ATP Roma: Rune, che rimonta su Ruud. Il danese in finale al Foro

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ATP Roma: Rune, che rimonta su Ruud. Il danese in finale al Foro

Ancora in finale il danese che rimonta da 6-7 2-4 e batte per la prima volta in carriera il norvegese

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Holger Rune - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
Holger Rune - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

dal nostro inviato a Roma

[7] H. Rune b. [2] C. Ruud 6-7 6-4 6-2

Holger Rune è il primo finalista degli Internazionali BNL d’Italia: il danese ha sconfitto Casper Ruud 6-7 6-4 6-2 rimontando da uno svantaggio di 6-7 2-4 e spuntandola in quasi 2 ore e 45 di partita. Prima vittoria per Rune che aveva perso tutti i quattro precedenti contro il suo avversario diretto, tra cui l’ultimo di Parigi finito tra diverse polemiche. Per il danese la seconda finale 1000 della stagione dopo quella di Montecarlo: dalla settimana prossima sarà sicuramente numero 6 del mondo, suo nuovo best ranking. Il suo bilancio contro nei match contro i Top 5 è vertiginoso: sette vittorie e una sconfitta. Per Ruud è invece il sesto ko su sette semifinali di livello 1000.

Primo set: livello alto e equilibrio spezzato dal tiebreak

Ruud inizia il suo match con un buon turno di battuta: un ace e un doppio fallo, ma soprattutto due scambi da fondo tenuti bene anche sulla diagonale di rovescio, a lui spesso particolarmente ostile. Il norvegese anche nel primo game in risposta fa le migliori code con il rovescio: un paio di soluzioni lungolinea e una risposta incrociata che rimane bassa gli portano il punto. Il numero 4 del mondo non riesce ad arrivare a palla break e perde un gioco da 14 punti grazie a due numeri di Rune nei pressi della rete. I successivi due turni di battuta per arrivare sul 2-2 sono di ordinaria amministrazione, mentre nel quinto gioco Ruud si ritrova 15-30 grazie a due belle risposte anticipate, ma risale con due bei servizi e un punto incredibile vinto con un recupero in avanzamento e un back in corsa con il baricentro all’indietro. Il norvegese continua a fare magie anche avanti 3-2: un passante eccezionale di rovescio in diagonale e in dritto lungolinea in contropiede lo portano ad avere tre palle break, ma queste vengono annullate alla grande da parte di Rune con due prime e un punto pazzesco sul 30-40 nel quale si difende, recupera una smorzata e riesce a far giocare un rovescio scomodo a Ruud.

Il finalista dell’ultimo Roland Garros sul 3-3 si ritrova a dover risalire dal 15-30, ma con due punti con lo schema servizio-dritto e un ace tiene ancora la battuta senza concedere palle break. Si arriva al tiebreak senza altri sussulti, anche se il danese si ritrova 0-30 nel dodicesimo game, ma ancora con due prodezze sotto rete riesce a salvarsi. Il tiebreak è un monologo da parte di Ruud che va subito in fuga con due minibreak sul 3-0 grazie a due errori di Rune. Il norvegese sul suo servizio è pressoché ingiocabile mettendo in campo solo prime e facendo frullare il drittone. Un drittone che a qualche spettatore ricorda Rafa Nadal, ora fermo ai box, visto che si alza un urlo “Vamos Rafa” dalle tribune. L’unica piccola indecisione per Ruud arriva sul 6-1, con un attacco sbagliato di dritto, ma ciò non impedisce al giocatore di Oslo di aggiudicarsi per 7-2 il tiebreak e il primo set.

Secondo set: Ruud si fa rimontare da un vantaggio di 4-2

Nel secondo parziale cala inevitabilmente il livello e l’intensità altissime tenute nel primo set. Il servizio rimane ancora protagonista, Rune riesce ad arrivare per la prima volta ai vantaggi sul servizio di Ruud nel secondo game, ma l’equilibrio totale permane fino al 2-2, quando dopo un’ora e 35 minuti di partita arriva il primo break, ed è in favore del norvegese che sfrutta un paio di incertezze con il dritto da parte di Rune che cede così la battuta a quindici. Il semifinalista uscente degli Internazionali d’Italia continua nella sua partita particolarmente ordinata e avanza fino al 4-2.

Il giocatore di Oslo sembra lanciato e va avanti 4-3 30-15 e sembra non essere deconcentrato dal medical time out “tattico” di Rune. Da qui in avanti commette in fila un doppio fallo, un errore di dritto e un errore di rovescio, concedendo così il doppio break alla prima palla break concessa dopo un’ora e 51 minuti di gioco. Il danese si complica la vita nel turno di battuta che lo porta 5-4, sbaglia uno schiaffo al volo, commette un doppio fallo, ma annulla alla grande le due palle break. Il passaggio a vuoto per Ruud arriva nel decimo game: perde la battuta a zero venendo sempre anticipato in uscita dal servizio e cede così il secondo set per 6-4, dopo che è stato avanti 4-2.

Terzo set: dominio di Rune

L’inerzia della partita si è completamente capovolta nel finale di secondo set: Rune adesso è più aggressivo e ha recuperato tutta la fiducia che mancava nel primo set e mezzo. Sul 2-1 arriva il terzo break in quattro turni di risposta per il danese con una pressione da fondo che Ruud non riesce più a reggere. Gli errori aumentano, specie dalla parte di rovescio per il norvegese che si spegne sempre di più minuto dopo minuto. In risposta il numero 4 del mondo non riesce più ad essere incisivo, continua a rispondere estremamente arretrato in campo e adesso Rune lo mette sotto pressione con i colpi di inizio gioco, non dandogli più respiro per sviluppare il suo gioco. Gli errori per Ruud si moltiplicano e sotto 2-5 commette altri due doppi falli e mette in rete uno schiaffo al volo: Rune è così in finale agli Internazionali d’Italia per la prima volta.

Rune ora affronterà uno tra Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas: è avanti 1-0 nei precedenti con il russo (vittoria recente a Montecarlo in due set) e 2-0 nei confronti del greco (vittorie lo scorso anno al Roland Garros e a Stoccolma): finale in programma domani alle 15.00.

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