ATP Rotterdam: Seppi vince in rimonta, Murray incontenibile, esce di scena Dimitrov

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ATP Rotterdam: Seppi vince in rimonta, Murray incontenibile, esce di scena Dimitrov

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Andreas Seppi batte ancora Robin Haase, 6-7 6-3 6-3, dopo averlo sconfitto settimana scorsa a Zagabria. E’ il settimo match stagionale vinto dall’altoatesino al set decisivo su otto disputati. Al prossimo turno se la vedrà con Tomas Berdych. Vince anche Andy Murray, 6-3 6-2 a Nicolas Mahut

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Sembrava una partita complicata, almeno all’inizio, per Andreas Seppi: un po’ stanco, meno brillante rispetto alle ultime uscite e un po’ troppo lento. Man mano che la partita è andata avanti invece l’italiano ha dimostrato che si trattava di una delle sue frequenti partenze “diesel”: nonostante un primo set quasi perso, poi racciuffato e poi ceduto definitivamente al tie-break, Seppi ha ingranato una marcia più alta nel secondo e nel terzo set per chiudere alla fine con un 6-7(5), 6-3, 6-3, mettendo a segno 39 vincenti e con un lusinghiero 16/19 a rete.

Nel primo set Seppi recupera immediatamente il break subito in apertura e si seguono i servizi, non senza che l’italiano debba salvare una palla sull’1-1 e un’altra sul 2-2. Nel “fatidico settimo game”, come diceva sempre Lea Pericoli nelle telecronache, Seppi manda in rete prima una smorzata di dritto, poi un attacco di dritto e dopo essere risalito sul trenta pari con un cross di dritto: cede definitivamente il break quando finisce sul nastro un altro dritto in recupero su un ottimo lungolinea di rovescio di Haase. Dopo due turni senza sorprese, l’olandese va a servire per il primo set sul 5-3. Un Seppi aggressivo conquista il primo quindici e finalmente scaglia un rovescio lungolinea vincente che lo porta 0-30. Un punto giocato con grande attenzione vale lo 0-40 e tre palle per il controbreak. La prima è quella buona; alla fine di uno scambio intensissimo Haase non riesce a controllare un dritto che finisce ampiamente largo: 5 pari, che diventa 6-5 Seppi dopo un turno di servizio tenuto a 30.

Costretto a sperare nel tie-break Haase si ritrova 40-40. Comincia qui una lunga serie di vantaggi, che in un primo tempo vede l’olandese prevalere nei punti pari e l’italiano conquistare sempre il punto della parità. Poi su uno scambio rovescio contro rovescio Haase sbaglia per primo regalando un set point a Seppi: la risposta dell’italiano è sulla riga, ma poco dopo il suo rovescio muore sul nastro. Alla fine attacco di dritto e volée smorzata di rovescio per il vantaggio olandese; un uno-due rovescio lungolinea-dritto inside-in danno ad Haase il tie break.

Il primo punto è un rovescio di Seppi lungo che cede il primo mini-break. Schiaffo di diritto al volo per il 2-0 e prima robusta per il 3-0 Haase. Seppi risponde con due prime (esterna e centrale) che provocano l’errore dell’avversario. Ace di Haase che può girare avanti 4-2. Seppi manca l’occasione del controbreak quando non passa l’olandese, che aveva giocato una volée artigianale ed è 5-2. Solo il falco può salvare Seppi dal 6-2 e lo salva, annullando un improvvido overrule dell’arbitro. E’ già la quarta volta che accade qui a Rotterdam. Subito dopo però Seppi manda fuori un dritto ed è 6-3. Il primo set point è annullato con solidità: 6-4. Al successivo set point Seppi gioca un passante sulla riga, la giudice di linea chiama l’out, ma il falco dà ragione al bolzanino. È buono l’ultimo set point, quello che Seppi può difendere con il suo servizio, ma che cede con un rovescio in rete. Il primo set è di Haase, che comincerà a servire nel secondo.

In apertura di set Seppi manca una prima palla break con un errore in rete (ancora). La seconda è quella buona e permette all’italiano di partire in vantaggio. Il secondo lungolinea di rovescio dell’incontro è vincente e gli dà il 30-0; con un ace Seppi conferma il break e si stacca sul 2-0. Da qui si seguono i servizi fino al 4-2. Di nuovo nel “fatidico settimo game”, Haase va sotto 0-30, recupera 30-30, salva una prima palla break, ma poi subisce l’iniziativa di Seppi, che colpisce più forte e con più ritmo: rovescio lungolinea seguito da rovescio in cross per la nuova palla break. Una splendida volée bassa smorzata porta l’italiano a 5-2 e servizio. Qui Haase si riprende uno dei due break, ma torna sotto sul proprio servizio. La seconda palla break, trasformata con un passante vincente di diritto incrociato stretto, è quella buona e vale il 6-3 per Seppi. Tutto è rimandato al set decisivo.

