19/08/2013 10:53 CEST - Wta Cincinnati

Serena - Azarenka: la miglior finale possibile

TENNIS - Wta Cincinnati: Williams insegue il 55mo titolo in carriera. Sarà la sesta finale contro Azarenka, il 15mo confronto tra le due migliori giocatori del mondo: 12-2 il bilancio per Serena. Alessandro Mastroluca

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La campionessa degli US Open 2012 Serena Williams abbraccia la finalista Victoria Azarenka (Photo by Al Bello/Getty Images)
La campionessa degli US Open 2012 Serena Williams abbraccia la finalista Victoria Azarenka (Photo by Al Bello/Getty Images)

Contro Na Li, Serena Williams ha toccato le 60 vittorie stagionali. Ne manca ancora una per raggiungere il 55mo titolo, che la porterebbe al settimo posto nella storia della WTA insieme a Lindsay Davenport e Virginia Wade.

La quindicesima sfida con Victoria Azarenka, n.2 del mondo, la terza stagionale, è la finale migliore possibile per il torneo di Cincinnati.

Altre cinque volte, Serena e Azarenka si sono ritrovate in finale: tre le ha vinte Serena, due la bielorussa, anche se il title-match di Doha di quest'anno si è trasformato in una vittoria per Serena, che con questo risultato ha superato proprio Vika in classifica e ripreso, prima giocatrice a farlo dopo i 30 anni, il numero 1 del ranking.

La prima finale risale al torneo di Miami del 2009. Azarenka domina 63 61 in 72 minuti una Serena Williams pesantemente incerottata dopo la semifinale con Venus, cogliendo così il terzo titolo stagionale, e in carriera, dopo le vittorie di Brisbane e Memphis.

Per la seconda bisogna attendere Madrid 2012 (in mezzo ci sono quattro vittorie di Serena, tre negli slam): l'anno della svolta nella carriera di Vika segna anche un salto di qualità nella loro rivalità. Nel blu dipinto di blu della Caja Magica, Azarenka, dominatrice della prima parte della stagione e meritatamente n.1 del mondo al momento della finale, naufraga in un mare tutt'altro che dolce. Serena umilia le prime due giocatrici della classifica mondiale, Maria Sharapova e Victoria Azarenka tra semifinale e finale, lasciando la miseria di otto game in quattro set. Una carneficina. "Il finale ace di seconda con cattivo rimbalzo che ha ingannato Vika", scrive Riccardo Nuziale, "è la fotografia perfetta di una partita mai esistita, dominata con irrisoria facilità da Serena fino al 61 30 per poi essere tranquillamente amministrata nelle battute finali" fino al 61 63 finale.

L'estate londinese incorona Serena regina di Wimbledon e del 2012. Nella semifinale dei Championships, si impone 63 76(6) con "una delle migliori prestazioni al servizio della carriera: 24 Ace (record personale), 70% di prime palle in campo da cui ha ricavato l’82% dei punti. Il suo primo set è assolutamente perfetto, con una pressione da fondo campo che non lascia tregua alla bielorussa. La sua determinazione quasi vorace la porta ad ottenere il break decisivo nel sempre fatidico ottavo gioco sul 4-3 in suo favore; la potenza di Serena è semplicemente incontenibile, il tabellino dice 20 vincenti e 4 errori".

Nel torneo olimpico, scrive Rino Tommasi, in semifinale "fa fare la figura della principiante" a Victoria Azarenka in semifinale e celebra un trionfo straordinario. Vince il titolo perdendo 17 game e celebrando il suo Golden Slam. Se infatti l'impresa di vincere in carriera i quattro titoli dello Slam e l'oro olimpico era già riuscita a Steffi Graf nel 1988 (peraltro in un'unica, magica, forse irripetibile, stagione), nessun tennista (uomo o donna) era mai stato capace di vincere in carriera i quattro major e l'oro sia in singolare che in doppio (titolo che conquistò il giorno dopo con Venus, ma che era già stato vinto dalle sorelle in altre due occasioni, a Sydney 2000 e Pechino 2008).

Sul duro di New York, però, Azarenka pare tutto fuorché una principiante. Anzi. Va a due punti dalla vittoria (sul 5-3 nel terzo), a due punti dal suo secondo slam stagionale, e dimostra di essere la più fiera rivale di Serena. La prima finale degli Us Open decisa al terzo set dal 1995, racconta Ubaldo Scanagatta, è "finita con Serena impazzita di gioia che ballava e cantava sul campo centrale, quasi fosse la prima volta e non la quarta qui, quindici in tutto.E’ stata una partita piena di suspence, perché Vika è riuscita a far match pari approfittando di una giornata in cui Serena era particolarmente fallosa, in particolare con il dritto a partire dal secondo set, e in vena di regali: 45 errori gratuiti eppure ha vinto lo stesso. Ma anche il numero notevolissimo di vincenti, 44, dice che Serena ha preso i suoi rischi, ha tirato quel che poteva tirare contro la bielorussa che sarà anche poco simpatica, e ai limiti della sopportabilità per tutti quegli urli, ma ha gran carattere e non ha fatto un metro indietro stasera. Appena 4 doppi falli per lei, insomma non ha tremato come in altre occasioni. Non mi pare che abbia regalato il match anche se è stata avanti 5-3 e sul 30 pari a due punti dal match (ma serviva Serena) e ricorderà magari questa partita come una grande occasione perduta. Ha tirato forte come poteva, ma anche lei non è riuscita con la prima a tirare forte come serena con la seconda. Serena ha fatto 63 aces nel torneo, e 17 doppi falli e su su 324 servizi e le avversarie non sono riuscite a ributtare la palla di là dalla rete 141 volte. Quasi la metà".

