Quale stagione per Fabio Fognini?

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Quale stagione per Fabio Fognini?

Smaltito il primo Slam stagionale, diamo uno sguardo ai risultati che Fabio Fognini, numero uno azzurro, ha conseguito in questo avvio di 2016

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Il 2016 è un anno speciale in quanto nel prossimo mese di agosto si disputeranno i giochi olimpici in quel di Rio de Janeiro. Tre opportunità per andare a medaglia, torneo di singolare, doppio e doppio misto per il nostro numero uno. Non sorprenderebbe se nel doppio misto lo vedessimo in campo con Flavia Pennetta, compagna di vita e la migliore tennista in assoluto in Italia. Le pressioni politiche e mediatiche sulla brindisina sono tante e magari avremo la lieta sorpresa. Nell’attesa dei prossimi giochi olimpici, sembra doveroso dopo la tournée sudamericana e alla vigilia del primo turno di Coppa Davis contro la Svizzera, al quale Fognini non parteciperà per via della lesione agli addominali fare una prima analisi della stagione del nostro numero uno.

Il torneo di Auckland lo ha visto gareggiare in quarto di finale alla pari con Tsonga e la sconfitta di misura, maturata al tie break del terzo set è ricordata più per le sue dichiarazioni post partita che per gli ottimi contenuti tecnici visti sul campo.

L’eliminazione al primo turno agli Australian Open, primo Slam stagionale, contro il sempre ostico Gilles Muller, in un quattro set decisi sempre al tie break, ci poteva stare ma le polemiche contro l’arbitro sono state oggetto di numerose visualizzazioni di un video virale tra gli appassionati del tennis di cui avremmo potuto fare a meno. 

Ma forse è ancora più inaccettabile l’eliminazione al 250 di Buenos Aires contro Delbonis, ancora una volta un’occasione sprecata per fare bene per se stesso e per i suoi tifosi, a cui mancano le vittorie prestigiose e piene di contenuti tecnici come quelle contro Nadal della scorsa stagione.

Come se non bastasse è arrivato il già accennato infortunio, che a Rio de Janeiro lo ha costretto al ritiro dopo che aveva dato qualche segnale di risveglio.

Insomma non proprio un inizio di stagione esaltante per il nostro numero uno. È un peccato perché se è vero che il trono della classifica ATP non è certo in discussione – Djokovic regnerà indisturbato anche per questa e le prossime stagioni – e le restanti posizioni fino all’ottava sono contese tra i soliti noti con qualche ascensore possibile tra pochi, nelle retrovie qualcosa si sta muovendo. Borna Coric sembra pronto per scalare posizioni; Gael Monfils forse si è deciso a tentare il definitivo salto di maturità tra i primi 10, nonostante la finale persa di Rotterdam e infortuni permettendo; Alexander Zverev è partito fortissimo e ha mostrato a Rotterdam di essere più di una semplice promessa. Insomma in una stagione che sembra promettere dei notevoli stravolgimenti,  sarebbe un vero peccato se il nostro Fabio Fognini fosse assente.

Dominic Thiem vincendo a Buenos Aires (dove ha sconfitto Nadal in semifinale) ha dimostrato di poter competere con i big del tennis mondiale, perché ha imparato a gestire emotivamente situazioni di gara sfavorevoli: siamo sicuri che Fognini sia da meno?

Bruno Morobianco

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