Jamie Murray nominato direttore del Queen's

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Jamie Murray nominato direttore del Queen’s

Il 7 volte campione Slam in doppio segue le orme di Feliciano Lopez. Dal 2024 doppio ruolo, direttore di torneo e tennista professionista

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Jamie Murray - Queen's 2017 © Alberto Pezzali per Ubitennis
 

Jamie Murray, fratello di Andy, è stato nominato nuovo Direttore del torneo ATP 500 del Queen’s.

Una prestigiosa carica per il 37enne di Glasgow, vista la grande storia dell’evento londinese e l’indiscusso fascino del Club della Regina. Difatti si tratta pur sempre dell’appuntamento più importante, per quanto della medesima categoria del suo corrispettivo tedesco ma non paragonabile con Halle per appeal, della stagione erbivora dopo Wimbledon. Non a caso per il secondo anno consecutivo, e per la quinta volta da quando il premio è stato instituito nel 1990, il Queen’s è stato votato dai giocatori del circuito ATP come miglior evento di categoria 500 dell’intero Tour.

Il mancino di casa Murray ripercorrerà dunque lo stesso percorso che al tempo, nel 2019, fu intrapreso da Feliciano Lopez alla guida del Masters 1000 di Madrid: svolgere la doppia funzione di Direttore e tennista professionista, cioè organizzare un evento del calendario al quale fino a qualche mese prima il diretto interessato vi avrebbe preso parte esclusivamente come atleta agonista che compete sul campo da tennis.

In sostanza è come proiettarsi già in avanti anticipando il futuro, una mossa per certi versi lungimirante quando si è agli sgoccioli della carriera da giocatore e manca sempre meno per appendere la racchetta al chiodo. Nel caso dello spagnolo, il 42enne di Toledo ha mantenuto il doppio “incarico” fino al 2023: anno del suo ritiro ufficiale dalle competizioni, avvenuto nel ‘250’ di Maiorca. Jamie però non è l’unico suddito di Sua Maestà del mondo del tennis ad aver ricevuto di recente l’onere di passare dall’altra parte della “rete”: anche la connazionale Laura Robson è stata annunciata come neo direttrice del WTA 250 di Nottingham.

Il maggiore dei fratelli di Scozia è stato scelto per questo ruolo non soltanto per la sua grande esperienza nella disciplina del doppio, fra l’altro plurivittoriosa considerati i 7 titoli Slam tra doppio maschile e specialità del misto oltre alla prima piazza del ranking raggiunta nel 2016, ma soprattutto per via di una sua già precedente avventura nell’organizzare un appuntamento tennistico: la Battle of the Brits – che riprende il nome dal celeberrimo scontro, consumatosi nello spazio aereo britannico il 15 settembre 1940 durante il secondo conflitto mondiale, su larga scala che vide coinvolti 630 caccia Alleati contro 1120 aerei tedeschi di cui 620 caccia e 500 bombardieri – con protagoniste Scozia ed Inghilterra tenutasi in questi giorni ad Aberdeen. E proprio in occasione della prima edizione di questa esibizione, poi svoltasi nel 2022, Murray ha dovuto mettere in mostra le sue qualità organizzative nel fronteggiare la piaga del COVID che costrinse il rinvio di un anno nel 2021.

Jamie ha commentato ai microfoni della BBC il suo nuovo incarico:

È un vero onore avere questa opportunità concessami dalla Lawn Tennis Association, di poter lavorare assieme all’intero team nel corso della stagione all’organizzazione di un torneo così prestigioso e apprezzato, supportando lo sviluppo e la crescita dell’evento. Come molti sanno nutro un genuino interesse per l’aspetto relativo al business che si cela dietro gli eventi, avendo già avuto esperienze di questo tipo come direttore del Murray Trophy e più di recente organizzando la Battle of the Brits con l’obiettivo di garantire sempre la migliore esperienza possibile ai giocatori e ai fan che partecipano“.

Perciò dal 17 al 23 giugno prossimi, settimana del Tour che ospiterà l’edizione 2024 del Queen’s, Jamie Murray non potrà essere ai nastri di partenza del tabellone di doppio – un torneo che in carriera ha vinto in unica circostanza nel 2017 in coppia con Bruno Soares superando in finale i francesi Benneteau e Roger-Vasellin, perdendo invece due finali: nel 2014 al fianco di John Peers, venendo sconfitto nel match per il titolo proprio dal brasiliano Soares e da Peya, poi quattro anni dopo (stavolta con Bruno tornato a fare coppia con lui) si è ritrovato l’australiano Peers a sbarrargli la strada verso il successo assieme a Kontinen – salvo tornare in campo per le restasti 37 settimane del calendario ATP.

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