Il Roland Garros dei record

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Il Roland Garros dei record

Devono ancora prendere avvio i quarti turni del Roland Garros, che il secondo slam stagionale ci ha già consegnato una serie di dati da registrare nel libro dei record. Proviamo a riassumerli tutti

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Nel primo slam del millennio senza Roger Federer si sono già potuti registrare diversi record: le 200 vittorie nei tornei del grande slam di Rafael Nadal (raggiunte con il successo su Facundo Bagnis) lo collocano all’ottavo posto all-time nella speciale classifica guidata, neanche a dirlo, da Roger Federer con 302 vittorie e 50 sconfitte. Anche Novak Djokovic precede Nadal in questa graduatoria essendo a quota 216-34, ma Nole è protagonista di un altro record avendo ottenuto la vittoria numero 50 nello slam parigino contro Steve Darcis. Nadal comanda questa classifica con le irraggiungibili 72 vittorie a Bois du Bologne frutto della conquista di 9 Roland Garros. Purtroppo per Rafa si aggiunge un record in negativo essendosi ritirato per la prima volta in carriera da Parigi per problemi al polso senza scendere in campo.

Nel frattempo Marcos Baghdatis al primo turno e John Isner al secondo sono riusciti a conquistare 300 vittorie a livello ATP, non una gran cifra, ma pur sempre un ragguardevole traguardo per i due coetanei (nati nel 1985). A questi poteva aggiungersi il nostro Andreas Seppi fermato a 299 vittorie dalla mina vagante Gulbis. Da segnalare anche il risultato ottenuto da alcuni tennisti giunti al quarto turno fino ad ora: Marcel Granollers, John Isner e Victor Troicki eguagliano il loro miglior risultato a Parigi, mentre per Dominic Thiem ed Albert Ramos si tratta di una prima volta.

Da giorni, inoltre, non si fa altro che parlare dell’alto tasso di anzianità con il 40% di partecipanti oltre i 30 anni. Fra questi Ivo Karlovic è diventato il tennista più anziano con i suoi 37 anni e 3 mesi ad approdare al terzo turno di uno slam dai tempi di Jimmy Connors che ci riuscì a 38 anni suonati nel 1991, mentre è impossibile non nominare Radek Stepanek come tennista più anziano in tabellone con i suoi 37 anni e mezzo (passato brillantemente attraverso le qualificazioni).

Ed infine concludiamo con la triste situazione del tennis maschile italiano: era dal 2001 che potevamo contare su almeno un giocatore in grado di superare un misero turno nello slam parigino, ma quest’anno, come 15 anni orsono, nessuno ci ha dato questa gioia. Allora Galvani, Sanguinetti, Pozzi e Luzzi; oggi Seppi, Fognini, Lorenzi, Bolelli, Cecchinato e Fabbiano. Un sentito grazie a Thomas Fabbiano che ci ha evitato il cappotto di 18 set a 0.

Carlo Soldati

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