Seppi apre al servizio con un game tenuto a zero, manca una palla break sul 2-1, mandando fuori la risposta di diritto sulla prima dell’avversario; ma poi finalmente con un passante di rovescio lungolinea conquista subito una seconda opportunità. Comanda lo scambio, insiste con il dritto incrociato sul dritto di Haase e alla fine conquista il break per il 3-1 e rapidamente vola sul 4-1 con un turno di servizio tenuto con autorità. Sul 5-2, servizio Haase, un passante di rovescio lungolinea seguito dal rovescio al volo portano Seppi sul 15-15 che diventa subito un 15-30, prima che due errori consecutivi vanifichino l’opportunità di andare a chiudere. L’italiano serve per il match sul 5-3. Servizio e volée di dritto; ace; volée di rovescio in rete; strenua difesa di Haase ed errore di Seppi; volée vincente di dritto: match-point. Smash vincente per il definitivo (5) 6-7, 6-3, 6-3 in due ore e quattordici minuti di gioco.

Per tutto il primo set Seppi ha giocato troppo a sprazzi, cercando troppo spesso di chiudere con la palla corta che non ha funzionato quasi mai; ma soprattutto ha giocato il rovescio sempre e solo incrociato, senza creare troppi problemi al suo avversario. Quando ha osato di più, rischiando il lungolinea di rovescio e affacciandosi più spesso a rete, ha imposto la sua maggiore solidità e pesantezza di palla.

In una delle poche partite odierne di secondo turno Sergiy Stakhovsky sconfigge Dominic Thiem per 6-1, 6-3 e per la prima volta accede ai quarti del torneo di Rotterdam: sono anche i primi quarti in un torneo ATP per lui da gennaio 2014. L’ucraino vince in poco più di un’ora (62 minuti), non perde mai il servizio e soffre solo nel secondo game del secondo set, quando serve sotto 1-0 e concede le uniche palle break dell’incontro: ben 6, ma nessuna convertita dal giovane austriaco. Dopo che Stakhovsky ha chiuso il game con due deliziosi ricami a rete, ecco il più classico dei contraccolpi per Thiem, che va in assoluta confusione e deve salvare un 15-40, con l’unico punto ottenuto grazie a un ace esterno sullo 0-30, con la collaborazione di hawk eye, invocato sull’overrule dell’arbitro rivelatosi sbagliato. Alla fine Thiem perde il servizio alla prima palla break e nei successivi turni di servizio dell’ucraino non ci sarà verso di recuperare: troppo brillante oggi il gioco di Stakhovsky, mentre il giovane austriaco corre, sbuffa, scuote il testone, suda fino a inzuppare i pantaloncini, ma non ne viene a capo. Non ha il tempo per le sue aperture ampie e per costruire il punto, tutto si gioca rapidamente su due o tre colpi con l’altro subito pronto a guadagnare la rete.

Nell’ultimo game, sotto 5-3, Thiem crolla 15-40 con uno sciagurato schiaffo al volo di dritto che finisce direttamente in tribuna. Poi salva con rabbia e coraggio almeno 4 match point, ma alla fine si arrende con un significativo doppio fallo. “Il ragazzo si farà”, ma contro questo tipo di gioco non è ancora preparato a competere; e l’ucraino oggi era ai suoi massimi livelli.

Nessun problema invece, per Andy Murray, al debutto nel torneo contro Nicolas Mahut, che dopo la bella corsa nelle qualificazioni ha pescato al primo turno proprio la testa di serie n. 1. Troppo classico, si direbbe datato, il tennis antico del francese per mettere in difficoltà lo scozzese. L’incontro non è mai in discussione e si potrebbe chiudere anche prima se, sul finale, Murray non si innervosisse e cedesse la battuta per la prima volta sul 6-3, 5-0; comunque alla fine chiude 6-3, 6-2 in un’ora e 33 minuti.

