[3] S. Wawrinka b. I. Marchenko 6-3 6-2 (Benedetto Napoli)
Durante il primo set il due volte campione Slam è ingiocabile sul proprio servizio (non concederà palle break all’avversario per tutto l’incontro), dove concede un massimo di due punti a game all’avversario. Il primo turno di battuta è confermato dal tennista rossocrociato. Nel game successivo Wawrinka non riesce a sfruttare ben quattro palle per il break (nonostante alcune accelerazioni di dritto a dir poco esplosive) per merito di un Marchenko che infila un ace e due prime vincenti. Lo svizzero continua a non aver problemi alla battuta e il quarto gioco è lo spartiacque del set: prima è l’hawk-eye a dar ragione allo svizzero; poi un recupero miracoloso su una palla sporcata dalla rete con successiva volée vincente; a seguire un rovescio fulmineo su una seconda troppo morbida dell’ucraino e infine dritto di quest’ultimo che si affossa a rete. Break Wawrinka e set che si chiude seguendo il regolare andamento dei servizi senza altri sussulti.
[2] A. Murray b. M. Granollers 6-4 7-6(3) (Lorenzo Dicandia)
Andy Murray non ha mai avuto troppa fortuna sui campi di Indian Wells. Giunto all’undicesima partecipazione, è arrivato solo una volta in finale, nel 2009 contro Rafa Nadal. Fu una finale rapida, 6-1 6-2 per lo spagnolo, condizionata da un vento irrequieto ed implacabile. Per il resto lo scozzese ha raggiunto altre due semifinali; poco, se confrontato al rendimento negli altri Master 1000 sul cemento: tutti vinti almeno due volte con l’eccezione di Parigi Bercy, che fa però un po’ storia a sé per posizione in calendario e superficie di gioco. L’esordio nel torneo è contro Marcel Granollers, numero 92 al mondo, ed avversario che Andy conosce bene e che ricorda con piacere, avendoci vinto cinque delle sei precedenti volte. Granollers ha iniziato l’anno come aveva finito lo scorso: male. Ha perso sei delle otto partite giocate a livello ATP e il miglior torneo è stato il Challenger di Canberra, dove si era fermato in semifinale contro Paolino Lorenzi.
Il primo gioco combattuto è il quarto del primo set, quando Murray cede il servizio commettendo un doppio fallo sulla palla break. Il contro-break è immediato, in seguito ad un errore di rovescio di Granollers. Il computo dei vincenti dice 8-0 per lo spagnolo dopo cinque giochi; Murray sembra non avere ancora il ritmo partita e le continue lamentele testimoniano l’insicurezza mostrata nei colpi di gioco. Non servono comunque colpi spettacolari per conquistare il terzo gioco consecutivo e portarsi avanti di un break sul 4-3. Granollers tira forte ma spesso tira fuori, in particolare con il dritto che si dimostra un’arma a doppio taglio. Lo scozzese è invece, per quanto ancora privo di vincenti, piuttosto solido e muove lo spagnolo a destra e sinistra, costruendosi i punti con pazienza e conducendo per mano Granollers a commettere errore dopo errore. Il primo set si chiude 6-4 per Murray, 1 vincente a 14 ma anche 8 gratuiti a 17 in favore dello scozzese.
Il secondo set è più spettacolare. Murray gioca alcuni passanti dei suoi, ci sono più sortite a rete e qualche smorzata per dare un’impressione di varietà. Il punteggio segue fedelmente i servizi senza né patemi né occasioni. Questo fino all’ottavo gioco, quando due possibilità per il break si presentano sulla racchetta di Granollers. La prima è annullata da un buon servizio, la seconda da una corsa vincente su una palla corta, ma alta metri. Come nei migliori copioni sportivi, ad occasione sciupata corrisponde occasione concessa. Sul 4-4- Murray sale 15-40, ma anche lui non sfrutta l’occasione e si continuano a seguire i servizi. L’occasione si ripresenta sul 5-5, ma Murray si vede annullare altre tre palle break, grazie anche a vincenti potentissimi dello spagnolo. Si arriva al tiebreak: il primo minibreak è in favore dello scozzese, con un meraviglioso passante di dritto in corsa appoggiatosi all’incrocio delle righe. Una risposta vincente lo porta avanti 6-3. Il primo match point è sufficiente. Murray conquista il passaggio al terzo turno in 1 ora e 40 minuti. Incontrerà Federico Del Bonis.
