Roland Garros, uomini: Nadal fa 200, Tsonga rimonta due set. Bene Thiem e Gulbis

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Roland Garros, uomini: Nadal fa 200, Tsonga rimonta due set. Bene Thiem e Gulbis

Terzo turno del Roland Garros che si apre con le facili vittorie di Rafael Nadal (200esimo successo in carriera nei tornei dello Slam) ed Ernests Gulbis. Fatica un po’ di più Dominic Thiem contro Garcia-Lopez ma chiude comunque in tre set. Alexander Zverev vince in quattro con il beniamino locale Robert, Tsonga supera Baghdatis recuperando da 0-2

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[4] R. Nadal b. F. Bagnis 6-3 6-0 6-3 (Alessandro Stella)

Il Philippe-Chatrier velato di nuvole e mitigato dai 18° parigini propone una sfida tra due terraioli DOC, entrambi mancini, divisi da appena 95 posizioni in classifica, 69 titoli nel palmares e altrettante vittorie nello Slam rosso. L’incontro non sembra quindi promettere grande equilibrio, anche se le recenti esibizioni di Murray impongono cautela.

Il più forte dei due entra in campo sullo 0-2 lasciando per qualche minuto la scena al suo avversario. Uno smash sparacchiato sul nastro da Bagnis consegna però a Nadal il controbreak e le chiavi della partita, che suggellerà la sua 200esima vittoria nei tornei dello Slam: la totale disabitudine dell’argentino a disputare partite di questo livello (solo 7 vittorie a livello ATP) spegne qualsiasi speranza di vedere il campione spagnolo messo alla prova dopo il comodo esordio con Groth. Il parziale di 12 game a 1 con il quale Nadal si porta in vantaggio di due set – con tanto di impietoso bagel nel secondo – solletica i dubbi sull’attuale struttura degli Slam, che da un lato protegge il cammino dei big e dall’altro ci consegna primi turni troppo spesso soporiferi. Tra i motivi di interesse dell’ultimo parziale ci sono la magnanimità del maiorchino che concede a Bagnis addirittura tre game e un ottimo destro al volo dell’argentino su pallina vagante, che risulta essere una delle migliori esecuzioni balistiche della sua prestazione. Nadal chiude quindi strappando il servizio a Bagnis dopo aver fallito un match-point sul 5-3 e servizio: al terzo turno troverà uno tra Granollers e Mahut e forse qualche grattacapo in più.

[6] J.W. Tsonga b. M. Baghdatis 6-7(6) 3-6 6-3 6-2 6-2 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Un match con l’adrenalina a mille quello tra Jo-Wilfried Tsonga e Marcos Baghdatis. Il cipriota disputa i primi due set con un tennis spumeggiante e aggressivo, stordendo Tsonga che soccombe per 6-7 3-6. Ma poi, un calo delle energie e della lucidità da parte di Marcos, permetteno al francese di rimontare e rientrare in partita. Alla fine, per la gioia del pubblico di casa, è il tennista di Le Mans ad uscire vittorioso da un match durato 3 ore e 26 minuti e conclusosi 6-7 3-6 6-3 6-2 6-2.

Prestazione impeccabile nei primi due set da parte di Marcos Baghdatis. Profondo, incisivo, vario: il cipriota quest’oggi è davvero scatenato, tant’è che, dopo un tennis alla pari con Jo, si aggiudica il primo parziale al tie-break per 8 punti a 6. Nel secondo la musica non cambia. Anzi. Baghdatis mette a segno il break sul 4-3 per poi chiudere anche la seconda frazione per 6-3.

Stordito, il francese si lascia aggredire e irretire dal gioco spumeggiante di Marcos che, tra fendenti e smorzate, provoca la disperazione del pubbico che incita all’impazzata il suo Tsonga.

Nel terzo però ecco che il tennista di Le Mans sorprende l’avversario strappandogli il servizio sull’1-0 per poi pendere il largo sul 3-0. A questo punto l’inerzia della partita cambia completamente: Marcos subisce un repentino calo della tensione e, probabilmente, anche dell’energia. Cerca di accorciare gli scambi smorzando appena possibile ma, questa volta, è Tsonga ad avere la meglio sull’avversario. Prende il largo sul 5-3 per poi chiudere la terza frazione 6-3.

Il pubblico è impazzito sugli spalti, incitando e chiamando Jo a più non posso e incoraggiandolo con una ola appassionata. Il cipriota ora sembra l’ombra del tennista vittorioso dei primi due set, lento con le gambe e in affanno.

