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16/01/2012 13:31 CEST - Australian Open, Uomini

Tomic e "Dolgo"
che rimonte!

TENNIS - Tomic recupera da sotto due set a zero contro Fernando Verdasco chiudendo 46 67 64 62 75 in 4 ore e 13 minuti. Tomic è ancora in corsa per un possibile terzo turno di fuoco con Roger Federer. Si sveglia tardi Dolgopolov ma batte Jones 16 46 61 61 62. Mannarino gioca un gran primo set con Del Potro, ma l'argentino vince in quattro. Nadal avanti senza problemi. Da Melbourne, Massimiliano di Russo, Laura Guidobaldi, Daniele Malafarina

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Australian Open: Bernard Tomic esulta dopo il successo su Verdasco
Australian Open: Bernard Tomic esulta dopo il successo su Verdasco

Del Potro b Mannarino 26 61 75 64

Un anno fa agli Australian Open il cammino di Del Potro si era interrotto già al secondo turno, quando fu sconfitto in quattro set da Baghdatis, uno che su questi campi aveva raggiunto anni prima una sorprendente finale. Erano altri tempi, con l’argentino impegnato in un lento e difficoltoso recupero dell’infortunio al polso che l’aveva estromesso dalle competizioni per quasi un anno intero .

Il Del Potro che quest’anno si presenta a Melbourne merita senz’altro maggior considerazione, sebbene i numerosi passi falsi dell’anno passato hanno indotto i più a ritenere che difficilmente potrà tornare a far parte di quell’élite che oggi è rappresentata dai Fab Four e che ieri (fine 2009) assisteva quasi impotente alla scalata del gigante di Tandil. L’avversario di oggi era Adrian Mannarino, talentuoso mancino transalpino che l’anno scorso fu protagonista di un inizio di stagione interessante in virtù dei quarti raggiunti a Auckland e delle semifinali a Johannesburg.

Il primo set si apre con Del Potro alla battuta: nonostante non conceda palle break si intuisce che per l’argentino non sarà semplice. Mannarino gioca bene, aggressivo in risposta sulla seconda di servizio dell’avversario e sicuro con il rovescio bimane. Nel terzo game Del Potro combina un piccolo disastro, commettendo tre doppi falli che consegnano il break al francese. Subito dopo arriva il secondo break che di fatto consegna il set a Mannarino, che chiude poco dopo con il punteggio di 6 -2. E’ un Del Potro lontano parente di quello ammirato nei giorni migliori, troppo falloso e inconsistente con il servizio per pensare di vincere –almeno – questa partita. Solo tre vincenti, tra i quali un dritto devastante sull’1-5 che fa gridare al giornalista argentino vicino di posto “Una!” sono decisamente troppo pochi.

Nel secondo parziale il match cambia: i colpi dell’argentino cominciano a far male, tanto che le parti appaiono invertite. In un lampo il conto dei set torna in parità, con Mannarino in grado di conquistare un solo game. Il terzo set si apre sulla falsariga del primo, con l’immediato break in apertura di Del Potro. La partita di Mannarino vive di fiammate, i vincenti – anche piuttosto gradevoli- non mancano, ma alla fine chi porta a casa i punti che contano è l’avversario. Proprio quando il match sembra incamminarsi verso la più scontata delle conclusioni, arriva il controbreak con Del Potro che si ritrova 4-5 e 30-30 sul proprio servizio: l’argentino è bravo a trarsi d’impaccio e con quattro giochi consecutivi ad aggiudicarsi un set che si stava compromettendo e ad aprire il successivo con un break in suo favore.

Ancora una volta Mannarino sembra sull’orlo del baratro e ancora una volta con un colpo di coda riesce –temporaneamente- a raddrizzare la situazione conquistando il game successivo sul servizio di Del Potro alla quarta palla break in suo favore grazie a una stecca di dritto dell’avversario. Subito dopo però “Delpo” si riprende il break e di fatto la partita termina qui, concludendosi dopo tre ore di gioco con il punteggio di 2-6, 6-1, 7-5, 6-4 a favore del gigante di Tandil, che dovrà lavorare molto se vorrà dire la sua in un torneo che un paio d’anni fa non avremmo esitato a definire alla sua portata
 

Tomic b Verdasco 46 67(3) 64 62 75

Il grande giorno di Tomic !

