ATP Estoril: Nico Almagro e Carreno Busta nella finale che non ti aspetti

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ATP Estoril: Nico Almagro e Carreno Busta nella finale che non ti aspetti

Nella prima semifinale di Estoril la terza testa di serie Benoit Paire ha la luna storta e si innervosisce per il vento fastidioso. Pablo Carreno Busta ne approfitta per raggiungere la seconda finale di una carriera ancora senza titoli. Nel secondo pomeriggio Nicolas Almagro si mostra solido, annulla le 50 posizioni in classifica che lo separano da Nick Kirgios e lo batte in due set rimontando un break nel secondo

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[8] P. Carreno Busta b. [3] B. Paire 6-3 6-3

La prima semifinale del Millennium Open di Estoril vede affrontarsi il francese Benoit Paire e lo spagnolo Pablo Carreno Busta, rispettivamente secondo e ottavo favorito del torneo grazie alle posizioni n° 21 e 50 nel ranking ATP.
Il ventiseienne di Avignone ha fatto il suo eliminando Edmund e Garcia-Lopez mentre l’iberico, più giovane di due anni, ha sorpreso nel turno precedente la tds n°1 Gilles Simon, sconfitto netto in due set.
Paire guida negli scontri diretti 2-1 e sul talento non si discute ma ha perso l’ultimo confronto due anni fa agli US Open e sulla terra rossa gli spagnoli sono sempre a casa loro.

Quando si comincia un vento teso proveniente dal vicino Oceano Atlantico rende difficile il gioco.
Lo spagnolo serve per primo e subisce da subito la maggior varietà di colpi del francese che fra una smorzata, un vincente e una steccata gli strappa due volte di fila il servizio volando sul 3-0.
Il vento rimane protagonista, entrambi i contendenti faticano a trovare la giusta distanza dalla palla e così le occasioni break si susseguono costanti. Paire si salva una prima volta ma poco dopo cede uno dei due vantaggi e si becca pure un warning scagliando la palla in tribuna. Tanto basta perché Benoit cominci ad abbandonarsi ai soliti atteggiamenti indisponenti, il pubblico lo fischia per le continue lamentele e lui perde completamente il filo del match. Carreno Busta invece sembra aver trovato la misura giusta, non sbaglia più e corre bene, incassando così una valanga di punti perché l’altro non centra più il campo. Lo spagnolo pareggia, tiene e brekka ancora staccandosi sul 5-3, chiudendo alla battuta un primo set da montagne russe sull’ennesimo errore in risposta di Paire, i cui non forzati da metà set in poi non si contano.

Ormai il francese è perso nel suo mondo e sembra non aver più voglia. Nel secondo set serve per primo, gioca veloce senza prender tempo fra uno scambio e l’altro e cede ancora la battuta scentrando due palle consecutive, e la seconda era una smorzata…
Lo spagnolo prosegue nella sua tattica da saggia formichina, ha capito che se riesce a rimandare due colpi dell’avversario il terzo sarà out e così, pur dovendo annullare una palla break nel secondo gioco mantiene comodamente il vantaggio. Benoit è sempre capace di colpi unici, come la smorzata di rovescio che cade ad un millimetro dal net nel quarto gioco ma il mare di errori che commette affoga tutto il resto. Due doppi falli consecutivi sanciscono la sua resa pressoché definitiva nel game seguente e dal 4-1 pesante alla fine dell’incontro passa poca acqua sotto i ponti. Pablo restituisce uno dei due vantaggi nello scambio migliore che vede entrambi impegnati con un tweener in recupero ma Paire non è più in grado di tenere la battuta  e anche un secondo break è inutile.
Il 6-3 finale promuove Carreno Busta, che domani potrà proseguire la caccia al suo primo titolo ATP.

N. Almagro b. [2] N. Kyrgios  6-3 7-5

A seguire sul centrale di Estoril scendono i quasi omonimi Nick Kyrgios e Nicolas Almagro, sempre indecifrabile ma capace qui di estromettere due teste di serie ben più solide di lui come il portoghese Sousa (4) e l’argentino Leonardo Mayer (7). L’australiano invece sta giocando bene da tempo, pur con i soliti siparietti, che però non sembrano danneggiare il suo rendimento. Qui ha sofferto qualcosa nel primo match contro Cervantes ma ieri ha annichilito Borna Coric ben oltre quel che ha detto il punteggio.
Si incontrano per la prima volta due gran braccia da tennis governate da menti ballerine.

Nico serve per primo ed entrambi appaiono concentrati e cattivi. Martellano col servizio in una sorta di sfida medievale a colpi di aces, 193 kmh Nick, poi 204 Almagro, ma l’australiano non ci sta, tre assi nel quarto game due dei quali a 206 kmh. Battute tali aprono poi a pesanti colpi di rimbalzo, col risultato che non si gioca molto. Però si gioca bene ed il primo a tentare la fuga è lo spagnolo, che brekka nel sesto game l’avversario a 15 ma non riesce a confermare e si suicida con un doppio fallo sul 30 pari tirando la seconda a tutta. Kyrgios però fa ancora peggio, dovrebbe essere gasato e invece gioca un secondo orribile turno di servizio condito da doppio fallo, mandando Almagro a servire per il set, cosa che lo spagnolo fa senza sbavature tenendo a zero con il quarto ace seguito da una prima vincente.
Certamente lo spagnolo ha dalla sua una maggiore abitudine alla superficie, lavora meglio con il lift senza perdere velocità di palla, rispetto a Nick che colpisce più piatto ma con minor margine di sicurezza. Il vento a tratti sembra anche aumentato rispetto all’incontro precedente e questo è un fattore che disturba maggiormente l’australiano.

Il secondo parziale vede i turni di battuta invertiti rispetto al primo, serve Nick e similmente nessuno dei due all’inizio concede nulla. Ci sono momenti di gran tennis fra i turbini di terra rossa che si alzano, come una demi-volée di rovescio dal fondo di Kyrgios nel terzo gioco oppure uno scambio lunghissimo a tutto braccio nel quinto. Come già successo poco prima gli eventi precipitano a metà set. Almagro perde la battuta nel sesto gioco complice un gran passante lungo linea di Nick ma rimane sul pezzo e restituisce lo sgarbo immediatamente in un game nel quale l’australiano scentra tre dritti e a break subìto prorompe in urla belluine. La sua solidità incrina le sicurezze di Kyrgios, che sembra in perenne lotta con gli elementi e nell’undicesimo game l’immenso orgoglio non gli basta. Alterna orrori a splendori, va sotto, risale, concede due palle break e le annulla alla grande ma sulla terza segue a rete e sbaglia una difficile volée. È finita, Almagro è teso quando va alla battuta per chiudere e si trova sotto 0-30 ma reagisce da campione. Fa tre punti con dritto e servizio e sul primo match point ha la forza di girare uno scambio perso costringendo Nick all’errore.
Finale meritata per un Nico Almagro continuo e pericoloso, atteso domani allo scontro fratricida con Carreno Busta in finale col quale non ci sono precedenti.

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