Nel quarto parziale, a spezzare l’quilibrio fino al 2-2 arriva il break di Tsonga che sale poi 4-2. Il tifo sullo Chatrier è talmente incondizionato che i fan di Jo, dopo aver urlato di gioia ad un servizio sbagliato del cipriota. si fanno perfino redarguire dal giudice di sedia.  Baghdatis, tuttavia, sembra sempre più in preda alla stanchezza, tant’è che intensifica ulteriormente il numero delle smorzate. Il francese avanza ancora fino a mettere un sigillo anche sul quarto set, vinto 6-2.

Si va al quinto, tutto da rifare.

Adesso è Jo-Wilfried Tsonga a dominare la fase finale del match. Baghdatis, che quest’oggi produce in campo un vero e proprio festival di drop shot, fa quello che può ma il transalpino è nettamente più lucido e fresco. Niente da fare. Jo sale 4-2 e servizio per poi salire 5-2 e chiudere un match di 3 ore e 26 con lo score di 6-7 3-6 6-3 6-2 6-2. Ora per il francese ci sarà ancora un avversario dalle mille sorprese come Enests Gulbis.

[13] D. Thiem b. G. Garcia-Lopez 7-5 6-4 7-6(3) (Diego Serra)

Vince in tre set Dominic Thiem contro Guillermo Garcia-Lopez, numero 51 dell’ATP. Primo incontro tra i due, e con la vittoria di oggi Thiem migliora il suo record a Parigi, fermo ai trentaduesimi del 2014. Thiem gioca bene e solo nel terzo set soffre qualcosa, dal punto di vista del gioco da fondo. Primo game del primo set illusorio per lo spagnolo che brekka a zero l’avversario, ancora negli spogliatoi con la testa. Si va avanti fino al decimo game quando Garcia-Lopez ha due palle per il set, che sciupa col servizio, e anzi è Thiem a ottenere un break. Break anche nel dodicesimo game, di nuovo Garcia-Lopez in difficoltà, e set che va a Thiem. Secondo set lineare, con due sole palle break, una a testa per entrambi non sfruttate. Fino al decimo game, dove nel momento decisivo esce di nuovo Thiem, che sale 15 a 40 e chiude al terzo set point. Nel terzo set il gioco di Garcia-Lopez è decisamente più aggressivo, già nel primo game lo spagnolo si procura tre palle break, non sfruttate. Garcia-Lopez brekka però il rivale nel terzo game. Ora lo spagnolo gioca bene, ma nell’ottavo game si disunisce e subisce la rimonta di Thiem che gioca bene i punti importanti. Break e match di nuovo in parità. Nei due game successivi i due tennisti si scambiano i servizi, con errori più che altro frutto della stanchezza. Si va a un giusto tiebreak, che Garcia-Lopez si è meritato. Thiem però torna a giocare bene da fondo, e quattro minibreak a due gli consegnano il match al primo match point.

A. Zverev b. [WC] S. Robert 6-1 3-6 6-1 6-4 (Valerio Vignoli)

Dopo aver superato Pierre-Hugues Herbert all’esordio, l’enfant prodige del tennis mondiale, il tedesco Alexander Zverev, sconfigge sempre in 4 set un altro tennista francese, l’esperto francese Stephane Robert, nel più classico degli scontri generazionali (ben 17 anni di differenza tra i due). Zverev approda così per la prima volta in carriera al terzo turno di uno Slam in quello che è il suo debutto nel main draw del Roland Garros.

Dopo aver faticato nel gioco d’apertura, concedendo un paio di palle break, Zverev ingrana le marce alte e, togliendo la battuta due volte al suo avversario, vola sul 5-0 nel primo set. Robert riesce ad evitare il bagel ma il baby fenomeno di Amburgo porta a casa agevolmente il parziale nel game successivo. Il secondo set è decisamente più equilibrato con il transalpino che difende meglio la seconda di servizio e prende coraggio negli scambi da fondocampo. Sotto 3-2, Zverev incappa in un passaggio a vuoto e cede per la prima volta la battuta. Il break di svantaggio si rivela fatale perché Robert, sostenuto dal pubblico di casa, conquista il set per 6-3, rimettendosi in carreggiata. Il tennista di Montargis, n.90 del ranking, addirittura strappa ancora il servizio al teutonico nel primo gioco del terzo parziale. Ma a quel punto Sasha ritrova concentrazione e brillantezza, mettendo a segno un striscia di 6 giochi consecutivi che riporta il match sui suoi binari. Il talento classe 1997, fresco di prima finale sul circuito ATP in quel di Nizza, pur con qualche altra distrazione, ottiene anche il quarto set per 6-4 e chiude l’incontro in circa tre ore di gioco.

