16/01/2012 10:59 CEST - Australian Open
Bernard Tomic - 16.01.2012
Traduzione di Daniele Vallotto
Domanda: Sul campo hai detto di non sapere come ci sei riuscito. Qualche minuto dopo, puoi darci una risposta?
Risposta: È difficile spiegarsi dopo il match. È stato probabilmente uno dei migliori match che abbia giocato. Guardando a Wimbledon, ero sotto due set e di un break e vinsi in cinque set, credo, al secondo turno. Sai, non ho giocato molte partite al quinto. E non essendo del tutto in forma, è dura concentrarsi per venirne fuori e non so come ci sono riuscito oggi. Sono molto felice.
D: Sei rimasto deluso dal fatto di giocare di pomeriggio e non alla sera?
R: No, l'ho chiesto io. Che stupido (sorride). Non pensavo che sarebbe stato così caldo. È la prima volta negli ultimi mese dove è veramente così caldo. Ho scelto il momento sbagliato per giocare. Ma fortunatamente ho vinto.
D: C'è stato un momento nel match in cui il suo linguaggio del corpo ti ha mostrato qualcosa su cui focalizzarti?
R: Sì, nel terzo set. Ha pensato... ho avuto la sensazione che sapesse che stavo per perdere. Ho mollato un po' anch'io, penso di proposto. Ho mollato un po' e sembrava che non mi importasse. Lui ha pensato che avrebbe vinto il terzo set e quando è arrivato il tempo giusto l'ho brekkato. Sai, dopo il terzo set ha cominciato a farsi più teso e non colpiva più i suoi colpi.
D: Quindi l'hai un po' ingannato?
R: Sì, nel terzo set. Sapevo che se avessi alzato presto il mio livello anche lui l'avrebbe alzato e non avrebbe mollato. Ho fatto finta nei primi game di non esserci mentalmente ma in maniera di esserci comunque.
D: Cosa hai imparato dalla tua ultima apparizione contro Cilic a new York?
R: Non molto (ride).
D: Riguardo all'atteggiamento?
R: Sì, beh, Marin è un giocatore diverso. Tutti parlano di lui negli spogliatoi. Può battere chiunque e perdere contro chiunque nei primi cento. Il giorno in cui ha giocato contro di me è stato pazzesco, ha giocato il suo miglior tennis. Penso di non aver giocato molto bene nel secondo, ma ho imparato. Ho avuto una buona off-season in Asia e in Europa. Perderò altri match. Gli altri giocheranno bene. Batterò dei giocatori molto forti.
D: Hai imparato qualcosa da Lleyon (Hewitt, N.d.T.), giocando con lui la Coppa Davis?
R: Certo. Impari sempre qualcosa da un giocatore che è stato numero 1 al mondo. Da qualunque giocatore che è stato numero 1 al mondo puoi prendere qualcosa. Lleyton non molla mai. Questa è una delle ragione per cui ha raggiunto il numero 1. Penso di aver avuto questo oggi. Ho giocato un buon match, ho creduto in me stesso finché ho potuto. E questo mi ha permesso di farcela.
"Odio venire a New York. Odio la città, odio il torneo e odio Flushing Meadows. Dovrebbero buttare una bomba su questo posto"
Kevin Curren
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