"Uno dei maggiori segreti del tennis è quello di sapere giocare i punti importanti" commenta Rino Tommasi, "ed è quello che Serena ha saputo fare meglio, ed è ancora per questo che ha meritato di vincere. La Azarenka, il prodotto di un paese che ha scoperto tardi il tennis mettendolo a disposizione di una gioventù con grandi qualità atletiche e con grandi motivazioni, ha tutto il tempo per aspettare".

Il 2012 si chiude con il doppio 64 di Serena nel round robin del Master di Istanbul che la incorona regina virtuale dell'anno. Un'infezione all'alluce costringe Azarenka al forfait prima della semifinale di Brisbane, lo scorso gennaio. Così, la prima sfida stagionale, una delle più belle partite del 2013, è l'incontro che certifica il sorpasso ufficiale di Serena su Azarenka. Un sorpasso che arriva, però, dopo una sconfitta. La bielorussa, anche se in una cornice certamente meno prestigiosa, completa idealmente l'opera lasciata a un passo dalla conclusione a New York, e si impone  76 (6) 26 63 in un match di altissimo livello tecnico.

"Le chiavi di lettura a scoprire le difficoltà che Vika crea a Serena sono essenzialmente due", commenta Riccardo Nuziale: "1) le grandi doti d’anticipo in risposta dell’Azarenka portano a smascherare un difetto che Serena ha sempre avuto, la lentezza all’uscita dal servizio. Difetto che spesso non emerge in quanto anche le seconde della Williams mettono in grave difficoltà le avversarie, ma questo con Vika – che anche oggi le ha risposto spesso e volentieri tra i piedi –  non succede 2) è una prosecuzione del primo punto. Azarenka non può vantare il gioco d’attacco di Serena (ma chi può farlo?), ma coniuga come nessun’altra attualmente un formibabile livello difensivo a un ottimo fiuto offensivo, ha un istinto infallibile nel sapere mescolare logoranti muri che portano l’avversaria a colpire la pallina sempre nei pressi della riga di fondo, a accelerazioni vincenti. Questo porta anche una colpitrice spaziale come Serena a dover essere sempre ad un livello altissimo; se gioca costantemente al 100% non c’è mai partita, Serena è la giocatrice che tocca picchi impensabili a chiunque, Azarenka compresa, ma quest’ultima è la più brava a garantire una performance mediamente di qualità altissima. È un tennis di metodico, costante logorio, quello dell’Azarenka, che pur non appariscente, obbliga l’avversario all’eccellenza costante, per poter far partita pari".

Un tennis che sul duro outdoor si esprime al meglio. Sulla terra rossa di Roma, però, nell'ultimo confronto diretto, Serena ristabilisce la sua legge. Vince 61 63 con 41 vincenti su 74 punti e riconquista il Foro (prima giocatrice che rivince a 11 anni di distanza) perdendo 14 game in cinque partite. Solo Evert (1975) e Sabatini (1991) hanno fatto meglio nell'Era Open, lasciando appena 13 giochi.

I PRECEDENTI: SERENA WILLIAMS - AZARENKA 11-2

2008 AUSTRALIAN OPEN MELBOURNE, AUSTRALIA R32 HARD Serena Williams 6-3 6-4
2009AUSTRALIAN OPEN MELBOURNE, AUSTRALIA R16 HARD Serena Williams 3-6 4-2 RET
2009 MIAMI MIAMI, USA F HARD Victoria Azarenka 6-3 6-1
2009 WIMBLEDON WIMBLEDON, GREAT BRITAIN Q GRASS Serena Williams 6-2 6-3
2010 AUSTRALIAN OPEN MELBOURNE, AUSTRALIA Q HARD Serena Williams 4-6 7-6 (4) 6-2
2011 TORONTO TORONTO, CANADA S HARD Serena Williams 6-3 6-3
2011 US OPEN US OPEN, USA R32 HARD Serena Williams 6-1 7-6 (5)
2012 MADRID Madrid, SPAIN F CLAY Serena Williams 6-1 6-3
2012 WIMBLEDON Wimbledon, GREAT BRITAIN S GRASS Serena Williams 6-3 7-6 (6)
2012 OLYMPICS LONDON, GREAT BRITAIN S GRASS Serena Williams 6-1 6-2
2012 US OPEN FLUSHING MEADOWS, USA F HARD Serena Williams 6-2 2-6 7-5
2012 WTA CHAMPIONSHIPS - ISTANBUL ISTANBUL, TURKEY R1 HARD Serena Williams 6-4 6-4
2013 DOHA Doha, QATAR F HARD Victoria Azarenka 7-6 (6) 2-6 6-3
2013 ROME Rome, ITALY F CLAY Serena Williams 6-1 6-3

Alessandro Mastroluca

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