Roland Garros: polso sinistro manda ko Nadal. Forget: "La cosa più importante è la salute di Rafa"

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Roland Garros: polso sinistro manda ko Nadal. Forget: “La cosa più importante è la salute di Rafa”

Incredibile bomba esplosa con fragore a Parigi: Rafael Nadal convoca una conferenza stampa a sorpresa e annuncia il ritiro dal torneo per un infortunio al posto sinistro. I primi fastidi emersi già al torneo di Madrid. Immediato l’intervento del direttore del torneo Guy Forget a sostegno di Rafa e della priorità assoluta per la sua salute

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Notizia clamorosa, Rafael Nadal si è ritirato dal Roland Garros per un problema al polso sinistro.

Lo spagnolo ha convocato a sorpresa una conferenza stampa. Si è presentato buio in volto e ha dichiarato che potrebbe anche giocare, con delle infiltrazioni ma che non vuol correre il rischio di romperlo. Ieri notte Rafa ha cominciato a sentire dolore al polso. Nadal ha detto che questa è la conferenza stampa più dura della sua carriera. “Ma è la vita e queste cose dobbiamo accettarle anche se specie in questo torneo è davvero triste e deludente che debba fermarmi. Stavo giocando bene, è tutta un’altra cosa rispetto allo scorso anno”. Pare che al momento abbia escluso l’operazione.

Al momento Nadal non ha confermato la sua presenza a Wimbledon, perché ci vorranno almeno due settimane di completo riposo. Il polso dovrà restare immobilizzato. “La medicina non è matematica, può volerci una settimana o un mese ma di sicuro non tre come con il ginocchio per il quale non si sapeva come venirne a capo. Wimbledon? Lavorerò duro per esserci ma non posso saperlo oggi”.

Rafa ha cominciato a sentire dolore durante la partita contro Sousa a Madrid, è stato in dubbio se giocare o meno a Roma ma, non sentendo dolore, ha deciso di partecipare agli internazionali d’Italia.

A margine della conferenza di Nadal è intervenuto il direttore del torneo Guy Forget: “Tutti i miei auguri a Rafa perché possa recuperare al più presto. Rafa è un campione immenso che ha vinto 9 volte questo torneo e lo aspettiamo il prossimo anno”.

Con il ritiro di Nadal, l’altro spagnolo Marcel Granollers approda agli ottavi di finale: si apre una discreta autostrada per le semifinali per chi vincerà la sfida di domani tra Dominic Thiem e Alexander Zverer.

Dopo l’annuncio di Nadal, Guy Forget, direttore del torneo, ha espresso la sua vicinanza al tennista spagnolo, ribadendo che “la cosa più importante è la salute di Rafa”. Questa la conferenza stampa di Forget (traduzione a cura di Maria Cristina Graziosi)

Prima del torneo il ritiro di Roger e ora Rafa, sono brutti colpi per il torneo?
Prima di tutto, il mio pensiero e di tutte le persone dell’organizzazione e della Federazione francese, va a Rafa, perché lui è il nostro più grande campione qui. Ha vinto il torneo nove volte. Giocare il nostro evento è sempre stata una sua priorità, è il torneo preferito della sua carriera e il più importante. Per lui ritirarsi dal torneo, in una fase in cui ha già iniziato a giocare, sappiamo che è una decisione molto dolorosa. Forse avrebbe potuto giocare domani, lo abbiamo sentito, ma non avrebbe potuto competere a questo livello fino alla fine. Il medico ha evidenziato il grosso rischio di una rottura del tendine e gli ha detto di non giocare. Rafa è un uomo molto appassionato. Gioca con passione, ecco perché la gente lo ama in tutto il mondo, per cui si tratta di una decisione dolorosa per lui. Il mio augurio è di un pronto recupero, perché penso che il tennis abbia bisogno di lui. Speriamo  che possa essere al 100% già per Wimbledon. È un vero peccato perché stava giocando sempre meglio nel corso degli ultimi mesi. Tornando al torneo, il torneo va avanti. Si riapre il tabellone, forse qualche giocatore potrà trarre vantaggio dalla situazione. Queste cose accadono a volte, una volta nella vita, e penso che chi alzerà il trofeo domenica 5 sarà un grande campione. Quindi, buona fortuna agli altri giocatori, credo che il torneo sarà altrettanto grande. Siamo solo molto tristi in questo momento per Rafa.

Lo hai appena sentito o lo sapevate prima?
Beh, so che aveva dolore. Portava una fascia e questa mattina non si è allenato, così ho pensato ci fosse un problema. Tutti i giocatori del tour hanno piccoli infortuni. Sai, succede. Quando Carlos Costa mi ha chiamato e ha detto, Guy, dobbiamo parlare, sono andato subito a parlare con i medici del torneo e ho capito che c’era qualcosa che andava storto.

Non sapevi niente?
La decisione è stata presa solo 30 minuti fa. E non sapevo niente prima.

Non sei Rafa ovviamente, ma sei stato un giocatore, come ci si sente quando sei un giocatore di alto livello e devi affrontare queste situazioni?
Beh, non so come ci si sente a vincere un torneo del Grande Slam, ma conosco il dolore. I migliori giocatori la vivono come una cosa molto ingiusta, perché ci vuole tanto lavoro per raggiungere tornei come questo. È molto dura. E quando alla fine devi dire mi ritiro, è molto ingiusto. Tuttavia, è parte della vita di un giocatore. Guardate Del Potro di recente. Sta cercando di tornare, ma ha avuto diversi infortuni ricorrenti ai polsi, da un lato e poi dall’altro nel corso degli ultimi due anni. Roger, pure. In primo luogo la schiena, poi il ginocchio. A volte semplicemente non funziona. Spesso accade nel momento sbagliato. Rafa ha detto, ho giocato qui dieci volte. Nove volte è stato un grande successo, questa volta, invece, devo accettare come è andata. È solo il destino. Roger, Novak, Rafa sono dei tali professionisti. Sono perfetti nella preparazione, la formazione, l’alimentazione, il sonno, l’allenamento, il riscaldamento, nel seguire le indicazioni di un medico. Si tratta di professionisti, i migliori, in tutto ciò che fanno. Sono molto ben preparati. Così, quando qualcosa di simile accade, devono accettarlo e passare al prossimo obiettivo, qualunque esso sia.

Sei una persona che ama il tennis, Rafa ha avuto problemi con il ginocchio prima, ora con il polso. Pensi che potrebbe non esserci più futuro per lui?
Beh, sai, quando hai 30 anni o quasi 30, il recupero non è veloce come quando ne hai 22. La forza di questi campioni è che imparano e sanno come gestire la fatica, a volte giocano troppo, a volte subiscono piccole lesioni. Hanno tante attività oltre al gioco: partner, sponsor e tutto il resto, ma fanno sempre il meglio per servire questo sport. Rafa, Novak, se li osservi bene, al rallentatore, capisci quanto sia difficile colpire la palla in quel modo violento, brutale. Con racchette al carbonio, in poliestere, partite lunghe, molti tornei, Rafa ha giocato tanto da quando è tornato sulla terra. Beh, si arriva a un punto in cui compare il dolore. Se è piccolo, non è un grosso problema. Ma, come ha detto, da ieri il dolore è aumentato in modo considerevole, e preferisce ritirarsi prima che peggiori. Chi lo sa? Forse tornerà tra due settimane, senza alcun dolore. Purtroppo accade in questo momento e ha il suo effetto sul torneo. Penso che siamo tutti consapevoli che lui è uno dei nostri migliori ambasciatori. Ma ciò che conta ora è la sua salute e l’integrità fisica.

 

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