Non ricordo un Roland Garros più jellato di questo. Out Federer e Nadal è tutta discesa per Mr. Djokovic?

Editoriali del Direttore

Non ricordo un Roland Garros più jellato di questo. Out Federer e Nadal è tutta discesa per Mr. Djokovic?

ROLAND GARROS 2016 – Novak Djokovic dovrebbe arrivare in finale senza sudare. Sotto tanti pretendenti: Murray, Wawrinka, Nishikori, Raonic…Chi esce tra loro rischia di essere sfinito contro il serbo fresco come una rosa

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Un fulmine a ciel sereno in un torneo che… più sfortunato di così davvero non si può.

Cominciato con l’annuncio del ritiro di Roger Federer, l’uomo più amato del circuito, proseguito con due giornate di pioggia, la sospensione di 10 match nel primo giorno, la cancellazione dell’ultimo turno di gioco programmato per lunedì, continuato (e qui la sfortuna è solo azzurra) con la debacle di 9 tennisti italiani al primo turno (e sono diventati 10 con la sconfitta al secondo round di Camila Giorgi), una serie di match assai poco entusiasmanti fra i quali hanno fatto spicco i primi due di Andy Murray solo perché lo scozzese si è fatto inopinatamente imbrigliare per 10 set dal trentasettenne Stepanek e dallo sconosciuto Bourgue…

Ci mancava solo la bruttissima tegola del ritiro di Rafael Nadal, campione di 9 Roland Garros e apparentemente tornato in forma dignitosa, che annuncia il proprio ritiro e ci priva certamente di una possibile sfida in semifinale contro Novak Djokovic.

Togliete Federer e Nadal quasi contemporaneamente ad uno Slam e vedrete i direttori dei tornei, e dei siti, strapparsi i capelli. In piccolo era successo a Wimbledon 2013 quando al secondo turno Federer perse da Stakhovski dopo che Nadal era finito k.o. al primo con Darcis.

Il direttore del torneo Guy Forget ha provato a far buon viso a cattiva sorte dicendomi “Mi dispiace tantissimo per Rafa Nadal, che ha appena detto che il Roland Garros è per lui il torneo più importante di una stagione e di una carriera, ma comunque il 5 giugno il Roland Garros celebrerà la vittoria di un grande campione…e sarà il vostro Adriano Panatta a premiarlo” ha concluso con un sorriso benevolente.
Napoleone Buonaparte preferiva notoriamente i generali fortunati a quelli molto bravi e forse – se avesse “guidato” il Roland Garros – avrebbe nominato qual direttore del torneo al posto dell’ottimo esordiente Guy Forget… Marcel Granollers, il tennista spagnolo che se giocasse al nostro Super-Enalotto lo sbancherebbe.  Avrebbe guadagnato, senza questi simpatici contrattempi (degli altri però…) 192.375 euro in meno. Vero che, all’età di 30 anni, il tennista di Barcellona ex n.19 in singolare 4 anni fa e ex n.1 in doppio con Lopez ha guadagnato di soli premi quasi 8 milioni di euro (7.727.000 in realtà ma circa 500.000 quest’anno…) e quindi questi 192.375 euro non hanno spostato granchè il suo conto in banca, comunque meglio averli senza far fatica no?
Tre top-ten, non uno solo, hanno infatti spalancato la strada allo spagnolo del team Tschabushnig (il manager intervistato ieri: ritrovate la sua intervista con audio nelle ultim’ora della giornata di giovedì) fra Montecarlo, Madrid e Parigi: il catalano ha preso il posto (con un bye che lo ha proiettato un turno avanti) di Ferrer a Montecarlo (dove, dopo aver perso 63 63 nelle quali da Gimeno Traver, e saltando il primo turno garantendosi il montepremi del secondo è arrivato nei quarti); di Federer (altro bye, altro secondo turno senza colpo ferire) a Madrid dove era entrato come lucky loser per aver perso in due set con Stepanek; e ora si ritrova qui in ottavi grazie al ritiro di Nadal. Non gli ho fatto i conti in tasca, ma senza toccar palla sommando tutte queste favorevoli circostanze ha incamerato un sacco di punti e di soldi. Fossi il suo prossimo avversario (il vincitore di Thiem-Zverev) andrei a farmi benedire. Per inciso Granollers aveva cominciato l’anno andando in semifinale al challenger di Canberra con il suo avversario, il francese Quentin Halys, che nei quarti si era infortunato e ritirato dopo un set.

La doppia rinuncia di Federer e Nadal – curioso come il destino finisca spesso per accomunarli – è davvero un brutto colpo, più della pioggia, della debacle italiana, di qualche match moscio di questi primi giorni. Difficile dire se pesi più l’assenza dello svizzero che non aveva saltato uno Slam da 65 tornei oppure dello spagnolo che qui aveva vinto 9 volte e perso soltanto 2 partite in 11 partecipazioni: da Soderling nel 2009, da Djokovic un anno fa.
Federer è in assoluto il tennista che fa vendere più biglietti e che tira su più audience tv in tutto il mondo (eccezion fatta per la Spagna). Nadal a differenza del Federer malmesso di questo 2016 sembrava in recupero di forma e i bookmakers lo vedevano fra i primi 4 favoriti e assolutamente non chiuso nella probabile semifinale contro Djokovic… che potrebbe aver tirato un bel sospiro di sollievo alla notizia.

Ovvio che così il tabellone si apre alle speranze di molti. Salvo che “fortunello” Granollers e direi anche Almagro che non è più quello di qualche anno fa, gli altri cinque giocatori in lizza nel “quarto” di Nadal e Granollers potrebbero tutti aspirare ad un posto in semifinale. Sotto Granollers, già in ottavi, Zverev e Thiem, Goffin più di Almagro, Gulbis un po’ meno di Tsonga, possono tutti coltivare legittima ambizione di arrivare a sfidare Djokovic che ha un tabellone da sogno (da Bedene suo primo avversario, a Coric o Bautista Agut, a Ferrer o Lopez, a Cuevas o Berdych…chi ha serie chances di batterlo?).
Djokovic insomma lo vedo già in finale. Mentre nella metà bassa del tabellone è tutto molto più aperto e meno scontato. Chiunque arriverà in fondo sarà quasi certamente più stanco di Novak. Se non vince questo Roland Garros non lo vince più, mi verrebbe da dire…se non ricordassi che lo scorso anno non avrei mai pensato ad una sua sconfitta con Stan Wawrinka.

Murray si è allenato con Karlovic per rispondere a Isner, da 2 metri e 11cm passa a 2 metri e 6, Gasquet ha fatto capire che Kyrgios sulla terra rossa non è ancora da corsa, Nishikori sembra tanto fragile ma al quinto set vince quasi sempre lui, Wawrinka gioca ogni giorno meglio, Raonic deve ancora perdere un set e a 3 avversari ha concesso un tiebreak ciascuno. Ma chi arriverà in fondo sarà probabilmente esausto, un po’ come è arrivato a Roma Djokovic. La terra, e la ruota, girano sempre.

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