Dal tennis non si scappa. Ti rincorre. Tra le decine di casi di ex tennisti poi diventati commentatori televisivi o persino coach si è aggiunto a questa lista da circa un anno l’ex numero 4 al mondo Tomas Berdych, ritiratosi dal circuito professionistico nel 2019 all’età di 34 anni. Dopo lo straordinario Australian Open 2023 del connazionale Jiri Lehecka, fermato ai quarti di finale solamente da Stefanos Tsitsipas, si è saputo che il finalista di Wimbledon 2010 ha deciso di inviare un messaggio all’allenatore del giovane ceco, Michal Navratil. Quest’ultimo, amico di vecchia data di Berdych, li ha poi fatti incontrare e dal torneo di Montecarlo 2023 è ufficialmente iniziata questa splendida collaborazione tra Tomas e Jiri.
“Gli ho semplicemente chiesto se gli sarebbe piaciuto viaggiare con me per qualche torneo per aiutarmi, e tornare così ‘in pista’ (da coach, ndr) da questa posizione diversa. L’idea gli è subito piaciuta” aveva dichiarato solo qualche giorno fa Lehecka parlando proprio di Berdych. “Tomas, sotto molti aspetti è lo stesso di quando era giocatore. È molto professionale e molto dedito al successo. Ovviamente, lui sta facendo tutto quello che voleva che facesse il suo team quando era lui il giocatore. Quindi sa cosa vuole il tennista, sa cosa sente e conosce il modo in cui deve intervenire”.
E i risultati di questo sembrano dare buoni frutti poiché, nonostante qualche difficoltà iniziale, Lehecka dallo scorso aprile ha raggiunto gli ottavi a Wimbledon, la finale a Winston Salem, ha conquistato il primo titolo in carriera ad Adelaide, il best ranking di numero 23 ATP e i quarti a Indian Wells sconfiggendo personaggi del calibro di Andrey Rublev e Stefanos Tsitsipas.
“Penso di riuscire a trasmettere la mia esperienza alle generazioni più giovani” ha fatto sapere Berdych in una recente breve intervista-social per Uomo Sport. “Mi piacciono le nuove sfide”. Poi, qualche parola sul suo pupillo Lehecka: “Abbiamo uno stile di gioco simile e apprezzo molto la sua personalità”. Tempo però anche di relax per il vincitore del BNP Paribas Masters di Parigi nel 2005. “Finalmente ora posso andare nei luoghi che ho sempre desiderato visitare” – continua Tomas – “ora ho anche iniziato a giocare parecchio a golf e mi godo la mia passione per le auto. Tutte queste cose mi sono sempre piaciute e ora che ho tempo posso dedicarmici”.