Da subito Mahut prova a difendere i turni di servizio affidandosi al serve&volley, ma ha un bisogno disperato della prima, perché quando deve servire la seconda il suo gioco è scardinato dalla capacità di rispondere e dalla potenza dell’avversario che si muove benissimo e riesce quasi sempre a far giocare una prima volée difficile per poi passare con il colpo successivo, a volte un lob. Comunque dopo il 2-2 Murray infila un parziale di 9 giochi a 1, negando a Mahut la possibilità di fare partita pari. Nel primo set è decisivo l’unico break subito dal francese, che prova a combattere alla pari in apertura di secondo. In effetti i primi due game sono molto combattuti, ma alla fine prevale sempre Murray, prima alla risposta e poi al servizio, nonostante le palle break che concede al suo avversario. Il britannico dà sfoggio di tutto il suo repertorio e tira su tutto, dalle volée smorzate agli attacchi in backspin frustrando ogni tentativo di attacco. Solo al momento di chiudere, un po’ Mahut dà tutto quello che ha pur di non subire un 6-0 anche troppo punitivo, un po’ Murray commette qualche ingenuità di troppo, come provare a giocare di fino in uno scambio ravvicinato con entrambi a rete, e alla fine cede per l’unica volta il servizio con un doppio fallo sull’ennesima palla break. E qui lo scozzese potrebbe risparmiarsi un lancio di racchetta inutile. La chiusura, infatti, è solo rimandata e al turno di servizio successivo Murray può chiudere con un 6-3, 6-2.

La stretta di mano fra i due è cordiale, anzi prima di dare la mano all’arbitro si scambiano qualche battuta con fare complice. Buon esordio comunque per Murray che al secondo turno avrà un test ben più probante contro il canadese Vasek Pospisil, giustiziere del tedesco Kohlschreiber. Avanti anche il francese Gael Monfils, che passa non senza patemi, con lo spagnolo Bautista-Agut, col punteggio di 7-5 7-6.

Esordio non del tutto convincente per Stanislas Wawrinka che ha sudato tre set per disfarsi della wild card di casa Jesse Huta Galung. Dopo un primo set pulito, con due break conquistati e una palla break salvata (ma con un preoccupante 43% sulle seconde di servizio, ne ha giocate solo 7 per fortuna), lo svizzero entra nel pallone nel secondo, dove si trova all’improvviso sotto 4-0, recupera fino al 4-2, ma poi capitola 6-3 a un Huta Galung forte del sostegno del pubblico e dei troppi errori di rovescio (proprio così) dell’avversario rossocrociato.

Nel terzo Wawrinka si porta in testa di un break, ma sul 4-2 offre due palle break, le annulla e lotta per conservare il vantaggio, che alla fine grazie a una volée stoppata si concretizza: 5-2 per lo svizzero. Sul 5-3 Wawrinka manca due match point: una volée in rete e un rovescio troppo lungo. Un ace gli regala il terzo match point, ma Huta Galung lo annulla con una risposta vincente di rovescio lungolinea. Nemmeno il quarto è quello buono: il dritto lungolinea dello svizzero è largo. Idem per il quinto. Quello buono è il sesto con l’ottavo ace. Punteggio periodico 6-3, 3-6, 6-3 in un’ora e 38 minuti per Wawrinka, che dovrà fare molto meglio al prossimo turno contro Guillermo Garcia-Lopez, che ha eliminato Denis Istomin 7-6, 6-4.

Esce di scena Grigor Dimitrov, battuto 6-2 7-6(8) dal lussemburghese Gilles Muller che insieme a Stakhovsky e Monfils è il terzo giocatore ai quarti. Per la dodicesima volta in stagione (su sedici), Muller ha vinto il tiebreak, nel quale ha dovuto cancellare due set point, dopo averne già annullato uno nel dodicesimo game, prima di prevalere sul bulgaro in un’ora e 27 minuti. Attende ora il vincente del match tra Stan Wawrinka e Guillermo Garcia-Lopez.

Risultati:

A. Seppi b. R. Haase 6-7(5) 6-3 6-3
S. Stakhovsky b. D. Thiem 6-1 6-3
[1] A. Murray b. [Q] N. Mahut 6-3 6-2
[4] S. Wawrinka b. [WC] J. Galung 6-3 3-6 6-3
G. Muller b. [5] G. Dimitrov 6-2 7-6(8)
G. Garcia-Lopez b. D. Istomin 7-6(5) 6-4
G. Monfils b. [7] R. Bautista-Agut 7-5 7-6(5)

 

Alessandro Condina

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