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ATP Miami: Novak Djokovic solidissimo, Berdych a casa. Goffin non vuole fermarsi
Ennesima prestazione senza sbavature per Novak Djokovic, che superata una minima incertezza iniziale conduce un incontro con il pilota automatico contro Tomas Berdych, regolandolo con un doppio 6-3: Nole ha chiesto l’intervento del fisioterapista per dolori alla schiena. In semifinale lo aspetta il caldissimo David Goffin: dopo la semifinale raggiunta a Indian Wells la scorsa settimana, il belga coglie lo stesso traguardo a Miami. Battuto in tre set Gilles Simon, che dopo aver vinto il primo parziale si scioglie e conquista appena tre giochi
[1] N. Djokovic b. [7] T. Berdych 6-3 6-3 (Gabriele Ferrara)
Venticinquesima sfida tra Novak Djokovic e Tomas Berdych. Il serbo è avanti 22-2 ed ha vinto gli ultimi nove scontri – la seconda ed ultima sconfitta contro il ceco risale al quarto di finale di Roma del 2013, mentre l’altra fu in occasione della semifinale di Wimbledon nel 2010. Quest’anno i due atleti si sono già affrontati in semifinale a Doha, quando il numero uno del mondo si impose in due set piuttosto equilibrati. Il tennista di Belgrado arriva a questa partita dopo la vittoria in due set – anche se sofferta – contro Dominic Thiem, mentre il ceco ha dovuto faticare sia contro Johnson che contro Gasquet, vincendo in entrambe le occasioni dopo tre parziali estremamente combattuti. Cedric Mourier è l’arbitro designato per questa partita.
[15] D. Goffin b. [18] G. Simon 3-6 6-2 6-1 (Ruggero Canevazzi)
Il quarto di finale tra Gilles Simon e David Goffin si disputa tra due giocatori un po’ sui generis tra i migliori del tennis contemporaneo: i due mettono in campo poca potenza, molta tattica e, specie il francese, la capacità di scardinare il gioco dei giocatori più forti appoggiandosi alla potenza dei loro colpi. Sotto un cielo plumbeo e con gocce di pioggia che ancora bagnano il campo, i due cominciano la partita, rassicurati dal giudice di sedia Carlos Bernardes che il tempo va migliorando.
Nel secondo set il gioco segue i turni di servizio fino al 2-1 Goffin e servizio Simon. Il quarto gioco è però da dimenticare per il transalpino, che commette tre gratuiti davvero evitabili (tra cui uno smash tirato praticamente sui teloni e un pigro dritto in rete): il belga ne approfitta subito, trovando una risposta fulminante di dritto lungo linea su una seconda troppo debole dell’avversario. Break Goffin, che nel game successivo sale fino a 30-15, ma poi giudica fuori un dritto steccato in recupero di Simon, che atterra invece all’incrocio delle righe. L’errore è grave perché restituisce fiducia al trentunenne di Nizza, che si procura una palla del controbreak e lo ottiene al termine di uno scambio chiuso con Goffin che fallisce un rovescio in avanzamento mandandolo in rete: 3-2 per il belga, con Simon che serve per raggiungere l’avversario sul 3-3. David non dà però il minimo segno di frustrazione per il break subito restituito, continua il suo gioco fatto di accelerazioni dal fondo, accompagnato da una mobilità finalmente efficace che gli permette di tenere in mano le redini dello scambio come avrebbe voluto fare già nel primo set. Favorito da ormai troppi errori di Simon, che prima lascia cadere la racchetta poi, tre punti più avanti, getta in aria l’asciugamano, strappa di nuovo la battuta al francese. Stavolta, sul 4-2 e servizio, il numero 15 del mondo non si scompone: tiene il servizio e sul 5-2 strappa per la terza volta nel set la battuta a un Simon nettamente più falloso e statico di quello visto nel primo parziale, portando a casa il secondo set per 6-2.
Il terzo e decisivo set si svolge in totale continuità con la fine del secondo: tutto gira dalla parte del belga, che dopo aver tenuto con sicurezza il servizio d’apertura, nel game successivo risale da 0-30 e con una bella risposta si procura una palla break. Simon è costretto ancora a giocare la seconda e ancora una volta è troppo conservativo: la sua battuta debole e trattenuta è facile preda della risposta incrociata di dritto del venticinquenne di Rocourt (Liegi), che ora è padrone assoluto del match e gioca ogni colpo con la massima serenità, lasciando andare il braccio e confermando il break nel terzo game: 3-0 Goffin, che porta a casa così il sesto gioco consecutivo. Due turni di battuta dopo è avanti 4-1, contro un Simon sempre più dimesso, quasi rassegnato a concludere il match senza reagire. Sul 40 pari, Goffin si procura la palla break che lo manderebbe a servire per il match con un lob d’antologia, ma il 5-1 e servizio arriva due punti più tardi, dopo che Simon, ormai in totale confusione, è capace di sbagliare uno smash schiacciando la palla nel proprio campo. Goffin serve per il match, mette a segno due ace e sale 40-15 procurandosi due match point. Basta il primo, con Gilles che spara fuori la risposta di dritto dopo 1 ora e 57 minuti di un match che lo ha visto molto più in palla dell’avversario nel primo set, per poi spegnersi e cedere sempre più vistosamente di fronte a un avversario salito di livello sotto ogni punto di vista: fisico (i recuperi e il tempo d’impatto sulla palla visti nel secondo e terzo set erano inesistenti nel primo), tecnico (gli errori sono calati vertiginosamente dall’inizio del secondo set in poi) e mentale (la serenità del n.15 ATP era palese e fortemente contrastante con lo scoramento di un Simon che non è più riuscito a rialzare la testa, proprio lui che è noto per lottare come un ossesso in ogni scambio).
Risultati:
[1] N. Djokovic b. [7] T. Berdych 6-3 6-3
[15] D. Goffin b. [18] G. Simon 3-6 6-2 6-1