A. Ramos-Vinolas b. [24] N. Kyrgios 7-6 (4) 7-5 (Roberto Dell’Olivo)
Ramos elimina Kyrgios, al rientro dopo l’infortunio di Dubai, e si qualifica per la seconda volta consecutiva al terzo turno di Indian Wells, nel quale incontrerà Gael Monfils. Più regolare lo spagnolo – che aveva battuto Federer a Shanghai qualche mese fa – rispetto all’australiano, autore di ben 39 errori gratuiti, incapace peraltro di realizzare almeno una delle dieci palle break a suo favore. Sotto lo sguardo vigile di Lleyton Hewitt, Nick ha giocato decisamente sotto tono, lasciandosi distrarre, come spesso gli capita, da qualsiasi fattore extra tennis, dal caldo al pubblico, ricevendo un warning per palla “scaraventata” fuori dal campo ed un penalty point, nel quinto game del secondo set, per qualche frase di troppo riportata da un giudice di linea. Quel tanto che basta per farsi sorprendere dal suo avversario, che ha avuto al contrario proprio il merito di non distrarsi quasi mai, trovando nella risposta al servizio uno dei colpi migliori. Due i passaggi significativi del match, nel primo set, 3-2 Kirgios, Ramos salva il proprio turno di battuta da 0-40 annullando 5 palle break. Stesso dicasi proprio sullo stesso punteggio del secondo set. Meglio nel tie break del primo set lo spagnolo che allunga dal 3-3 fino a 5-3, per poi chiudere 7-4, complici anche diversi errori del suo avversario.Ci si aspettava per la verità un tie break anche nel secondo set, ma Kyrgios ha servito decisamente male sul 6-5 per Ramos, che ha così chiuso al secondo match point. La recente vittoria di Marsiglia sembrava poter essere per Kyrgios il segnale di un inizio di maturità. Indian Wells riporta l’aussie al punto di partenza. La strada per risalire la classifica Atp è decisamente ancora tutta in salita.
In conferenza stampa Kyrgios è ritornato sulla polemica con Tomic. Curioso il tweet di Ben Rotheberg, anche lui vittima di un esternazione “allegra” dell’australiano.
[15] D. Goffin b. [WC] F. Tiafoe 3-6 6-3 7-6(2) (Domenico Giugliano)
Dopo due ore e quattordici minuti di grande tennis, David Goffin supera il secondo turno e batte Frances Tiafoe, vero eroe della terza giornata del torneo di Indian Wells. Il giovane statunitense, numero 177 della classifica mondiale, gioca un gran match, fatto di colpi brillanti e potenti e mostrando una grandissima personalità, come già accaduto nel match di primo turno contro il connazionale Fritz. Goffin, testa di serie numero 15, reduce dal doppio successo in Coppa Davis della scorsa settimana contro avversari di livello come Coric e Cilic, parte bene nel primo set fino al 4-3 Tiafoe. Nell’ottavo game c’è un passaggio a vuoto del belga che non sfrutta due palle del 4-4, e subisce quattro punti di fila che gli costano il break ed il set. Nel secondo parziale David rialza la testa, strappa subito il servizio al giovane avversario nel primo gioco e sembra poter chiudere in tutta tranquillità. Tuttavia, nel settimo e nono game, annulla quattro palle break, grazie ad ottime prime di servizio, e si aggiudica il parziale per 6 giochi a tre. Il set conclusivo è un’altalena di emozioni. Goffin strappa la battuta due volte alla giovane wild card, portandosi prima 3-2 e poi 4-3 e servizio, ma con l’ansia di chiudere e non supportato dalla battuta, ben tre doppi falli, consente l’aggancio ed il sorpasso all’avversario che si procura due match point nel decimo game annullati da un’ottima prima del belga e da un errore millimetrico di dritto. Il match ha il suo giusto epilogo al tie break e la spunta la maggior esperienza del belga nei punti importanti. Per lui al terzo turno l’argentino Guido Pella. Tuttavia, seppur battuto, esce a testa altissima Tiafoe. Chissà, forse il tennis mondiale potrebbe aver scoperto una nuova stella, vista la grande tenuta fisica e mentale mostrata dal giovane americano contro un tennista in ottima forma come Goffin.
