Marin Cilic non si è ancora ripreso totalmente dall’intervento chirurgico al ginocchio destro a cui si è sottoposto lo scorso gennaio, e deve così tirarsi fuori dai giochi dall’ormai sempre più imminente Roland Garros 2023: al via il prossimo 28 maggio.
Brutta battuta d’arresto, dunque, per il tennista croato che proprio nell’edizione passata dello Slam francese era riuscito nella personale impresa di completare il raggiungimento delle semifinali in tutte e quattro le prove Majors: ad impedirgli di disputare la finale contro il – quello che sarebbe divenuto – 14 volte campione del torneo Rafa Nadal, fu il norvegese Casper Ruud – quest’oggi sconfitto nel penultimo atto del Masters 1000 di Roma da un altro scandinavo come Holger Rune.
L’impossibilità di difendere il sostanzioso conguaglio di punti, 720, messi in cascina con il grande risultato del 2022, implicherà per il 34enne di Medjugorje un’importante discesa in classifica. A beneficiare del posto rimasto vacante nel tabellone principale di Porte D’Auteuil, sarà il ligure Fabio Fognini che dopo l’ottima performance agli Internazionali d’Italia si prepara ad assaltare quell’unico evento del Grande Slam in cui in carriera sia mai stato in grado di spingersi sino ai quarti di finale, alla ricerca di punti importanti da mettere in cascina per risalire il ranking e rientrare in Top 100: obbiettivo dai lui stesso dichiarato di voler conquistare entro Wimbledon.
Forfait di Carreno-Busta, al suo posto entra Mmoh
In verità, però, il veterano azzurro non era fin dall’apertura dei giochi il secondo alternate in lista ed in attesa di poter cogliere qualche forfait proveniente dai tennisti ammessi direttamente al main-draw parigino. Difatti, inizialmente Fogna era il terzo “tra coloro che sono lì a sperare con la bava alla bocca” – figurazione ironica ma che testimonia la centralità all’interno della stagione di un atleta della racchetta, ricoperta dal partecipare o meno agli Slam e quindi di conseguenza dalla nefasta ipotesi di dover saltare anche soltanto uno dei quattro appuntamenti irrinunciabili dell’anno -: davanti a lui era piazzato lo statunitense Michael Mmoh.
Quest’ultimo, a sua volta, si è introdotto in tabellone grazie alla rinuncia di Pablo Carreno-Busta. Il detentore del Masters 1000 di Montreal è stato fermato da quell’infortunio al gomito destro che lo sta tendendo lontano dalle competizioni dallo scorso 13 febbraio: più di tre mesi di assenza per il giocatore asturiano, che non disputa un match ufficiale dall’ATP 500 di Rotterdam. Il 31enne spagnolo ha ripreso ad allenarsi, ma il processo di riabilitazione e di recupero fisico dal problema patito prevede ancora alcune tappe prima dell’effettivo rientro nel Tour.
Kovacevic usufruisce del ritiro di Berrettini, un altro azzurro ora in attesa: Matteo Arnaldi
Tornando al ritiro con cui abbiamo aperto, quello del gigante Marin, e del conseguente ingresso di Fognini: adesso il prossimo alternate dell’entry list, che si potrà avvantaggiare di un nuovo ritiro di un protagonista del tabellone maggiore dell’Open di Francia, è un altro tennista italiano. Si tratta del 22enne di Sanremo, quindi conterraneo di Fabio, Matteo Arnaldi che sta ben figurando nelle ultime settimane soprattutto nell’altura di Madrid dove ha fatto fuori un certo Casperino Ruud.
Questo perché l’americano Aleksandar Kovacevic (n. 113 ATP), subito dietro il 35enne di Arma di Taggia in lista, ha già potuto usufruire del secondo ritiro consecutivo dallo Slam francese di – a proposito di esponenti della racchetta “nostrana” – Matteo Berrettini.
