US Open, (s)punti tecnici: Stan Wawrinka, elogio dello sconfitto e del suo rovescio

(S)punti Tecnici

US Open, (s)punti tecnici: Stan Wawrinka, elogio dello sconfitto e del suo rovescio

Sarà stato anche surclassato in semifinale, ma Stan Wawrinka rimane uno dei colpitori più belli da vedere del circuito. Ed è impossibile stufarsi di guardare il suo rovescio

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Quello che rende davvero grande un’impresa sportiva, oltre alla prestazione magari favolosa di chi la compie, è anche il valore, che sia fisico, tecnico o di personalità dell’avversatio sconfitto. L’altra mattina, vigilia delle semifinali maschili e femminili, ero come di consueto di ronda tra un training court e l’altro: queste ultime giornate di torneo sono piacevolissime, c’è molta meno gente in giro, aprono i cancelli più tardi, insomma tutta un’altra cosa rispetto al caos totale della prima settimana. Mi scuso, nel frattempo, per la mancanza della rubrica tecnica in queste ultime 48 ore, ma come ovviamente saprete tutti, qui si è scatenato l’inferno nel tabellone femminile (ed è stato l’inferno più esaltante della mia vita, per quanto riguarda lo sport). Ho avuto l’onore e il piacere di stare a bordocampo sul centrale ad assistere, e scriverne la cronaca, alle due partite più importanti e significative (insieme a Schiavone 2010 a Parigi) degli ultimi 40 anni di tennis italiano: semifinale Vinci-Williams, e finale Vinci-Pennetta. Spero di potermi ritenere perdonato.

Mi sono accomodato subito sopra il court 4, incredibile ma vero stavolta con un succo di frutta (sole pieno, meglio rinfrescarsi) a vedermi un po’ di super-rovesci del buon vecchio Stan-The-Man, che non vedevo da vicino da gennaio a Melbourne. Come era ovvio, ne è valsa abbondantemente la pena. In testa al pezzo vediamo un paio di preparazioni e un  inizio dello swing a colpire, come sempre è interessante osservare i piedi: da sinistra a destra, il piede avanzato (destro) è ancora sollevato, sfiora solo il tallone, poi nel frame centrale Stan ha piantato giù il peso (e si sente molto bene da vicino l’impatto della suola con il terreno, proprio un bell’appoggio deciso), nel terzo ha iniziato a trasferire il peso ed è partito con lo swing, si può notare lo sbilanciamento verso la palla (che è entrata nell’inquadratura) guardando stavolta il piede posteriore (sinistro), che è arrivato a sollevarsi in verticale perfetta rispetto al campo, tocca solo con la punta, che verrà poi anche leggermente trascinata (quando vedete qualcuno con la parte superiore della scarpa da tennis sinistra consumata in zona alluce, è probabile che sia uno che il rovescio – anche a due mani, è lo stesso – lo gioca bene e in dinamica corretta. Andategli sul dritto che è meglio, fidatevi di me).

stan rovesci impatti

Qui sopra, senza andare a esaminare tanto nei dettagli, vediamo le fasi di impatto:  a sinistra Stan colpisce un appoggio/ slice basso, si vede bene dall’impugnatura e dall’angolo tra racchetta e avambraccio, al centro e a destra ha invece “sfondato” con il toppone coperto, nel frame a destra è bello vedere la fase immediatamente successiva a quella di ritenzione della palla sulle corde, si capisce proprio bene come Wawrinka riesca ad andare “attraverso” la palla, di cui vediamo l’ombra ancora nell’inquadratura, saremo a tre-quattro millisecondi dopo l’uscita dal piatto corde.

Qui sotto, invece, non commento: vi lascio semplicemente ammirare l’ampiezza, e la contemporanea perfetta compostezza di gesto e perfezione dell’asse di equilibrio, dei follow-through di accompagnamento di Stan. L’ultimo frame a destra è clamoroso, guardate dove arriva con la testa della racchetta, si sta praticamente grattando la schiena, e nonostante questo si potrebbero unire con il righello in orizzontale la racchetta stessa e l’avambraccio sinistro, aperto in bilanciamento dall’altro lato. Che colpo, signori miei, che colpo.

stan rovesci finali

Wawrinka ha passato tre quarti d’ora buoni a lavorare su quella diagonale, picchiando e variando come un pazzo, immagino nella speranza di affondare e crearsi spazi sulla sinistra di Roger nel match imminente, e vi assicuro che mollava delle fucilate da far spavento. Eppure, poche ore dopo è stato tranquillamente preso a pallate: io per stasera non ho pronostici, ma se saremo fortunati, tra Roger e Novak si rischia il partitone leggendario. Non vedo l’ora.

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