[10] M. Cilic b. [Q] R. Harrison 6-4 6-3 (Paolo Di Giovanni)
A due settimane dalla debacle di Acapulco, Marin Cilic ritrova Ryan Harrison, suo giustiziere in terra messicana. Pur non brillando particolarmente, il croato chiude la pratica in due set. L’irriconoscibile performance del campione degli US Open 2014 nel fresco precedente tra i due è già un lontano ricordo. L’avvio propositivo di Harrison sembra poter dar luogo ad una partita interessante, ma il primo set sarà tutt’altro che spettacolare. Nel terzo gioco il numero 168 del mondo regala il break con due doppi falli consecutivi. Cilic prova a scappare ma non sfrutta un’occasione per il doppio break, gioca quindi il successivo turno di battuta con sufficienza e rimette la situazione in parità. Sul finale di set Harrison soffre con la seconda palla di servizio, accorcia durante lo scambio e Cilic entra in campo con maggiore facilità aggiudicandosi così il primo parziale. Nel secondo set gli scambi si allungano, il ritmo imposto dal croato aumenta notevolmente, Harrison tenta di rifugiarsi nella diagonale del rovescio, ma Cilic riesce con facilità a giocare il dritto a sventaglio e a far male lo statunitense sul lato più debole. Una discreta serie di errori di Harrison e la pesante profondità di Cilic indirizzano l’incontro verso una rapida chiusura. Per la testa di serie numero 10 del torneo al terzo turno ci sarà Leonardo Mayer, contro il quale ha vinto gli unici due scontri precedenti, svoltisi entrambi al Roland Garros.
[12] M. Raonic b. I. Cervantes 6-1 6-3 (Federico Carducci)
Milos Raonic supera il primo turno del Masters 1000 di Indian Wells battendo, in meno di un’ora, il 26enne spagnolo Inigo Cervantes. Per il numero 14 del mondo si tratta della decima vittoria stagionale su undici match disputati. Successo agevole per il canadese, 12esima testa di serie del torneo californiano, che ha evidenziato una buona condizione fisica e mentale, una fiducia immutata dopo la splendida prestazione degli Australian Open di inizio anno, dove fu fermato solamente in semifinale da Andy Murray, ed un ottimo feeling con questo torneo dove lo scorso anno raggiunse il penultimo atto, prima di essere sconfitto da Roger Federer.
Primo set conquistato in scioltezza ed in appena 22 minuti grazie ad una partenza sprint, con il primo break arrivato già nel secondo gioco che ha permesso al canadese di portarsi rapidamente 3-0. Un dato su tutti: i 3 ace del primo set sono arrivati tutti nel primo game della partita. Cervantes riesce a difendere il servizio nel quarto gioco, prima che Raonic piazzi un altro parziale di 3 giochi a zero, strappando nuovamente la battuta allo spagnolo nel sesto game e chiudendo la frazione sul 6-1.
Il secondo set si apre sulla falsariga del primo, con il nordamericano che strappa subito la battuta all’iberico, e si porta sul 2-0. Nei due game successivi viene rispettato l’ordine dei servizi, poi Raonic strappa nuovamente il servizio nel quinto game e sale 5-1. Solo in questo momento il canadese mostra qualche piccolo momento di distrazione: Cervantes tiene il servizio e addirittura lo strappa ad un Raonic falloso al servizio e autore di scelte tattiche avventate arrivando fino al 5-3. Ma la testa di serie numero 12 non ha voglia di sprecare ulteriori energie e sul servizio dello spagnolo si procura due match point che gli permettono di portare a casa set e partita. Nel prossimo turno l’avversario sarà Bernard Tomic.
