagini del match.

Il caso Arvidsson
Lo ribadisco: non ha senso attribuire un valore assoluto a questi dati. A volte certificano un'annata notevole, ma altre volte testimoniano piuttosto che non si deve dimenticare la rilevanza di circostanze particolari. E così al nono posto del rendimento percentuale, giusto dietro Na Li, compare la numero 78 Sofia Arvidsson. In un anno in cui ha perso 26 posti nel ranking (a fine 2010 era numero 52), è riuscita a battere la numero 1 del mondo Wozniacki (per ritiro), la ex numero 1 Jankovic, e la giocatrice dell'anno Kvitova (a Pechino).

D'altra parte, la svedese avrà anche avuto fortuna, trovandosi probabilmente di fronte avversarie in condizioni non ottimali, ma ha saputo cogliere le sue occasioni fino in fondo, trasformandole in risultati di prestigio.

Rispetto alla vera classifica WTA
Vincendo almeno 2 match contro le prime dieci, 31 giocatrici sono rientrate nella tabella delle percentuali.
Se le confrontiamo con le prime 31 del ranking WTA (ultima tabella) ci si accorge che solo 5 non fanno parte dell'élite mondiale, e fino alla numero 22 ci sono tutte.

La più alta del ranking WTA con una sola vittoria è la numero 23, Roberta Vinci, mentre l'unica a non aver mai vinto un match contro le primissime è la numero 29, Nadia Petrova (0-5). Che però in stagione è riuscita a vincere un torneo International (Washington) ed è stata l'ostacolo più complicato da superare per la futura campionessa Stosur agli US Open (il match finì 7-6, 6-7, 7-5).

Va infine ricordato che Alisa Kleybanova, ora 69 al mondo, è ferma da mesi per un serio problema di salute, e se avesse potuto continuare a giocare sarebbe quasi certamente rimasta ai vertici del ranking WTA. Ad Alisa tutti gli auguri possibili di completa guarigione.

P.S. I risultati non sono stati elaborati usando un database, e quindi potrebbero esserci sviste o imprecisioni. Per le quali mi scuso anticipatamente.

AGF

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