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30/12/2011 12:13 CEST - Tennis e marketing

L'immagine è tutto...o no?

TENNIS - La portata comunicativa delle immagini dei tennisti, specialmente dei top player, è notevole. Nel 2011, anche sponsor lontani dal mondo del tennis hanno associato il proprio marchio ai giocatori con effetti non sempre convincenti. Dagli slip di Tipsarevic al gelato di Na Li, agli spot con Caroline Wozniacki di una compagnia aerea: quando la fantasia degli sponsor va oltre. Michele D'Alessio

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Novak Djokovic con Mercedes Benz
Novak Djokovic con Mercedes Benz

La portata comunicativa delle immagini dei tennisti, specialmente dei top player, è notevole. Sicuramente questo aspetto è cresciuto con l'avvento delle televisioni che danno una risonanza planetaria ai fornitori tecnici. Spesso è capitato di vedere  sponsor dappertutto, persino sui cappellini indossati dagli allenatori che vengono inquadrati in tribuna.

Ma nel corso di questo 2011, alcuni sponsor, anche molto lontani dall'ambiente tennistico, hanno voluto legare il proprio nome a quello di alcuni giocatori in maniera piuttosto singolare, dando come risultato spesso qualcosa di comico, piuttosto che di convincente.

L'intimo maschile è andato molto di moda, con Tipsarevic e Nadal protagonisti. Il serbo ha postato sulla sua pagina ufficiale di facebook, delle foto che lo ritraggono solo con dei boxer, piuttosto pittoreschi, di uno dei brand della sua nazione, Extreme Intimo. Ad uno sguardo attento, la natura estrema della foto esce fuori. E' infatti estremamente comico il suo sguardo convinto, una volta tanto, senza gli occhiali da sole.

Lo spot di Nadal per Armani è di un'altra pasta: è un filmato in cui lo spagnolo fa quello che sa fare meglio, ovvero corre, spogliandosi. Quando rimane solo con le mutande bianche di Armani si riveste ed esce all'aperto osservando il logo con GA volare via. Il tutto in bianco e nero. A colori è invece la campagna condotta sempre da Rafa per conto di Bacardi, nella quale sponsorizza il prodotto, ma soprattutto batte l'accento sul "bere responsabilmente". Nadal ha dichiarato di voler convincere tutti gli appassionati di tennis a moderare l'assunzione di alcol, e questo è il motivo principale per cui lui si è fatto testimonial di Bacardi (che per questo ha creato una bevanda dedicata a lui, il "Rafa Berry Smash").

In un ipotetico podio riguardante le pubblicità più divertenti, al terzo posto mettiamo quella di Na Li. La cinese, durante questa stagione ha avuto un exploit in campo, e di conseguenza, anche fuori. Oltre a Mercedes e Rolex, ha fatto da testimonial anche per la Haagen-Dasz, marchio tedesco di gelati. Nella foto appare sorridente mentre mangia il gelato, ma ci chiediamo, cosa c'entra col tennis? Al secondo gradino del podio, sicuramente qualcosa che si lega di più a questo sport, ovvero la spassosissima imitazione di Maria Sharapova fatta da Novak Djokovic, che per l'occasione ha indossato una parrucca bionda. Djokovic serve, inquadrato solo nella sua metà campo, e riceve una risposta imprendibile accompagnata da un inconfondibile urletto, che è proprio quello della stessa Sharapova, che appare divertita in questo spot creato dai pubblicitari della Head per promuovere la loro racchetta.

Pubblicitari della Head che hanno vissuto sicuramente un anno di grande ispirazione, visto che sul primo gradino del podio troviamo lo spot girato con Andy Murray per promuovere la pagina facebook della Head, dal titolo "Get closer Andy Murray". Sfruttando la diffusa mania per i social network, il famoso sponsor tecnico delle racchette di Agassi, ha ottenuto sicuramente quello che voleva, e, visto il filmato, viene la voglia di spingere su "mi piace". Questo è il filmato-spot dell'anno. Il più brutto? Forse quello con Caroline Wozniacki. Quelli della Turkish airlines potevano sfruttare meglio la sua immagine, ma la povera Caroline è stata costretta a delle poltronissime dell'aereo posizionate a bordo campo. Il tutto condito da una figura assai buffa di un arbitro che ripete il suo nome, con in sottofondo una musica che entra in testa. E chi ha visto il tennis su Eurosport, non può averla dimenticata. Ma era così proprio difficile fare qualcosa di meglio con l'immagine della Wozniacki?
 

Michele D'Alessio

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