[17] B. Tomic b. R. Ram 6-4 7-5 (Emmanuel Marian)
Esordio nel torneo per la testa di serie numero 17 Bernard Tomic, che torna a competere nel tour dopo il tumultuoso weekend di polemiche in Coppa Davis a Kooyong. L’irascibile australiano affronta Rajeev Ram, numero 63 ATP, che al primo turno ha eliminato il giovane qualificato Noah Rubin. Una vittoria per parte nei due precedenti, entrambi disputatisi in questa stagione: Ram si è imposto a Delray Beach, mentre ad Acapulco è stato Tomic ad avere la meglio.
Si parte con Tomic al servizio ed è subito un game laborioso: l’australiano è costretto a fronteggiare una palla break che annulla con un ace, ma pare in generale poco brillante e, al solito, non brilla per mobilità. L’americano è invece pimpante e accorcia il campo appena può, conservando la propria battuta con relativa serenità e ottenendo palle break sia nel settimo che nel nono gioco, ma Bernard si salva e nel decimo game, in modo alquanto inaspettato, sfrutta un calo nelle percentuali al servizio del suo avversario procurandosi tre consecutive palle break che hanno le sembianze di set point. Tomic incassa il parziale al primo tentativo mettendo una pressione che Ram paga deragliando con il rovescio: 6-4 per lui in poco più di 40 minuti.
Il match, equilibrato per mezzora, sembra ora pendere decisamente dalla parte del favorito, che converte con un bel passante di rovescio la terza possibilità di break per portarsi sul due a zero. Tuttavia, pochi giocatori nel circuito hanno la capacità di cacciarsi nei guai di Tomic: il numero 20 del mondo non chiude un paio di punti facilissimi e rimette in partita Ram, che tiene a 15 il successivo turno di servizio e impatta sul 2 pari. L’australiano è in possesso di un arsenale che il suo avversario non può avvicinare, ma voglia e concentrazione sono quelle che sono. Il set scorre così equilibrato fino all’ottavo gioco, quando Tomic, limitando i gratuiti e tenendo finalmente il comando sugli scambi lunghi strappa il servizio all’avversario e va a servire per chiudere l’incontro. Sembra finita, quando Bernard si conquista un match point, ma Ram non regala niente, gioca tre punti aggressivi e rientra miracolosamente per l’ennesima volta in partita. Tomic rischia grosso concedendo a Ram tre palle per andare a servire per il set nel successivo turno di servizio, ma si salva garantendosi un tiebreak che non avrà bisogno di giocare: tre errori non forzati di Ram, oltre a un bellissimo e inusuale scambio vinto in difesa, gli consentono di strappare la battuta nel dodicesimo gioco e di chiudere la partita con il punteggio di 6-4 7-5 in un’ora e trentuno minuti.
Risultati:
[6] T. Berdych b. [WC] J.M. Del Potro 7-6(4) 6-2
[2] A. Murray b. M. Granollers 6-4 7-6(3)
[3] S. Wawrinka b. I. Marchenko 6-3 6-2
[12] M. Raonic b. I. Cervantes 6-1 6-3
[13] G. Monfils b. P. Carreno Busta 7-5 7-6(1)
[10] M. Cilic b. [Q] R. Harrison 6-4 6-3
[8] R. Gasquet b. N. Mahut 6-4 6-1
B. Coric b. [28] T. Bellucci 6-2 6-2
[15] D. Goffin b. [WC] F. Tiafoe 3-6 6-3 7-6(2)
A. Ramos-Vinolas b. [24] N. Kyrgios 7-6(4) 7-5
A. Kuznetsov b. [28] J. Chardy 6-4 6-2
F. Delbonis b.[32] J. Sousa 7-6(6) 6-4
G. Pella b. [22] P. Cuevas 6-1 4-6 6-4
[17] B. Tomic b. R. Ram 6-4 7-5
[26] A. Dolgopolov b. R. Haase 6-4 6-2
L. Mayer b. [20] V. Troicki 7-5 6-3