Oggi, sotto un sole cocente, gli spettatori della Rod Laver Arena hanno sofferto ma, alla fine, esultato. L'idolo di casa, il giovane Bernard Tomic, n. 38 del ranking, si è aggiudicato il match di primo turn dello Slam di casa disputando una partita "maratona" molto dura contro lo spagnolo Fernando Verdasco (n. 22). L'incontro si è infatti risolto al quinto set con il punteggio di 4/6 6/7(3) 6/4 6/2 7/5 a favore dell'australiano che ha dimostrato grande grinta e la capacità di rimontare essendo in svantaggio di due set. Maturità, infatti, è la parola chiave del match . Maturità perchè il giovane Tomic è stato capace di restare nel match con la testa costringendo Verdasco a vincere due volte una partita che poteva esser finita in tre set. Maturità anche perchè nel quinto set Tomic ha saputo tenere i nervi saldi nonostante alcune occasioni sciupate per poi spuntarla per 75.
Rende merito al pubblico il giovane australiano: 'Non so come ho fatto a recuperare, credo sia merito vostro ragazzi. [...] È molto difficile parlare a match finito" ha continuato Bernard in conferenza stampa, " Probabilmente è stato uno dei miei migliori incontri [...]. Penso sia stata una buona prova per me oggi. Mi ha fatto capire cosa sono capace di fare [...]". Tomic ha dichiarato, inoltre, di essersi pentito di aver scelto di giocare il pomeriggio, a causa della temperatura elevata. Del resto Verdasco ha precisto che, forse proprio a causa del caldo, non si è sentito molto bene. La bellissima performance contro Nadal nel 2009 proprio qui a Melbourne (pur avendo perso il match alla fine) è ormai lontana.
 Tomic che non ha mai perso al primo turno all'Australian Open (chiedere a Starace) è ancora in corsa per un terzo turno di fuoco con Federer.
Alla fine del match ha dichiarato: "Oggi non è stato divertante, è stata una tortura e non so come ho fatto. Ma mi riposerò e spero di essere pronto per il secondo turno." Ora Tomic se la vedrà con il "gigante" Sam Querrey, n. 95 ATP.

Nadal b Kuznetsov 64 61 61

In serata si è concluso l’allenamento di Nadal, opposto nell' Hisense Arena ad Andrey Kuznetsov. Il maiorchino si è imposto piuttosto nettamente con il punteggio di 6-4, 6-1, 6-1 in un’ora e quarantasei minuti. Troppa la differenza tra i due tennisti, con Nadal che ha concesso appena tredici punti sul proprio servizio mostrando a tratti un tennis di grande qualità. Il prossimo turno lo vedrà opposto al redivivo Haas, che si è sbarazzato in quattro set del qualificato Denis Kudla. La speranza è che possa essere un test più probante del match di oggi.

Nadal: "Ieri pomeriggio mi è capitata una cosa molto strana, ho sentito un forte dolore alle ginocchia mentre mi stavo sedendo su una sedia in albergo. Niente di strano, ora sono in piedi, ma è stato un pomeriggio duro e devo ringraziare l’organizzazione del torneo che mi ha permesso di eseguire tutti gli esami del caso. Ho ottenuto sollievo dalla fisioterapia e dagli antiinfiammatori locali. Nonostante la risonanza magnetica non avesse evidenziato alterazioni evidenti, ieri non ero sicuro al cento per cento che oggi sarei sceso in campo perché non riuscivo a muovermi come desideravo. Solo a fine giornata ho potuto ottenere nuovamente un’adeguata capacità di movimento. Ho iniziato il match con un po’ di paura e nervosismo per quello che mi è capitato ieri, solo dopo una decina di giochi tutto è tornato a essere normale. La cosa migliore è stata quella di aver sentito le ginocchia funzionare al meglio, così alla fine ho fatto una partita fantastica".

"Mi dispiace aver detto ieri quelle cose riguardanti Federer in pubblico, avrei dovuto affrontarlo di persona. Non dirò più nulla al riguardo. So che per voi sarà dura, ma parlerò solo di tennis giocato. Dopo tutto, a voi interessano solo quelle questioni, non il tennis".

 

Dolgopolov b Jones 16 46 61 61 62

Altro recupero da due set sotto per Dolgopolov il quale si è svegliato dopo aver perso i primi due set 61 64 con l'australiano Jones. Accesa la luce Dolgo ha lasciato la miseria di 4 game nei restanti 3 set al suo avversario.

Massimiliano di Russo, Laura Guidobaldi, Daniele Malafarina

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