E. Gulbis b. [23] J. Sousa 6-2 7-5 6-3 (Davide Carrino)

Sul semi-isolato campo 17 si affrontano due giocatori che hanno già scritto la storia del tennis nei loro paesi: Sousa (attualmente numero 28 ATP) e Gulbis (già top 10 nel 2014) sono i più forti – rispettivamente portoghese e lettone – mai visti sul circuito. Primo incontro su terra battuta tra i due, nei due precedenti sul cemento il gioco aggressivo di Gulbis ha avuto la meglio per due volte, entrambe in due set.

Il lettone conferma dall’inizio quanto fatto vedere nella facile vittoria su Seppi al primo turno, ottiene due break giocando vari vincenti sia di dritto che di rovescio e chiude il primo set 6-2 in 25 minuti. Nel secondo set Sousa riesce a giocare più profondo, obbligando Gulbis a prendere più rischi e commettere qualche errore in più. Ma il portoghese fatica nei suoi turni di servizio, e nel dodicesimo gioco si lascia scappare anche il secondo set, complice un ottimo Gulbis, che continua a tenere i piedi nel campo e tiene il pallino del gioco. Sousa non riesce ad allungare gli scambi come d’abitudine, è piuttosto nervoso e guarda di continuo il suo angolo. Nel terzo la musica non cambia: il lettone ottiene il break in apertura, unico sussulto del lusitano il contro break immediato. Ma non basta, perché Gulbis resta concentrato sul suo gioco, esce bene dalle diagonali di rovescio con il lungo linea e chiude sul 6-3 in meno di due ore di gioco.
Semifinalista nel 2014, Gulbis sembra davvero ispirato: lo attende un gran test sabato, il vincente tra Jo-Wilfred Tsonga (tds numero 6) e Marcos Baghdatis.

[12] D. Goffin b. [Q] C. Berlocq 7-5 6-1 6-4 (Bruno Morobianco)

David Goffin vince agevolmente in tre set l’incontro odierno della parte alta del tabellone del torneo parigino, rispettando il pronostico imposto dal netto divario della classifica ATP. Continua il cammino del belga, il quale ormai è alla soglia della top ten, piazzamento di prestigio e ampiamente meritato per un vero gentleman del tennis moderno. Di fronte oggi, il qualificato Carlos Berlocq, 33enne argentino, attualmente 126 della classifica, sulla via del tramonto la cui carriera lo ha visto trionfare in due tornei contro due finalisti di tutto rispetto come Verdasco e Berdych. Il vizio di vincere però l’argentino non lo ha perso ma oggi si è dovuto arrendere al tennis ordinato e costante del belga nonostante ci abbia provato. Subito avanti di due game l’argentino è stato ripreso immediatamente da Goffin che prima di strappargli il servizio nell’undicesimo game lo ha precedentemente contenuto, annullandogli ben 2 palle break nel sesto gioco per poi chiudere sul suo turno di servizio, il primo set per 7-5. Secondo set a senso unico per il belga che avanti 4-0 ha imposto il suo tennis vincendo con un comodo 6-1. Berlocq ci ha provato a riaprire la gara conducendo meritatamente 4-2 nel terzo, ma la maggiore determinazione del belga, lo ha travolto subendo 4 giochi consecutivi e perdendo il terzo ultimo set per 6-4 arrendendosi al secondo match point. Al terzo turno Goffin affronterà Nico Almagro.

Risultati:

[4] R. Nadal b. F. Bagnis 6-3 6-0 6-3
[6] J.W. Tsonga b. M. Baghdatis 6-7(6) 3-6 6-3 6-2 6-2
[7] T. Berdych b. M. Jaziri 6-1 2-6 6-2 6-4
[1] N. Djokovic b. [Q] S. Darcis 7-5 6-3 6-4
[14] R. Bautista Agut b. P.H. Mathieu 7-6(5) 6-4 6-1
[11] D. Ferrer b. J. Monaco 6-7(4) 6-3 6-4 6-2
[13] D. Thiem b. G. Garcia-Lopez 7-5 6-4 7-6(3)
M. Granollers b. N. Mahut 6-3 6-2 1-0 rit.
[25] P. Cuevas b. [WC] Q. Halys 7-6(4) 6-3 7-6(6)
[12] D. Goffin b. [Q] C. Berlocq 7-5 6-1 6-4
A. Bedene b. P. Carreno Busta 7-6(4) 6-3 4-6 5-7 6-2
A. Zverev b. [WC] S. Robert 6-1 3-6 6-1 6-4
B. Coric b. [20] B. Tomic 3-6 6-2 7-6(4) 7-6(6)
[21] F. Lopez b. V. Estrella Burgos 6-3 7-6(8) 6-3
E. Gulbis b. [26] J. Sousa 6-2 7-5 6-3
N. Almagro b. J. Vesely 6-4 6-4 6-3

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