Karin Knapp ha una grande occasione, chi si infila nel buco lasciato da Rafa Nadal?

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Karin Knapp ha una grande occasione, chi si infila nel buco lasciato da Rafa Nadal?

Karin Kanpp sfida la turbolenta Putintseva per un posto negli ottavi. Con il forfati di Nadal in tanti sperano di sfruttare il buco, da Thiem a Zverev. E attenzione al fortunello Granollers

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In un Roland Garros scosso dal forfait di Nadal, per fortuna sabato ci sarà un po’ di Italia in campo. Karin Knapp si troverà di fronte un tipetto niente male, questa Yulia Putintseva, ventunenne numero 60 del mondo nota nel circuito femminile per le racchette spaccate e per i contini urlacci che lancia ogni due per tre. Nata russa, nel 2012 diventa kazaka per le magie della federazione ex sovietica (come Yaroslava Shvedova Galina Voskoboeva Yuri Schukin Evgeny Korolev Andrey Golubev Mikhail Kukushkin e Aleksandr Nedovyesov) – “La Federazione russa non mi ha mai aiutato. Nel 2011 alla “Kremlin Cup” chiesi una wild card e mi venne negata. Hanno preferito giocatrici a fine carriera, nemmeno russe. In altre federazioni le giovani sono più tutelate, per questo ho deciso di cambiare. In Kazakistan mi hanno fatto un buon contratto. Emergere nel mondo professionistico è difficile e un aiuto economico è molto prezioso” – disse con molta franchezza.

Si raccontano di lei aneddoti piuttosto esemplificativi circa la sua personalità tipo quando nel 2009 perse la finale degli Us Open Juniores e spaccò il trofeo nello spogliatoio gettandolo nella spazzatura, oppure quando, sconfitta da Kimiko Date che aveva venticinque anni più di lei in una finale Itf, dichiarò “Mi sento come se avessi perso con mia nonna”. Insomma farà bene Karin a concentrarsi sul suo gioco e a non preoccuparsi troppo di quello che accadrà dall’altra parte del campo: l’obiettivo di eguagliare il suo migliore risultato slam in carriera (ottavi a wimbledon nel 2013) è alla portata di mano.

Intanto sarà interessante capire chi approfitterà del ritiro di Nadal per spingersi fino alla probabilissima semifinale con Djokovic. Il vincitore di Zverev-Thiem fornirà un primo interessante candidato, ma anche Tsonga-Gulbis promette scintille e Goffin con Almagro farà bene a stare molto attento. Senza dimenticare ovviamente Gastone Granollers, uno al quale bisognerebbe toccare la gobba per assicurarsi gli anni a venire pieni di belle sorprese. Lucky loser a Montecarlo e Madrid approfittando dei ritiri di Ferrer e Federer e dunque ritrovandosi già al secondo turno pur avendo perso nelle qualificazioni, catapultato in ottavi di finale a Parigi: fossimo in Zverev e Thiem effettueremmo tutti i gesti apotropaici possibili e immaginabili.

Ha deluso molto senza dubbio Nick Kyrgios, forse menomato da qualche problemino fisico (ce ne fosse uno sano in circolazione e siamo solo a maggio!), ma comunque incapace di creare il minimo problema a Gasquet salvo un set-point nel tie-break. Stavolta non ha dovuto faticare i “soliti” cinque set Andy Murray per piegare la resistenza di uno stremato Ivo Karlovic. Nessun problema neanche per Raonic che zitto zitto prosegue il suo cammino. Quel vecchio bucaniere di Fernando Verdasco ha invece rimontato due set ad uno sbadato Kei Nishikori prima di arrendersi come suo solito nel momento decisivo.

Wawrinka ha passeggiato su Chardy e sembra piano piano avvicinarsi alla forma migliore: chissà che non arrivi in fondo come lo scorso anno. Tra le donne la Kvitova ha deciso che era cosa buona e giusta togliere il disturbo suicidandosi contro la Rogers, mentre Garbine Muguruza sembra veramente la più seria candidata al ruolo di sfidante di Serena Williams per il titolo, anche se dovrà fare molta attenzione al prossimo turno contro la rediviva Kuznetsova. La Halep si è salvata contro la Osaka mentre l’ex finalista (sconfitta da Schiavone) Stosur ha sorpreso l’altra ex finalista Safarova.

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